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Calcio
Napoli, un concerto salisburghese
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 08.03.2019)
Tre a zero, qualche altro gol mancato, tre parate di Meret e il Napoli fila verso i quarti di finale di Europa League. Non ci dovrebbero essere sorprese al ritorno in Austria col Salisburgo anche se mancheranno Maksimovic e Koulibaly, ammoniti ieri sera (erano diffidati).

Il Salisburgo è squadra votata all’attacco, coraggiosa e incosciente. In difesa, fa acqua. Il brasiliano Ramaho il peggiore in campo. Ma all’attacco il Salisburgo fa poco al San Paolo, pur giocando molto nella metà campo napoletana (possesso-palla azzurro 51%).

Gli austriaci giocano a viso aperto e il Napoli li castiga. Milik apre subito il match sull’invito di Mertens, va incontro al portiere Walke, lo dribbla e mette in rete. Sono passati dieci minuti e la barca va.

Il raddoppio arriva poco dopo col gran sinistro dal limite di Fabian Ruiz (il migliore) sull’appoggio all’indietro di Callejon (18’). Ma non è che non ci sia partita. Il Salisburgo, colpito due volte, non affonda. Fa il suo gioco che è essenzialmente offensivo con Wolfe a fare da regista avanzato (ma ha contro Allan) e i due terzini, Lainer e Ulmer, che vengono avanti. Mancano però all’appello le punte, lo zambiano Daka e l’israeliano Dabbur, cannoniere di Europa League.

Il Napoli si mette subito comodo. Allan si piazza davanti alla difesa, sui contrattacchi salisburghesi, e consente a Fabian Ruiz di giocare in attacco, ma lo spagnolo si fa vedere bene anche in fase passiva, non concedendo un solo tackle agli avversari.

Sembra in ombra Zielinski, dopo le ultime magnifiche prestazioni in campionato, ma è che svolge un compito tattico, un po’ frenato. Si sono rivisti Hysaj a destra e Mario Rui a sinistra.

Il Napoli gioca in allegria con un formidabile Callejon sulla destra e Mertens che ha molta vivacità. Ma la squadra deve stare attenta a non incassare gol per rendere agevole la partita di ritorno a Salisburgo fra sette giorni. Milik è un lottatore e consente al Napoli di avere un forte punto di riferimento in avanti.

Ancelotti rinuncia a Insigne (in campo negli ultimi venti minuti) presentando il tandem d’attacco Milik-Mertens. È un match vivace col Salisburgo che arriva al tiro in tre occasioni, ma è molto reattivo Meret ad annullare le percussioni di Dabbur (47’), Junozovic (60’) e Gulbrandsen (90’). Era importante non prendere gol.

Il primo tempo è nettamente dominato dal Napoli (57% di possesso-palla). Nella ripresa, gli azzurri sono meno brillanti. La terza rete arriva su un cross di Mario Rui che Onguéné di testa infila nella porta di Walke (58’). La frittata salisburghese è fatta e completa.

Al ritorno, spinto dal suo pubblico, il Salisburgo sarà tutto foga e attacco, ma la difesa austriaca offrirà agli azzurri altre occasioni per andare a segno.

Non è un avversario facile il Salisburgo perché ha ritmo, aggressività e propensione offensiva. Ma il passaggio del turno è nelle mani degli azzurri, impossibile un capovolgimento delle sorti in Austria.

Nel finale, Ancelotti ha impiegato Diawara (66’ per Zielinski), Insigne (71’ per Mertens), Ounas (81’ per Milik). Il Napoli ha avuto altre occasioni per segnare. Clamoroso il salvataggio di Ramalho, davanti alla porta vuota, sulla conclusione di Callejon (69’).

Il portiere Walke, poi, ha sventato il tiro più pericoloso di Mertens (52’), mentre sono andati fuori di poco un colpo di testa di Koulibaly (15’) e una conclusione di Milik (75’).

S’è visto un Napoli in salute senza nessuna scoria per la sconfitta con la Juventus. Prosegue il cammino in Europa League, il residuo obiettivo della prima stagione di Ancelotti.

