Calcio
Ancelotti meno del primo Sarri
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 26.05.2019)
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Il Napoli conclude con una sconfitta (2-3 a Bologna) il suo campionato luci e ombre. Settima sconfitta, quinta fuori casa. Brutto epilogo. Il Napoli è finito in autunno. Milik ha smarrito il gol (10 centri all’andata, 7 al ritorno). Si è migliorato Mertens (7 gol all’andata, 8 al ritorno). Insigne è crollato (7 gol all’andata, 3 al ritorno).
Ancelotti puntava a raggiungere gli 80 punti. Si è fermato a 79. Il suo primo campionato risulta così inferiore al primo di Sarri che totalizzò 82 punti.
Dopo avere acciuffato nella ripresa lo svantaggio di due gol, il Napoli non ha avuto fortuna nel finale. Palo di Zelinski (27° legno azzurro) e, tre minuti dopo, il gol-vittoria di Santander.
Il Bologna conclude magnificamente il suo campionato-salvezza vincendo la settima partita di fila in casa. Ancelotti piega la testa.
Lontani Koulibaly e Allan, squalificati. Partono in panchina Callejon e Mertens. Ancelotti schiera Verdi a destra e Insigne (capitano) quarto a sinistra. C’è Younes in appoggio a Milik. Centrali di difesa Albiol e Luperto. Centrali della mediana Zielinski e Fabian Ruiz. Sugli esterni della difesa Malcuit e Ghoulam.
La prima mezz’ora è tutta del Napoli col gioco appoggiato a destra sulle corse e sui cross di Malcuit. Corta e compatta, la squadra azzurra si impossessa del centrocampo. Gli scambi volanti nello stretto sono spettacolari.
Dal suo predominio, il Napoli cava una sola palla-gol calciata a lato da Verdi (7’). Poi tutto un pressare alto e comandare il gioco col Bologna in difficoltà a venir fuori dalla ragnatela azzurra.
Ma, dopo la mezz’ora, comincia un’altra partita ed è il Bologna che viene fuori con le discese del terzino Dijks a sinistra e il gran gioco a destra di Soriano e Orsolini. E il Bologna è più abile del Napoli nel fare fruttare il suo gioco. Entra in partita anche Palacio.
Incredibile, in finale di primo tempo, il Napoli si trova sotto di due gol. Il Bologna comincia a pungere al 28’ con un colpo di testa a lato di Santander. Deve entrare in scena Karnezis (Meret con la febbre). Deve salvare consecutivamente su Pulgar e Orsolini (30’). Deve parare un colpo di testa ravvicinato di Lyanco (32’). Poi è Orsolini a sfiorare il gol. E, in due minuti, il Bologna sorprende il Napoli.
Santander va di testa in rete su un cross al bacio di Palacio sfuggito ad Albiol (43’). Sul cross, la palla supera Luperto trovando il centravanti paraguayano pronto a colpire. Ed ecco che, col Napoli fermo, Dzemaili si scatena in una corsa centrale, nel vuoto della difesa azzurra, e conclude di precisione col sinistro (45’). Patatrac. Il Napoli si è improvvisamente squagliato.
Gongola il Bologna, ma il Napoli rientra furioso in campo andando all’attacco confusamente. Dopo due conclusioni di Milik, una parata da Skorupski (47’), l’altra oltre il palo lontano (54’), s’invola Ghoulam per andare a concludere con un tiro perentorio (57’) come fece una volta a Ferrara. È il Var che assegna la rete annullando la decisione dell’arbitro che aveva visto l’azzurro scattare in offside.
Ancelotti ci ripensa e ricompone la squadra (63’). L’indispensabile Callejon per Verdi, fuori Insigne anzicchè Younes, per Mertens. Un’altra “botta” per Lorenzo. La furia azzurra e i nuovi entrati confezionano il pareggio.
Sul lancio di Callejon, tocco di Younes per il gol di Mertens (78’). Riacciuffata la partita, il Napoli vuole di più. È l’undicesimo gol di Mertens al Bologna, cinque sul campo dei petroniani.
La partita diventa molto combattuta. Il Napoli vuole vincerla. Il Bologna altrettanto. Mihajlovic inerisce Destro per Dzemaili e Svanberg per Soriano (83’). Ancelotti regala il finale a Felice Gaetano (23 anni, di Cimitile) sostituendo Younes (83’). Il Napoli attacca, ma disordinatamente.
