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Curatoli verso Tokio 2020
di Adriano Cisternino
Doppio bronzo mondiale: individuale e a squadre. Luca Curatoli continua la sua marcia verso Tokio 2020. La sciabola napoletana due volte sul podio iridato, a Budapest, grazie al “guaglione” di Posillipo, una volta di più il “number one” dell'arma, con la benedizione di Aldo Montano che è stato il primo a saltare in pedana in una specie di passaggio del testimone per abbracciarlo quando l'allievo di Leo Caserta ha messo a segno contro la Germania (fresca campione d'Europa) l'ultima stoccata decisiva della vittoria azzurra nella finalina mondiale. Con lui sono saliti sul podio i compagni di squadra Gigi Samele, Enrico Berrè e lo stesso Montano.

Bronzo individuale e bronzo a squadre. La scherma napoletana insomma continua a ferire di sciabola, urlando con forza la sua storica tradizione di campioni, dai tempi di Dino Meglio fino ai recenti successi di Diego Occhiuzzi e Gigi Tarantino, passando per Gioia Marzocca, Massimo Cavaliere (il figlio Dario è già nel giro azzurro) e Raffi Caserta.

Primo bronzo mondiale individuale per il “guaglione” di Posillipo, sconfitto in semifinale dal coreano Oh, che stava per confermarsi “number one” e poi avrebbe trascinato la Corea all'oro anche nella gara a squadre nella finale contro i padroni di casa.

Italia sul podio nella gara a squadre, battuta in semifinale dall'Ungheria padrona di casa e trascinata dal bicampione olimpico Szilagyi, ma Italia inesorabile nella finale per il bronzo contro la Germania. Tedeschi battuti per 45-38, con il “guaglione” a chiudere trionfalmente nonostante qualche cartellino arbitrale di troppo che ha regalato alla Germania ben due stoccate.

Il fatto è che Curatoli è uno sciabolatore che fa dell'esuberanza atletica e dei riflessi uno dei suoi punti di forza in pedana: lui coglie il tempo di partenza al centesimo di secondo e i giudici non sempre lo percepiscono.

Una sinfonia a fil di sciabola quella azzurra, a Budapest, a dispetto del tedesco Wagner che ha cercato inutilmente di far stonare l'orchestra guidata in pedana dal maestro Sirovich. Insomma, Tokio 2020 è ancora lontana ma Curatoli e soci, dopo i bronzi europeo e mondiale, sono quasi in pole per centrare la partecipazione.

E il successo napoletano alla rassegna iridata di Budapest domenica scorsa si è arricchito anche del bronzo della squadra di spada femminile che ha concluso il suo percorso battendo per 45-36 l'Ucraina.

Sul podio Mara Navarria, Rossella Flamingo, Federica Isola e Alice Clerici guidate in panchina dal cittì Sandro Cuomo, nome che ormai è una garanzia, come lo era in pedana e come lo sta diventando anche il figlio Valerio che cresce bene, come attesta il suo medagliere già ricco in rapporto alla giovane età.
23/7/2019
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