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Calcio
Napoli, ecco la sinistra che vince
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 29.04.2019)
C’è una sinistra che vince. È il lato mancino del Napoli che frantuma il Frosinone rassegnato alla retrocessione. La squadra laziale ha subito il predominio azzurro cercando di difendersi negli ultimi venti metri, senza mai pressare a centrocampo dove il Napoli ha agito in piena libertà con Zielinski e Fabian Ruiz. Ma è stato a sinistra che il Napoli ha inciso sulla partita.

Sulla fascia mancina ha spopolato Younes mandando in tilt Goldaniga e Ghiglione, si è inserito Ghoulam, si è allargato Mertens. Nel “giochino” è rimasto fuori Milik, ma è stato suo l’assist nella splendida azione del raddoppio siglato da Younes con una serpentina pazzesca tra due difensori.

Contro un Frosinone disarmato, per il Napoli è stata una gita fuori porta. Due gol e tre pali. Due li ha presi Callejon che aveva una voglia matta di andare a segno. I laziali hanno ballato continuamente lasciando l’iniziativa agli azzurri (66 per cento di possesso-palla). Hanno cercato l’avventura in contropiede (una palla-gol fuori di Pinamonti all’inizio, poi gran parata di Ospina sulla conclusione di Gori quando s’era già sul 2-0).

Il Napoli è stato in partita sino alla fine superando la “sindrome” del settantesimo minuto, continuando a giocare e resistendo al finale confuso del Frosinone. Quindi stanno tutti bene, come sostiene Ancelotti. E, alla fine, s’è rivisto in campo Albiol (87’ per Malcuit).

Non c’erano Insigne e Allan, infortunati. Fuori anche Hysaj e Mario Rui. Un turno di riposo per Meret, in porta Ospina alla ventiquattresima presenza stagionale (solo sette per Karnezis). Ancelotti ha dato fiducia a Younes anziché a Verdi e ha imbroccato la scelta perché il tedeschino ex Ajax è stato un tormento continuo per la difesa frusinate. Palla incollata al piede, serpentine micidiali puntando sempre l’area avversaria e gran gol dopo lo scambio stretto con Milik.

Al centro della mediana Zielinski e Fabian Ruiz che, liberi da marcature, hanno giocato in lungo e in largo. Sugli esterni Callejon e Ghoulam. In difesa, Luperto a sinistra con Koulibaly, sulla destra Malcuit una freccia all’attacco ma anche tre salvataggi nell’area azzurra. In attacco Mertens e Milik.

Gran momento per il belga che ha aperto il match (19’) con una pennellata su punizione dal limite (Trotta aveva fatto fallo su Younes). Ora sono 81 i suoi gol in serie A come Maradona. Una bella soddisfazione per Mertens che, ritrovando in questo finale di campionato una presenza costante in campo, è tornato ai suoi livelli.

Younes è stato uno spettacolo. Subito in evidenza con una conclusione respinta da Sportiello (16’ primo tiro azzurro), la penetrazione centrale abbattuto da Trotta per la punizione vincente da limite di Mertens (19’), un invito al gol per Fabian Ruiz (22’ tiro alto dello spagnolo), ancora un fallo subìto al limite da Brighenti (36’ fuori la punizione di Mertens), l’ammonizione di Ghiglione (44’), la serpentina del raddoppio (49’). Letteralmente incontenibile.

L’avversario è stata poca cosa, ormai condannato alla serie B. Il Napoli ne ha disposto come ha voluto soprattutto per la libertà che il Frosinone concedeva a Zielinski e Fabian Ruiz nella costruzione del gioco.

Il Napoli ha insistito molto sulla fascia sinistra. A destra, con Callejon mediano dentro al campo, Malcuit ha fatto l’ala (ma è stato anche presente in fase difensiva). Il gioco rapido dei “piccoletti” ha aggirato spesso Milik che s’è visto poco in conclusione (68’ fuori una punizione dal limite).

È stato un Napoli divertente in una giornata favorevole per l’inconsistenza dell’avversario. Decima vittoria in trasferta, secondo posto consolidato (l’Inter è scesa a -8). Nel finale, Verdi ha sostituito Younes (73’) e Ounas è entrato al posto di Milik (78’). Il Napoli ha accennato a un 4-3-3 con Verdi al centro, Ounas e Mertens sugli esterni. Poi anche Albiol per Malcuit con tre facili disimpegni dello spagnolo assente da dodici gare.

I pali del Napoli salgono a 24. Clamorosa l’azione del 64’ quando, consecutivamente, Callejon centrava il palo e Fabian Ruiz la traversa. Calleti ha poi colpito il palo esterno al 92’. Voleva assolutamente entrare nel tabellino dei marcatori (85’ gran tiro dalla distanza trattenuto a stento da Sportiello).

Il Napoli ha concluso 19 volte (13 nello specchio della porta). Quattro le conclusioni a rete dei laziali. Gli azzurri hanno completato 558 passaggi contro i 216 degli avversari. Cioè, una partita giocata a piacimento e in assoluto dominio.

Il Frosinone ha vissuto sulle iniziative di Valzania e Pinamonti, i più solleciti a impostare il contropiede dei laziali. Il Napoli ha controllato l’intera gara senza affanno. Alla vigilia, Ancelotti aveva detto: “Chiuderemo in fretta questo momento negativo e blinderemo il secondo posto”.

Il Frosinone ha facilitato le cose. Ancelotti si lamenta dei giudizi negativi sulla stagione azzurra. Rimane una certa insoddisfazione. C’è da capire Verdi in panchina, impiegato solo nel finale. Gli irrinunciabili restano Koulibaly, Callejon e Milik. C’è Ghoulam in ripresa, ma ieri senza una decisa opposizione degli avversari.

