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Calcio
Il Napoli a Sassuolo
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 19.03.2019)
Mentre a Torino va in scena lo psicodramma del martedì, giorno in cui la Juventus si giocherà in un colpo solo 241 milioni di euro (il costo di Ronaldo) contro l’Atletico Madrid, e finge di divertirsi in campionato allungando continuamente sul Napoli, a sua volta il Napoli non finge più di inseguire la Juve preferendo le prelibatezze dell’Europa League e, tuttavia, dovrà continuare ad onorare il calendario. Lo fa con piacere perché il campionato poco allenante dovrà chiarire le idee ad Ancelotti per il futuro.

Tutt’attorno, c’è il caos della Roma, ci sono le incertezze interiste di spogliatoio, c’è la forte tensione di Gattuso di soffiare a tutti un posto Champions e domenica prossima ha il derby, c’è il ritardo della Lazio (sei punti dal quarto posto), c’è l’angoscia dei miei amici bolognesi per la classifica della squadra rossoblù.

L’unica isola felice è Napoli e per tenere sveglio l’ambiente si discute della prima stagione di Ancelotti (è un fallimento se Mister Europa non vince l’Europa League?) e si leggono le rivelazioni di un investigatore privato sui giorni napoletani di Maradona che rivelano quello che tutti sapevamo e che un brillante giornalista del golfo ha scritto venticinque anni fa in un libro ampiamente circostanziato sulle notti bianche del pibe, niente di nuovo.

Il Napoli sale nelle terre di Ancelotti per affrontare il Sassuolo da sei anni in serie A, brillantemente lanciato all’inizio da Eusebio Di Francesco e oggi squadra raffinata del bel calcio di Robertino De Zerbi, il fuoriclasse mancato nelle sue due stagioni napoletane, tredici anni fa.

Si annuncia una partita allegra fra due squadre che sanno “trattare” il pallone, il Sassuolo comodamente sistemato a metà classifica, il Napoli padrone del secondo posto, il trono possibile in questi anni di predominio juventino. Ancelotti, ovviamente, pretende un risultato positivo dove naufragò Sarri alla sua prima partita azzurra e vorrà vedere giocatori intensi e determinati alla vigilia del retour-match col Salisburgo.

Poiché in Austria non ci saranno Koulibaly e Maksimovic, squalificati, Ancelotti terrà d’occhio la difesa col rientro di Chiriches e il possibile impiego di Luperto, la coppia d’emergenza per la Red Bull Arena. Meret ha già sventato un paio di tiri salisburghesi al San Paolo e Allan si piazzerà davanti alla difesa in un possibile 4-1-4-1 che potrebbe essere rodato contro il Sassuolo, Berardi e Babacar certamente non inferiori a Daka e Dabbur. Non prendere gol sarà l’imperativo categorico in Emilia, quasi una prova generale per la trasferta austriaca.

Il Sassuolo dà il meglio di sé sul suo campo, il Mapei Stadium, dove segna il doppio dei gol che realizza in trasferta, però ne prende molti (25 in casa, 16 fuori). Stefano Sensi, il ventiquattrenne marchigiano di Urbino, se dovesse giocare, è il ragazzo che il Napoli dovrà guardare con molto interesse. Dopo le partenze di Jorginho e Hamsik, un play di centrocampo è ciò che occorre al Napoli futuro e il “gioiello” del Sassuolo dovrebbe essere nel mirino azzurro. Sensi sa distribuire il gioco come pochi e le qualità tecniche ne fanno un leader nonostante la giovane età.

Andiamo a goderci questo Sassuolo-Napoli che annuncia spettacolo mentre, su altri campi, è fuoco che arde, tensione, angoscia, crisi e Wande che vengono e Monchi che vanno.

10/3/2019
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