Calcio
Il Napoli si allena e perde
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 04.04.2028)
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Maglia grigia e partita grigia del Napoli ad Empoli dove gli azzurri perdono meritatamente (1-2). L’Empoli, ordine, determinazione, contropiede, gioca una partita vera (è terzultimo, ha bisogno di punti). Il Napoli interpreta lungamente il match come una partita di allenamento, sotto ritmo e palleggio inutile, salvo la mezz’ora finale in cui non ci sta a perdere, ma non recupera.
L’Empoli ha difeso bene e ha attaccato con rapidità. Gioco offensivo a due tocchi, profondità, ottima corsa. Il Napoli ha fatto girare palla continuamente davanti all’area toscana come se non volesse far male. Milik ha avuto un solo pallone giocabile (68’) quando è entrato Mertens (57’).
Il possesso-palla degli azzurri (57%) ha fruttato niente. L’Empoli ha tirato di più (13-11, 9-5 nello specchio). Il portiere empolese Provedel non ha dovuto compiere una sola parata di rilievo, a parte un paio di uscite basse. Meret ha dovuto sventare cinque pericolose conclusioni degli avversari.
Che cosa volesse il Napoli da questa partita di Empoli non si è capito. Ancelotti ha inserito Luperto (al posto di Maksimovic), Zielinski (Fabian Ruiz), Younes (Verdi) e Ounas (Mertens) con Malcuit terzino destro.
Nonostante l’ennesima formazione rimescolata, cinque cambi, ad Empoli non era un match proibitivo. Le novità ci stavano. Ma le novità hanno fallito. Younes e Ounas sono troppo innamorati del dribbling per sveltire la manovra. Per giunta, insistendo, perdevano palla.
Il Napoli ha giocato spesso con Allan e Zielinski a centrocampo. Un 4-2-3-1 e più spesso un 4-4-1-1. Ma non c’era brio, non c’era corsa incisiva, non c’era velocità nella manovra d’attacco. Un continuo passarsi la palla, mai un’azione in profondità (come faceva magnificamente l’Empoli).
Zielinski ha giocato “
alla Hamsik” senza avere però la rapida visione di gioco di Marek. Per di più, il polacco ha subito la maggiore iniziativa di Traorè, il migliore dell’Empoli. La manovra offensiva azzurra è stata lungamente monotona a sinistra con le discese di Mario Rui.
L’Empoli ha giocato “
seriamente”, il Napoli ha preso la partita per un allenamento infrasettimanale. Dopo il gol a sorpresa di Farias (28’), la prima delle cinque parate di Meret (38’ salvava su Caputo) sembrava risvegliasse gli azzurri che trovavano il pari con un destro improvviso dalla distanza di Zielinski (44’). Poi, Ounas, a fine primo tempo, batteva fuori la palla-gol del sorpasso.
La partita non cambiava nel secondo tempo. Il Napoli molle e svagato, l’Empoli concentrato a prendersi il match. Meret doveva salvare subito su Pajac (48’). Non arrivava un solo pallone utile a Milik. Ounas giocava largo e Ancelotti lo invitava a stare più vicino al centravanti. Younes sembrava fuori partita. Allan reggeva il gioco azzurro, sentinella a centrocampo e regista in assenza della ispirazione di Zielinski.
Meret doveva salvare ancora su Caputo (52’) e arrivava il raddoppio empolese col colpo di testa di Di Lorenzo nell’area piccola su corner (53’). Era il risultato naturale del match che l’Empoli meritava ampiamente. Perché il Napoli aveva solo cincischiato, fatto girare palla, una danza inutile senza impegnare mai Provedel.
Ancelotti, naturalmente, non ci stava a perdere. Basta con l’allenamento. Dentro Mertens per Ounas e Fabian Ruiz per Younes (57’). La trazione tutta offensiva del Napoli non produceva granché. Però Fabian Ruiz sprintava meglio di Zielinski e Mertens metteva palloni in area cercando Milik.
Con la vittoria in pugno, l’Empoli si difendeva in massa però pronto a scattare pericolosamente in contropiede. La squadra toscana continuava ad essere pericolosa. Era pronto Meret a sventare le conclusioni di Silvestre (59’ colpo di testa) e di Farias (75’ perentoria penetrazione nell’area azzurra in contropiede sul lancio di Traoré).
Si è detto dell’unico tiro di Milik servito da Mertens e sventato da Provedel in corner. È stato il massimo che il Napoli ha fatto in attacco. È stata l’unica palla-gol del Napoli contro le cinque dell’Empoli.
Dopo l’esaltante spettacolo di Roma, agevolato dai “
resti” giallorossi, il Napoli ad Empoli non ha mai dato l’impressione di voler bissare. Quinta sconfitta, quarta fuori casa, e la Juve vola a +18, molto umiliante.
La prova del Napoli ad Empoli non ha avuto alcun senso. Anche la formazione rimescolata avrebbe potuto giocarsi la partita. Non l’ha mai giocata. Il Napoli è stato battuto proprio sul piano del gioco. Si sa che l’Empoli, in lotta per non retrocedere, non è una squadra agonistica, ma fa un buon gioco, rapido, a due tocchi, cercando la profondità.
Solo nel finale il 3-5-2 della squadra toscana si è risolto in un 5-4-1. Si potrebbe dire che l’Empoli ha dato una lezione di gioco al Napoli come successe all’Empoli di Sarri contro il Napoli di Benitez.