Da mediani offensivi, con poche preoccupazioni nella fase passiva, Zielinski a destra e Fabian Ruiz a sinistra hanno giocato da par loro. E c’è Mertens in grande evidenza, ma resterà? Si pensa già al futuro.

MEZZOGIORNO – Ventitreesima partita del Napoli alle 12,30. Il bilancio è di 15 vittorie, 3 pareggi, 4 sconfitte. La prima volta del Napoli alle 12,30 risale al 26 settembre 2010: Cesena-Napoli 1-4 con doppietta di Cavani e gol di Lavezzi e Hamsik. Sei volte il Napoli ha giocato al San Paolo alle 12,30: cinque vittorie e un pareggio. Fuori casa: 10 vittorie, 2 pareggi, 4 sconfitte (1-3 a Udine, 2-3 a Bologna, 0-1 con la Roma, 0-2 con la Lazio). I cannonieri azzurri di mezzogiorno (45 gol): 10 gol Mertens; 8 Cavani; 7 Higuain; 5 Insigne; 4 Hamsik; 2 Lavezzi e Inler; 1 Callejon, Verdi, Milik, Younes, Koulibaly, Zielinski, Zapata, de Guzman, Dossena.

GOLEADA – Seconda volta del Napoli a Frosinone. L’unico precedente il 5-1 di domenica 10 gennaio 2018. Il Napoli di Sarri (4-3-3) giocò con Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Strinic; Allan, Jorginho, Hamsik (77’ Chalobah); Callejon (74’ El Kaddouri), Higuain (65’ Gabbiadini), Mertens. A segno Albiol (20’), Higuain su rigore (30’), Hamsik (59’), Higuain (60’), Gabbiadini (71’), Sammarco (81’). Lorenzo Insigne in panchina. Allenatore del Frosinone l’ex azzurro Stellone.

FATTORE CAMPO – Il Frosinone ha fallito la permanenza in serie A sul suo campo con una sola vittoria (3-2 al Parma), cinque pareggi e undici sconfitte (0-5 Sampdoria, 0-2 Juventus, 1-2 Genoa, 0-2 Sassuolo, 0-5 Atalanta, 0-1 Lazio, 2-3 Roma, 1-2 Torino, 0-1 Spal, 1-3 Inter, 0-2 Napoli).

NAPOLEONE – Risale al gennaio di quest’anno la polemica col Frosinone innescata da una intervista di Aurelio De Laurentiis al “New York Times” in cui, parlando delle condizioni del calcio italiano, il presidente del Napoli dichiarava: “Che ci fa il Frosinone in serie A? Non attira spettatori, né interessi, né emittenti. Arriva in A, non cerca di competere e torna indietro. Se non possono competere, se finiscono ultimi, dovrebbero pagare una multa e non dovrebbero ricevere danaro”.
De Laurentiis si riferiva al “paracadute” riservato alle società che retrocedono dalla serie A: 25 milioni per i club rimasti nella massima divisione tre anni, 15 ai club rimasti due anni, 10 ai club rimasti un anno. Maurizio Stirpe, 61 anni, frusinate, imprenditore nel settore della plastica, presidente del Frosinone, rispose piccato: “Mi sembrano dichiarazioni di una persona che ha la sindrome di Napoleone, di una persona che non ha vinto niente, noi siamo stati capaci di costruire uno stadio”.

PRIMO ANNO – Nel suo primo anno in serie A (2015-16), il Frosinone retrocesse classificandosi penultimo con 31 punti: 8 vittorie, 7 pareggi, 23 sconfitte.

FROSINONE-NAPOLI 0-2 (0-1)

NAPOLI (4-4-2): Ospina; Malcuit (87’ Albiol), Koulibaly, Luperto, Ghoulam; Callejon, Zielinski, Fabian Ruiz, Younes (73’ Verdi); Mertens, Milik (78’ Ounas).

FROSINONE (3-5-2): Sportiello; Goldaniga, Ariaudo, Brighenti; Ghiglione (56’ Paganini), Gori, Maiello, Valzania (76’ Ciofani), Beghetto; Pinamonti, Trotta (66’ Dionisi).

ARBITRO: La Penna (Roma).

RETI: 19’ Mertens, 49’ Younes.

SERIE A 34ª GIORNATA
Bologna-Empoli 3-0, Roma-Cagliari 3-0, Inter-Juventus 1-1, Frosinone-Napoli 0-2, Chievo-Parma 1-1, Spal-Genoa 1-1, Sampdoria-Lazio 1-2, Torino-Milan 2-0.
Lunedì 29: Atalanta-Udinese, Fiorentina-Sassuolo.

CLASSIFICA
Juventus 88; Napoli 70; Inter 62; Roma 58; Atalanta, Torino, Milan 56; Lazio 55; Sampdoria 48; Cagliari e Fiorentina 40; Spal 39; Sassuolo 38; Bologna e Parma 37; Genoa 35; Udinese 33; Empoli 29; Frosinone 23; Chievo15.

PROSSIMO TURNO
Venerdì 3 maggio: Juventus-Torino.
Sabato 4: Chievo-Spal, Udinese-Inter.
Domenica 5: Empoli-Fiorentina, Lazio-Atalanta, Parma-Sampdoria, Sassuolo-Frosinone, Genoa-Roma, Napoli-Cagliari (20,30).
Lunedì 6: Milan-Bologna.
29/4/2019
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