Calcio
Elmas, la rivelazione di Marsiglia
di Mimmo Carratelli
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Resta in campo solo nel primo tempo, ma è il macedone Elmas, 19 anni, tra gli acquisti di questa stagione, la “bella notizia” del secondo anno di Ancelotti al Napoli. Schierato a sinistra nel centrocampo a due (Fabian Ruiz a destra), il ragazzo del Fenerbahce, costato 16 milioni, ha giocato con la sicurezza di un veterano e grande personalità, ben presente nei contrasti, veloce nell’impostare il gioco (nasce da lui l’azione del gol di Mertens), sempre abile nel farsi trovare smarcato.
La seconda nota positiva è la grande densità difensiva che il Napoli ha opposto al Marsiglia che è stato avversario meno dotato ma più grintoso dello svogliato Liverpool di Edimburgo.
Il Marsiglia, dopo le amichevoli fuori casa, debuttava al Velodromo festeggiando i 120 anni della sua fondazione. Il campionato francese inizierà sabato. È stata perciò partita vera, con qualche fallo di troppo dei francesi e uno schiaffo di Payet a Insigne (78’). Boghossian, di casa a Marsiglia e nel Napoli nella prima metà degli anni Novanta, ha dato il virtuale calcio d’inizio.
Il Napoli è stato nettamente superiore alla squadra francese piazzatasi quinta nel campionato scorso e fuori dai tornei europei. La formazione azzurra ha giocato con grande sicurezza, tenendo in scacco l’avversario, irritandolo col palleggio e negandogli il tiro in porta. Meret ha dovuto fare una sola parata, molto semplice e facile sul tiro centrale di Radonijc (34’). Le poche conclusioni dei francesi sono finite abbondantemente fuori (4’ Payet, 6’ e 22’ Chabrolle).
Al contrario, il Napoli ha aggiunto al gol di Mertens altre opportunità per segnare e due pericolose conclusioni sventate da Mandanda (10’ su Insigne, 57’ su Younes).
Ancelotti può essere soddisfatto della prestazione azzurra. Il Napoli ha giocato col 4-2-3-1. La difesa ha concesso nulla sia nel primo tempo con Hysaj-Manolas-Luperto-Ghoulam, sia nella ripresa con Hysaj-Maksimovic-Chiriches-Mario Rui.
Il Marsiglia col 4-3-3 ha cercato di aggredire il Napoli senza trovare sbocchi vero la porta di Meret. Payet, il giocatore di maggior classe, si è concesso qualche “numero”, ma ha inciso poco.
L’ex Roma Strootman, spesso davanti alla difesa, più avanzato nel secondo tempo, è stato un regista lento. L’attaccante Radonjic, sulla sinistra, è stato il più pericoloso. Nella ripresa ha fatto scintille Isaac Lihadji, 17 anni, ala destra, mancino, nato a Marsiglia da madre delle Isole Comore, un vero talento in erba già adocchiato dalla Juventus.
Nel Napoli hanno giocato l’intera partita Meret, Hysaj, Callejon, Insigne. Nel secondo tempo, Ancelotti (sostituendo Elmas con Gaetano e Fabian Ruiz con Verdi) ha riproposto Callejon nel centrocampo a due (con Gaetano), una “invenzione” del tecnico emiliano che sembrava un azzardo e si sta rivelando una felice intuizione, proponendo una valida alternativa nella zona centrale.
Se difesa e centrocampo sono al completo (Zielinski febbricitante non ha giocato) ci sarebbe bisogno di arricchire l’attacco. Milik è apparso lento, Mertens ha sofferto a giocare dietro la prima punta, Insigne non era in serata, Younes si è esibito nelle sue piroette, Verdi è stato più suggeritore (grandi sventagliate da destra a sinistra) che attaccante.
Il Napoli ha bisogno di un centravanti da venti/trenta gol se vorrà partecipare alla sfida dello scudetto. Si è tornati a parlare di Lozano, c’è sempre Icardi “sotto osservazione”, è sfumato Pépé che avrebbe assicurato il salto di qualità dell’azione offensiva.
Ancelotti è ormai convinto di giocare col 4-2-3-1, ma gli serve un bomber centrale di grande efficacia che Milik ancora non è. C’è stato qualcosa di nuovo, anzi d’antico nel Napoli di Ancelotti a Marsiglia: il trio dei titolarissimi dietro Milik. Ma, come s’è detto, Mertens si perde dietro la prima punta.
In fase difensiva, il Napoli è passato al 4-4-2 arretrando gli esterni Callejon (e poi Verdi) e Insigne. La squadra è già in buone condizioni ed è formazione collaudata (pochi gli innesti) da promettere una buona stagione. Mancavano ancora Koulibaly e Allan.
Il gol che ha deciso la partita (1-0) ha concluso una delle migliori azioni del Napoli (39’), iniziata da Elmas con palla a Insigne che sventagliava a destra per il “solito appuntamento” con Callejon, svelto lo spagnolo a mettere la palla in area, Milik non ci arrivava e sopraggiungeva Mertens per batterla a rete.
MARSIGLIA-NAPOLI 0-1 (0-1)
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Hysaj, Manolas (46’ Maksimovic), Luperto (46’ Chiriches), Ghoulam (46’ Mario Rui); Fabian Ruiz (46’ Verdi), Elmas (46’ Gaetano); Callejon, Mertens (69’ Di Lorenzo), Insigne; Milik (46’ Younes).
MARSIGLIA (4-3-3): Mandanda; Sakai (86’ Abdullah), Kamara (46’ Alvaro), Caleta-Car, Amavi (77’ Rocchia); Sanson, Strootman, Chabrolle (60’ Sertic); Sarr (46’ Germain), Payet, Radonijc (69’ Lihadji).
ARBITRO: Pignrd (Francia).
RETI: 39’ Mertens