UNA SOLA VITTORIA – Il bilancio del Napoli ad Empoli: 8 partite, una vittoria, quattro pareggi, tre sconfitte. Il Napoli ha vinto l’unica partita ad Empoli il 19 marzo 2017: 3-2, allenatore Sarri, due gol di Insigne (uno su rigore) e un gol di Mertens.
ANDATA – Al San Paolo fu la rumba delle noccioline, l’Empoli travolto (5-1) con una gara spettacolare. Tripletta di Mertens dopo il gol apri-partita di Insigne e rete di Milik. Qualche difficoltà a centrocampo dove l’Empoli guadagnò sempre la superiorità numerica e i centrali azzurri, Rog e Diawara, spesso richiamati da Ancelotti, furono in difficoltà. E allora Ancelotti inserì Allan per Rog e Callejon per Fabian Ruiz (63’). Il possesso-palla fu pari perché l’Empoli giocò con grande coraggio. C’era Andreazzoli sulla panchina toscana.
SARRI – Empoli è stata la prima “
terra di gloria” di Sarri dove Benitez naufragò (2-4) e De Laurentiis scoprì il futuro tecnico del Napoli che allenava la squadra empolese. Tre a zero dei toscani nel primo tempo. Napoli (Andujar in porta) polverizzato peggio che all’andata al San Paolo. Benitez inventò una difesa impresentabile. Albiol fece anche un autogol. C’erano Maggio, Koulibaly e Britos. In attacco Mertens e Higuain bloccati da Laurini e Rugani. L’anno dopo, dileguandosi Benitez attratto dal Real Madrid, De Laurentiis andò a caccia di un nuovo allenatore. Corteggiò il basco Unaj Emery che preferì rimanere al Siviglia. Contattò Sinisa Mihajlovic che allenava la Sampdoria e se ne andò al Milan. La terza scelta fu quella di Sarri.
LA PRIMA VOLTA – È stato il Napoli di Maradona, nell’anno del primo scudetto, a giocare per la prima volta ad Empoli (0-0) il 5 aprile 1987. Bianchi schierò: Garella; Volpecina, Ferrara; Sola, Ferrario (46’ Bruscolotti), Renica; Caffarelli (55’ Carnevale), De Napoli, Giordano, Maradona, Romano. Il Napoli era in testa con 37 punti davanti all’Inter (33), alla Roma (32) e alla Juventus (31). La squadra azzurra vinse poi lo scudetto con 42 punti davanti alla Juventus (39). Anche l’anno dopo, il Napoli fece 0-0 ad Empoli.
LA BATOSTA – Nell’anno dei quattro allenatori e della vergognosa retrocessione (1997-98) il Napoli rimediò ad Empoli una clamorosa batosta (0-5). Nella porta di Taglialatela, andarono a segno Carmine Esposito (napoletano), Cappellini su rigore, Pane e lo sloveno Florijancic due volte. Sulla panchina azzurra Galeone, su quella empolese Spalletti.
EMPOLI-NAPOLI 2-1 (1-1)
NAPOLI (4-4-2): Meret; Malcuit (76’ Verdi), Koulibaly, Luperto, Mario Rui; Callejon, Allan, Zielinski, Younes (57’ Fabian Ruiz); Ounas (57’ Mertens), Milik.
EMPOLI (3-5-2): Provedel; Maietta, Silvestre, Veseli; Di Lorenzo, Traoré, Bennacer, Krunic (40’ Brighi), Pajac (91’ Antonelli); Farias, Caputo.
ARBITRO: Doveri (Roma).
RETI: 28’ Farias, 44’ Zielinski, 53’ Di Lorenzo.
POSSESSO: 43-57
TIRI: 13-11 (9-5 nello specchio)
PASSAGGI: 309-590
OCCASIONI6’ Zielinski parato; 19’ Younes fuori; 20’ Farias fuori; 37’ Ounas alto; 38’ MERET salva su CAPUTO; 45’ Malcuit altissimo; 45’+3’ OUNAS FUORI; 48’ MERET salva su PAJAC; 49’ Farias fuori; 52’ MERET salva su CAPUTO; 59’ MERET para colpo di testa Silvestre; 63’ Caputo testa fuori; 64’ Zielinski fuori; 66’ Maietta fuori; 68’ MILIK, PROVEDEL in corner; 75’ MERET salva su FARIAS; 84’ Allan fuori.
SERIE A – 30ª GIORNATA
Milan-Udinese 1-1, Cagliari-Juventus 0-2, Empoli-Napoli 2-1, Frosinone-Parma 3-2, Genoa-Inter 0-4, Roma-Fiorentina 2-2, Spal-Lazio 1-0,Torino-Sampdoria 2-1. Giovedì 4: Sassuolo-Chievo, Atalanta-Bologna.
CLASSIFICA
Juventus 81; Napoli 63; Inter 56; Milan 52; Atalanta, Lazio, Roma, Torino 48; Sampdoria 45; Fiorentina 39; Cagliari, Genoa, Parma 33; Sassuolo e Spal 32; Udinese 29; Empoli 28; Bologna 27; Frosinone 20; Chievo 11.
*Lazio e Udinese una partita in meno.
PROSSIMO TURNO
Sabato 6: Parma-Torino, Juventus-Milan, Sampdoria-Roma
Domenica 7: Fiorentina-Frosinone, Udinese-Empoli, Cagliari-Spal, Lazio-Sassuolo, Inter-Atalanta, Napoli-Genoa (20,30)
Lunedì 8: Bologna-Chievo.