Contatta napoli.com con skype

Calcio
Riecco la sfida con i Reds di Jurgen Klopp
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 17.09.2010)
Ed è subito Liverpool nella sesta Champions del Napoli di De Laurentiis dopo le due Coppe dei campioni con Maradona. Ancora il Liverpool, appena un anno dopo i due confronti dell’ultima Champions, il cioccolatino di Insigne per l’1-0 al San Paolo e lo 0-1 in Inghilterra con Alisson che negò il pareggio a Milik affondando gli azzurri in Europa League.

Nel girone con Salisburgo, anch’esso avversario dell’anno scorso in Europa League (decisivo Milik in Austria), e Genk, la formazione belga dalla quale è venuto Koulibaly, il Liverpool è l’alto ostacolo da abbattere questa sera a Fuorigrotta per piazzare la prima banderilla sulla qualificazione agli ottavi di finale.

Se non è un’impresa, poco ci manca contro lo squadrone più titolato d’Inghilterra dopo il Manchester United, la squadra di Klopp e di Salah, Firmino e Mané che non sono proprio la “uàllera” di Canè. Se, negli anticipi del sabato, il Napoli ha governato le energie battendo la Sampdoria 2-0, il Liverpool contro il Newcastle ha sfoderato tutta la sua intensità di gioco per vincere in rimonta 3-1.

La squadra che non cammina mai sola (“You’ll Never Walk Alone”) conduce a punteggio pieno la Premier dopo cinque giornate ed è campione d’Europa. L’anno scorso, al San Paolo, rimase sorpresa dal Napoli e infilata all’89’. Fece tesoro della lezione apparecchiando il match di ritorno con le dovute cautele e risolvendolo con Salah al 34’.

Il Liverpool è il favorito numero uno del girone e il Napoli per accodarsi e saltare il turno deve fare bottino pieno nelle tre partite in casa cercando di non smarrirsi poi sui campi del Salisburgo (1-3 l’anno scorso) e del Genk.

Gli inglesi sono già pronti e in forma, il Napoli ha la leggiadra leggerezza del suo gioco offensivo che però Lozano e Llorente potrebbero rafforzare. Il messicano con la sua velocità; Llorente (1,95), che ha giocato gli ultimi 25 minuti contro la Samp, entrando efficacemente con l’assist al raddoppio di Mertens, per impegnare i colossi della difesa britannica, il camerunese Matip (1,95) e l’olandese van Dijk (1,93).

Ci vorrà un Napoli di elevata indole agonistica, che non è proprio nelle sue corde, per domare la superiore veemenza del Liverpool, ma bisognerà vedere come se la giocherà Klopp, se parte pancia a terra per stabilire subito una distanza di gioco e di gol oppure terrà a bada gli azzurri più friccicarielli colpendo di rimessa senza allungare la squadra.

Rientrano Manolas, Allan e Insigne. Il Napoli deve fare il suo gioco con un più marcato equilibrio nella fase difensiva. Sono importanti i gol che, l’anno scorso, condannarono il Napoli a vantaggio del Liverpool.

Contro i colossi della difesa inglese è possibile che Ancellotti punti sulla velocità di Lozano e la verve di Mertens, con Callejon e Insigne esterni del 4-4-2, a meno di affidarsi a Dries e Lorenzo per l’attacco scaraventando tutti sulla linea mediana (Callejon, Allan, Fabian Ruiz e Zielinski). Molto dipende dalla condizione di Lozano. Non escluderemmo Elmas che sembra il partner ideale di Allan.

Il Liverpool è al completo con la sola assenza di Alisson (in porta lo spagnolo Adrian). La velocità (un tocco e via) è l’arma con cui il Napoli può far soffrire la formazione inglese. Ma attenzione a non sbagliare e perdere palla nelle uscite dalla fase difensiva.

Gli azzurri hanno una e mille motivazioni per battersi al meglio e Ancelotti ha più di una alternativa per cambiare il Napoli nel corso del match. L’accoppiata Lozano-Llorente escluderebbe Mertens, per cui lo spagnolo di Pamplona scatterà, se necessario, dalla panchina.

Stavolta il Liverpool è più in forma dell’altra volta (3 ottobre 2018) e conosce meglio il Napoli. Le docce del San Paolo sono pronte e Klopp, che le aveva messe in dubbio, può stare tranquillo. Tocca al Napoli fargli una doccia gelata in questa notte di pura passione.

17/9/2019
RICERCA ARTICOLI