Zielinski colpisce il palo (85’), Santander devia in rete un tiro di Svanberg (88’). E finisce così.
BILANCIO – Nettamente a vantaggio del Bologna il confronto casalingo col Napoli: 31 vittorie, 13 pareggi, 16 sconfitte. Complessivamente, il Napoli è superiore con 44 vittorie, 36 pareggi, 40 sconfitte grazie al bilancio degli incontri a Napoli (28 vittorie azzurre, 23 pareggi e 9 vittorie del Bologna).
GOLEADE – Negli ultimi 12 anni, cinque vittorie del Napoli a Bologna, un pareggio, quattro sconfitte, 23 gol del Napoli, 13 del Bologna. Nelle due ultime trasferte 3-0 l’anno scorso, 7-1 l’anno precedente. In due campionati non si è giocato, il Bologna era in serie B (2014-15 e 2007-08). Tra gli azzurri in attività hanno segnato a Bologna Mertens 5 gol, Callejon 2, Insigne 1, Zielinski 1. Tra i cannonieri azzurri a Bologna, sempre negli ultimi dodici anni, anche 5 gol di Hamsik, 3 Higuain, un gol Cavani, Dzemaili, Mascara, Rinaudo e Denis.
PADRONA DI CASA – La Juventus è la squadra che ha fatto più punti sul suo campo (49) davanti al Napoli (43) e al Milan (40).
IN TRASFERTA – Nessuno come la Juventus nel conquistare punti in trasferta (41). Il Napoli 36, l’Atalanta 34, l’Inter 31.
REGINA DELL’ANDATA – La Juventus con 53 punti è stata la squadra-regina del girone d’andata precedendo il Napoli (44), l’Inter (39), la Lazio (32), il Milan (31), la Roma (30), la Sampdoria (29), l’Atalanta (28).
VIA-VAI - La guerra era appena finita e, nel 1945, da Bologna arrivarono Michelone Andreolo, stopper monumentale, e “Faele” Sansone, due uruguayani che avevano fatto grande il Bologna. Sansone giocava e faceva da allenatore. Di sfuggita ricordo Istvan Mike, ala destra ungherese piuttosto legnosa ma dal gran tiro. Sobillato da Amadei (allenatore) che faceva la guerra a Vinicio, Lauro cedette il “leone” brasiliano al Bologna (allo stadio lo striscione “vendetevi l’anima non Vinicio”) in una scandalosa trattativa del 1960.
Il Napoli ebbe Pivatelli e Mihalic ma ci aggiunse 122 milioni. Lauro prese anche Gratton dalla Fiorentina e promise lo scudetto. Quel Napoli finì clamorosamente in serie B. L’anno dopo Gino Pivatelli se ne andò a vincere la Coppa dei campioni nel Milan di Rocco.
Allontanato dai “veleni” napoletani, Bruno Pesaola andò ad allenare il Bologna. Letteralmente sbolognato da Gianni Di Marzio, l’allenatore di Mergellina giunto sulla panchina azzurra per fare piazza pulita, andò Antonio Juliano, un anno per chiudere la carriera.
Da Bologna a Napoli arrivò Franco Janich nel 1973, direttore sportivo, cinque anni nel golfo, allegria e buonumore. Per Beppe Savoldi a Napoli nel 1975, il Napoli pagò 1400 milioni in contanti e trasferì al Bologna Clerici e Rampanti.
Savoldi tornò al Bologna nel 1979 in cambio di Bellugi e 800 milioni al Napoli. Ultimi arrivi da Bologna: Diawara per 15 milioni di euro, Simone Verdi per 25.
BOLOGNA-NAPOLI 3-2 (2-0)
NAPOLI (4-4-2): Karnezis; Malcuit, Albiol, Luperto, Ghoulam; Verdi (63’ Callejon), Zielinski, Fabian Ruiz, Insigne (63’ Mertens); Milik, Younes (83’ Gaetano).
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Lyanco, Dijks; Pulgar, Dzemaili (83’ Destro); Orsolini, Soriano (83’ Svanberg), Palacio (86’ Krejci); Santander.
ARBITRO: Di Paolo (Avezzano).
RETI: 43’ Santander, 45’ Dzemaili, 57’ Ghoulam, 78’ Mertens, 88’ Santander.