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Calcio
Ritorno sull’Olimpo e ottavo posto con Lavezzi e Hamsik
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 19.06.2019)
La scalata con Edy Reja, i gol di Calaiò, le mani di Carmando, la sfida vinta ai rigori con la Juventus e, dopo tre anni dal fallimento, la conquista della serie A. La cinquina di Udine, gli otto gol di Roma e il bis contro la Juve, 3-1 al San Paolo, con i due rigori di Domizzi che fecero infuriare i bianconeri.

La soddisfazione è che giocammo in serie B (2006-07) insieme alla Juventus, penalizzata da Calciopoli. Loro primi, noi secondi. Loro con Buffon, Chiellini, Del Piero, Trezeguet, Camoranesi, Nedved allenati da Didier Deschamps col viso slavato di francese slavato dei Pirenei.

Noi con quel gentiluomo infinito di Edy Reja: 42 partite, 21 vittorie, 16 pareggi, 5 sconfitte. In porta Gennaro Iezzo a 34 anni (con Mirante, De Lucia e i due Donnarumma uno dei cinque portieri di Castellammare di Stabia lanciati dal maestro Ernesto Ferraro, scomparso l’anno scorso), Paolotto Cannavaro, Maldonado e Bogliacino, Grava e Bucchi, il Pampa Sosa e l’arciere Calaiò che fece 14 gol (15 ne fece Trezeguet, 20 Del Piero). Fummo la difesa meno battuta della serie B (un gol meno della Juve), Iezzo dopo Buffon col minor numero di gol incassati.

Furono 23 gli azzurri che giocarono le 47 partite della stagione 2006-07 (42 serie B, 5 in Coppa Italia): Iezzo (42, 29 gol subiti), Gianello (6, 7 gol subiti), Grava (41, 1 gol), Maldonado (34, 1 gol), Paolo Cannavaro (43, 3 gol), Domizzi (40, 3 gol), Garics (13), Dalla Bona (37, 4 gol), Savini (37), Montervino (31, 1 gol), Gatti (25), Amòdio (25), Giubilato (17), Rullo (7), Bogliacino (40, 6 gol), Calaiò (41, 16 gol), Roberto Carlos Sosa (35, 6 gol), Bucchi (34, 11 gol), De Zerbi (34, 3 gol), Trotta (32, 2 gol), Pià (26, 3 gol), Capparella (12), Vitale (2).

Tre furono le partite con la Juventus. La prima (27 agosto 2006) in Coppa Italia al San Paolo: 3-3 con i gol di Chiellini 26’, Bucchi 46’, Calaiò 54’, Del Piero 79’ e 120’, Paolo Cannavaro 121’ con una indimenticabile acrobazia. Vinse il Napoli ai rigori 5-4 (sbagliarono dal dischetto Dalla Bona e Cannavaro, Buffon, Marchionni e Balzaretti).

In Coppa, il Napoli aveva battuto a Fuorigrotta il Frosinone (3-1) e l’Ascoli (1-0). Fu eliminato agli ottavi di finale: 1-0 in casa e 1-3 fuori col Parma.

In campionato, il Napoli fece 1-1 con la Juve al San Paolo, gol di Del Piero e Bogliacino (58.954 spettatori per un incasso di 966.837 euro) e perse a Torino 0-2 (Camoranesi e Del Piero).

E arrivò la serie A nel 2007-08 con Aurelio De Laurentiis dopo il fallimento, i due anni di serie C fra Acireale e Chieti, Gela e Frosinone, e l’anno di B. Il Napoli di De Laurentiis aveva concluso la prima stagione in serie C con un disavanzo di 7.061.463 euro e la seconda ancora in passivo (-9.088.780). Fu il primo campionato in B a far registrare un attivo di bilancio (+1.416.976).

Veloce De Laurentiis a riportarci sull’Olimpo. Capimmo che non voleva perdere tempo. Sapeva niente di calcio, imparò in breve tempo. Pierpaolo Marino faceva tutto, comprava indifferentemente giocatori e carta igienica. Piantammo le tende a Castelvolturno, il nostro Far West, ingentilito dalla presenza di Edy Reja, il gentiluomo della riscossa.

Aurelio spese 43,9 milioni per rinforzare la squadra in serie A. Lavezzi costò 5,9 e Hamsik 5,5, poi Contini (3,2), Blasi (2,4), Gargano (3,2), Zalayeta (1,4), Domizzi (1,2). A gennaio altri rinforzi. Dall’Argentinos Juniors, la prima squadra di Dieguito, arrivò Nicolàs Navarro (4,5 milioni, 1,91), un portiere più alto che bravo, vita notturna, raid in motorino in Piazza Plebiscito, uno sciampagnone; a gennaio anche Santacroce (5,5 milioni), Mannini (7) e Pazienza (4,2).

