Calcio
Dries, il sole di mezzogiorno
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 30.09.2010)
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Sudore e batticuore per la partita di mezzogiorno fra Napoli e Brescia al San Paolo (2-1). Primo tempo spettacolare col vantaggio di due gol. Ripresa in sofferenza sotto la pressione dei bresciani e il gol di Balotelli.
Il sole di mezzogiorno si chiama Mertens, goleador delle partite delle 12,30 con 11 centri davanti a Cavani (9), Higuain (7), Insigne (5).
Dries apre il match (portandosi a un gol da Maradona), gioca più di trenta palloni, sfiora il raddoppio prima del due a zero di Manolas, batte il corner del raddoppio azzurro, va ancora vicino al gol nella ripresa e, nei sette minuti di recupero, tiene palla, recupera in difesa, anima l’ultima fiammata offensiva.
Gioca al centro, all’ala destra, in attacco e a centrocampo. Goleador e migliore azzurro nei passaggi (87’ spettacolare imbucata per Zielinski che conclude debolmente sul portiere).
È mancato l’apporto decisivo di Llorente, lento nell’area bresciana. Ancelotti aveva apparecchiato il migliore tandem offensivo, Una torre (Llorente) e un piccolino (Mertens). E il primo tempo è lo show di un Napoli veloce, padrone del gioco e del campo, vibrante.
Allan è ai suoi livelli, nel primo tempo stravince il duello a distanza con Tonali. Il talento bresciano limita la sua zona di gioco, Allan è dappertutto. Orchestra le ripartenze, si inserisce in attacco. Brillante Callejon, ripetutamente al cross per Llorente, solita intelligenza tattica dello spagnolo. Fabian Ruiz è un gigante in mezzo al campo, mediano a tutto tondo. Zielinski è incisivo da mezz’ala sinistra.
Il Napoli sprinta a destra con Di Lorenzo-Callejon, a sinistra con Ghoulam (non ancora al massimo). Ma è Mertens l’anima, il condottiero, il protagonista del primo tempo. È ovunque sul fronte offensivo, come Allan a centrocampo.
Il Napoli spegne la partenza lanciata del Brescia e va all’assalto. Il cambio-gioco di Fabian Ruiz per Callejon ricorda le stelle filanti di Insigne da sinistra a destra per Calleti. Sull’assist di Callejon, va a segno Mertens (13’), sventola di destro dopo essersi inserito velocemente in area.
Il Brescia resiste. Balotelli, in evidenza all’inizio, scompare un po’. Tonali dipinge calcio, ma la difesa azzurra è attenta. Viene avanti Bisoli. Con l’anticipo e il recupero-palla alto, il Napoli cancella la superiorità numerica del Brescia a centrocampo. Allan è un mastino, Fabian Ruiz è brillante e continuo, Zielinski accende la luce.
Il raddoppio nei minuti di recupero (4’ per il cooling-break). Dal corner di Mertens, la spizzata di Maksimovic e il colpo di testa vincente di Manolas (45’+4’). Ma il Brescia non s’è mai disunito. Va sotto, ma tiene botta.
La ripresa cancella lo spettacolare primo tempo del Napoli. La squadra paga il ritmo dei primi 45 minuti e gli infortuni sconvolgono la difesa napoletana. Esce Manolas, entra Luperto (66’). Si arrende anche Maksimovic, entra Hysaj (75’).
Ancelotti deve fare cambi obbligati. Nell’ultimo quarto d’ora la linea difensiva azzurra è totalmente inedita (Hysaj-Di Lorenzo-Luperto-Ghoulam). Per di più, i centrocampisti calano. Vengono a mancare le ripartenze.
Il Brescia si piazza nella metà campo del Napoli. Un gol di Tonali (50’) viene annullato dal Var per un precedente fallo di Bisoli su Maksimovic. Il Napoli, stanco, perde continuamente palla. Non ha più energia. E il Brescia gioca alto. Ora la regia di Tonali è splendida.
Il Brescia gioca meglio, ma è il Napoli che s’avvicina al gol come sull’imbucata di Allan per Mertens che batte sull’esterno della rete (62’). Non mancano al Napoli le occasioni per mettersi al sicuro. Ma è Balotelli che va a segno (67’) sul corner di Tonali: colpo di testa di Super-Mario, rientrato in partita dopo essersi rintanato nell’ombra del primo tempo.
Col vantaggio dimezzato, il Napoli è costretto a soffrire perché il Brescia si è risparmiato nel primo tempo e ora ha più energie e velocità. Il Napoli non riesce più a gestire la gara. Perde palla Elmas (dal 73’ per Llorente). Perde palla Allan. Perde palla Zielinski. E Fabian Ruiz corre a fatica.
Gli azzurri sono tutti compressi nella loro metà campo. Corini fiuta l’occasione e aggiunge un attaccante: Donnarumma il ragazzo di Torre Annunziata, Matri (dall’85’ per Spalek), Balotelli. Ma è il Napoli che sfiora il gol sulla palla filtrante di Mertens per Zielinski che il polacco conclude debolmente per il portiere Joroner.