EUROPA – Il Salisburgo è presente nelle competizioni europee dal 1971 uscendo spesso nei turni preliminari. Complessivamente, il Salisburgo ha giocato 174 partite europee: 86 vittorie, 31 pareggi, 57 sconfitte. Sono 80 le partite in Europa League (46 vittorie, 13 pareggi, 21 sconfitte). In Coppa Uefa 36 partite (16 vittorie, 3 pareggi, 17 sconfitte). Due partite in Coppa delle coppe, due sconfitte. In Champions, 56 partite (24 vittorie, 15 pareggi, 17 sconfitte).

LA FINALE – Il massimo traguardo europeo del Salisburgo è stata la finale di Coppa Uefa 1994, sconfitto dall’Inter per 0-1 sul suo campo e a Milano. Era l’Inter allenata da Gianpiero Marini con Zenga; Orlando, Bergomi, Battistini, Paganin, Fontolan; Manicone, Jonk, Berti; Bergkamp, Sosa.

LA SEMIFINALE – Nell’Europa League dell’anno scorso, il Salisburgo si è spinto sino alle semifinali contro il Marsiglia. Battuto in Francia 0-2, vinse in casa 2-1 col gol dei francesi al 118’ dei supplementari che costò l’eliminazione. Il Salisburgo (4-4-2) giocò con Walke; Lainer, Ramalho, Caleta, Ulmer (96’ Pongracic); Haidara, Samassekou, Schlager (84’ Minamino), Berisha; Dabbur, Guldbrandsen (69’ Hwang).

LE ITALIANE – Prima di questo Napoli-Salisburgo, la squadra austriaca ha incontrato sei squadre italiane: in 14 confronti, 4 vittorie del Salisburgo, 2 pareggi, 8 sconfitte. Finale Coppa Uefa 1993-94: l’Inter batte gli austriaci 1-0 in casa e fuori. Gironi Champions 1994-95: il Milan vince 3-0 a Salisburgo e 1-0 a San Siro. Coppa Uefa 2003-04: Salisburgo-Udinese 2-1, 0-1 al ritorno; Salisburgo-Parma 0-4 in Italia, 0-5 in Austria. Europa League 2010-11 (gironi): il Salisburgo batte la Lazio 2-1 in casa e fuori. Europa League 2010-11 (gironi): il Salisburgo pareggia in casa (1-1) e fuori (0-0) contro la Juventus. Europa League 2017-18 (quarti di finale): il Salisburgo elimina la Lazio, 2-4 a Roma, 4-1 in casa.

PARI JUVE – Edizione 2010-11 dell’Europa League. Juventus e Salisburgo si incontrano nella fase a gironi, entrambi eliminati (passarono Manchester City e Lech Poznan). In Austria la Juve di Delneri fece 1-1 giocando con Manninger; Grygera (79’ Motta), Bonucci, Chiellini, De Ceglie; Martinez (64’ Melo), Sissoko, Marchisio, Pepe (46’ Krasic); Amauri, Del Piero. Al ritorno, 0-0 a Torino.

NAPOLI-SALISBURGO 3-0 (2-0)

NAPOLI (4-4-2): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski (66’ Diawara); Milik (81’ Ounas), Mertens (71’ Insigne).

SALISBURGO (4-3-1-2): Walke; Lainer, Ramalho, Onguene, Ulmer; Schlager, Samassekou, Junozovic (62’ Mwepu); Wolf; Daka (62’ Gulbrandsen), Dabbur (76’ Minamino).

ARBITRO: Kulbakov (Bielorussia).

RETI: 10’ Milik, 18’ Fabian Ruiz, 58’ autogol Onguéné.

EUROPA LEAGUE - Ottavi di finale, andata (ritorno 14 marzo)
Napoli-Salisburgo 3-0
Eintracht Francoforte-Inter 0-0
Chelsea-Dinamo Kiev 3-0
Dinamo Zagabria-Benfica 1-0
Valencia-Krasnodar 2-1
Siviglia-Slavia Praga 2-2
Rennes-Arsenal 3-1
Zenit San Pietroburgo-Villarreal 1-3
8/3/2019
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