Il primo campionato in serie A di De Laurentiis fece registrare l’incoraggiante attivo di 11.911.041 euro.

Salimmo in Carinzia, ai 554 metri di Feldkirchen, nell’Austria meridionale, le Alpi Carniche a dividerci dall’Italia, un cielo sconfinato, un’emozione nuova, un romitaggio assolutamente originale. Disse Reja: “Ho giocatori più forti di quando ero al Cagliari con Suazo e Zola. Il Napoli andrà lontano. Questa squadra farà sognare”.

Per quel primo Napoli della riscossa si abbonarono in 22.582 e il San Paolo registrò una media di 41.128 spettatori a partita. Un successone. DeLa incassò quasi 15 milioni (14.432.564), quarto introito di quella serie A dopo Inter (21.514.463), Milan (18.951.645) e Roma (17.412.087).

In panchina c’era ancora Salvatore Carmando, il mitico massaggiatore salernitano, pupillo di Maradona, nel Napoli per 35 anni, dal 1974 al 2009. Sponsor tecnico la Diadora, sponsor ufficiale l’Acqua Lete. Lavezzi (11 gol) e Domizzi (11: sei su rigore) furono i cannonieri della stagione, Hamsik il migliore in campionato (9 gol). L’ottavo posto qualificò il Napoli per l’Intertoto.

Cominciammo con una sberla al San Paolo (0-2 col Cagliari), ma alla seconda giornata il Napoli deflagrò a Udine (5-0). Una gran soddisfazione la vittoria a fine ottobre sulla Juventus (3-1). I bianconeri, allenati da Ranieri, furibondi per i due rigori che Bergonzi ci accordò e Domizzi realizzò nella porta di Buffon dopo due spettacolari cascatoni di Zalayeta a contatto col portiere juventino. Goduria immensa. A Torino il gol di Iaquinta all’88’ regalò l’1-0 alla Juve.

Il campionato lo vinse l’Inter di Mancini con Ibrahimovic, Maicon, Zanetti, Materazzi, Figo, Cambiaso. Al San Paolo la battemmo 1-0 con un gol fulmineo del panterone Zalayeta.

Fu l’anno degli otto gol a Roma (4-4) contro la squadra di Spalletti. Vincevamo poco fuori casa (2-1 a Livorno, 2-1 a Parma, 5-0 a Udine alla seconda giornata). Fu un dignitoso ritorno in serie A.

Il Napoli vinse tre partite negli ultimi minuti. Sosa all’85’ contro il Livorno (1-0) e Calaiò al 93’ a Livorno (2-1), Hamsik al 92’ contro il Palermo (1-0). Tre pareggi acciuffati in extremis: Lavezzi all’89’ contro la Reggina (1-1), Hamsik all’81’ contro il Torino (1-1), Lavezzi al 94’ contro la Lazio (2-2). Due tonfi inaspettati: l’1-5 di Bergamo e il 2-5 di San Siro col Milan. Napoli-Roma (0-2) fece registrare il maggior numero di spettatori (59.272). Il maggiore incasso (1.251.020) fu per la partita con l’Inter.

In Coppa Italia, il Napoli uscì agli ottavi. Sconfitto a Roma dalla Lazio (1-2), pari al San Paolo (1-1).

Furono 43 le partite della stagione (38 in serie A, 5 in Coppa Italia). Andarono in campo 28 giocatori: Iezzo (20 presenze, 28 gol subiti), Gianello (20, 25 gol subiti), Contini (31, 1 gol), Paolo Cannavaro (36), Domizzi (33, 11 gol), Blasi (30), Bogliacino (38), Gargano (37, 2 gol), Hamsik (40, 10 gol), Savini (31), Lavezzi (39, 11 gol), Sosa (34, 6 gol), Calaiò (31, 3 gol), Navarro (3, 5 gol subiti), Zalayeta (24, 8 gol), Garics (28), Grava (23), Cupi (17), Mannini (15, 1 gol), Santacroce (13), Montervino (13), Pazienza (13), De Zerbi (6, 1 gol), Dalla Bona (5, 1 gol), Rullo (8), Maldonado (4), Capparella (2), Gatti (1).

(2 – continua).

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19/6/2019
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