La resistenza, al limite delle energie, e la sofferenza aumentano nello stadio pieno, più di 45mila spettatori, seimila in più della partita col Liverpool. Dopo la “botta” col Cagliari, il Napoli ha bisogno dei suoi tifosi. E i tifosi azzurri hanno risposto. La vittoria, confezionata spettacolarmente nel primo tempo e difesa strenuamente nella ripresa, li ripaga.
E, ora, in Belgio per la seconda partita di Champions contro il Genk che, sabato, forse ha fatto la stessa partita del Napoli, dominatore assoluto nel primo tempo (3-0), in sofferenza e raggiunto nella ripresa (3-3).
BILANCIO – Questa col Brescia è stata la ventitreesima partita che il Napoli ha giocato alle 12,30. Le gare di mezzogiorno sono iniziate nel 2010. Il bilancio del Napoli all’ora del ragù: 16 vittorie, 3 pareggi, 4 sconfitte.
VITTORIE – Le vittorie azzurre di mezzogiorno. 4-1 a Cesena (Lavezzi, Hamsik, 2 Cavani). 4-3 alla Lazio (Dossena, 3 Cavani). 2-1 a Parma (Cavani, Lavezzi). 5-1 al Pescara (2 Inler, Hamsik, 2 Cavani). 2-0 al Torino (2 rigori Higuain). 2-0 alla Sampdoria (2 Mertens). 1-0 sul campo del Sassuolo (Callejon). 1-0 sul campo della Lazio (Higuain). 2-0 a Verona (Insigne, Higuain). 5-0 a Cagliari (3 Mertens, Hamsik, Zielinski). 3-2 ad Empoli (2 Insigne, Mertens). 3-0 al Cagliari (Hamsik, Mertens, Koulibaly). 1-0 a Bergamo (Mertens). 3-1 sul campo del Torino (2 Insigne, Verdi). 2-0 a Frosinone (Mertens, Younes). Ieri 2-1 al Brescia.
I PAREGGI – Ecco i pareggi di mezzogiorno. 1-1 a Firenze (Cavani). 2-2 con l’Empoli (Zapata, De Guzman). 2-2 sul campo del Sassuolo (Mertens, Milik).
LE SCONFITTE – Quattro battute a vuoto a mezzogiorno. Lazio-Napoli 2-0. Roma-Napoli 1-0. Bologna-Napoli 3-2. Udinese-Napoli 3-1.
BRESCIA – Di Buscaglia su rigore il primo gol del Napoli al Brescia il 13 ottobre 1929, gara casalinga degli azzurri conclusa 1-1. Le altre partite interne col Brescia in serie A (8 vittorie, 8 pareggi, una sconfitta): 3-1 (Vojak, 2 Mihalic), 1-1 (Benatti), 1-0 (Vojak), 2-0 (Colombari, Gravisi), 1-0 (Colombari), 2-1 (Santamaria, Di Benedetti), 1-0 (Bean), 1-1 (Bianchi), 1-1 (Pellegrini), 2-1 (Ferrara, Giordano), 0-0, 1-1 (Cruz), 0-3, 1-1 (Amoruso rigore), 0-0. 2-1 (Mertens, Manolas). Il Brescia, fondato nel 1911, conta 23 campionati di serie A e 61 di serie B.
RONDINELLE – L’appellativo di “rondinelle” per la squadra del Brescia risale agli anni Venti. Si racconta che in occasione di una vittoria del Brescia sul Torino (3-1) un vistoso tifoso di un quartiere popolare di Brescia, soprannominato El Bogia de Santa Femia (Santa Eufemia), esclamasse: “Ma vardì … i somea ‘na squadra de rondéne che va zo a becàga i coregn del tòr”.
CHAMPIONS – Mercoledì torna la Champions col secondo turno dei gironi: Genk-Napoli e Liverpool-Salisburgo. Nell’anticipo del sabato il Genk in vantaggio per 3-0 sul campo del Truiden, squadra di centro-classifica, si è fatto raggiungere 3-3 nell’ultima mezz’ora di gioco. Ora il Genk è quarto in classifica con 4 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte, 16 gol segnati e 13 subiti in nove partite. La squadra belga era andata in vantaggio con Bongonda e due calci di rigore di Hagi, 21 anni, romeno, alla Fiorentina tre anni fa.
NAPOLI-BRESCIA 2-1 (2-0)
NAPOLI (4-4-2): Ospina; Di Lorenzo, Manolas (66’ Luperto), Maksimovic (75’ Hysaj), Ghoulam; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski; Llorente (73’ Elmas), Mertens.
BRESCIA (4-3-1-2): Joroner; Sabelli, Cistana, Chancellor, Martella (71’ Mateju); Bisoli, Tonali, Dessena (72’ Romulo); Spalek (85’ Matri); Balotelli, Donnarumma.
ARBITRO: Manganiello (Pinerolo).
RETI:13’ Mertens, 45’+4 Manolas, 67’ Balotelli.