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Calcio
Napoli, son tornati a fiorire i gol
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 03.02.2019)
Ma che bella partita, che fraseggio, che solfeggio, che aperture, che bei gol. Si dirada la nebbia di Milano nelle teste degli azzurri. Domata la Sampdoria (3-0), la squadra brillante che si arrende al San Paolo a un Napoli superiore. Segnava ininterrottamente da dodici partite (27 gol). Al San Paolo è rimasta a secco.

Milik ancora a segno (5 gol nelle ultime sei partite), risorge Insigne dopo tre mesi di assurda astinenza, va in gol Verdi con un tocco di classe dal dischetto.

È un Napoli ordinato, sicuro, non fremente, col gusto del gioco. La novità è Callejon più avanzato (suoi gli assist dei due gol nel primo tempo). Con Callejon più avanzato e Mario Rui che insiste a sinistra (quanti palloni ha giocato?), Insigne a destra e Zielinski a sinistra giocano da mezz’ali.

Il polacco, dentro il campo, se ne avvantaggia giocando una partita superba. Il match intenso di Zielinski, alla sua miglior esibizione, fa riposare Hamsik che può distribuire il gioco con calma (apertura spettacolare a inizio dell’azione del primo gol).

Ordinato e non furente Allan. E Koulibaly cancella Milano. Doma Defrel, blocca Gabbiadini e si lancia all’attacco, ala sinistra, centravanti, ala destra con conclusione velenosa che impegna Audero (86’).

Anche Mario Rui è andato magnificamente al tiro col portiere della Samp in tuffo e in corner (40’). Il Napoli ha attaccato e tirato anche con i difensori.

Quagliarella è sotto la marcatura a uomo di Maksimovic che lo pressa, lo anticipa, lo asfissia e gli toglie undici palloni. Tre volte è Hysaj a fermarlo. Quando Fabio riesce a prepararsi il tiro in area, Koulibaly gli spazza il pallone in corner (36’). E Meret gli esce coraggiosamente tra i piedi (75’).

La Samp del primo tempo è timida, oppure intimidita dal Napoli. Preoccupata di frenare il palleggio azzurro, si ritrae e abbandona in avanti Defrel e Quagliarella. Ramirez, tra le linee, non fa danno. Il Napoli è padrone del match e fissa già il successo. Nel primo tempo 62% di possesso-palla, 11 tiri, 7-0 nello specchio della porta. La Samp è soggiogata.

È un Napoli che gioca da leader calmo, a specchio del suo allenatore. Corre senza strafare, fa correre di più il pallone, veloce, preciso. Fraseggio nello stretto sulle linee laterali, cambi di marcia e sovrapposizioni, aperture improvvise a cambiare il fronte del gioco.

Buone percussioni centrali quando avanza Allan e si accentra Insigne. La squadra ha questo nuovo assetto: Callejon e Mario Rui sugli esterni, Insigne e Zielinski dentro il campo da mezz’ali, Milik punta centrale e, alle spalle, il buon lavoro di Hamsik, al rientro dopo cinque assenze, e il gioco attento di Allan. I difensori non corrono mai pericoli.

La Sampdoria si affaccia nella metà campo azzurra nella ripresa, è più vivace, vuole riaprire la partita dopo che Giampaolo sostituisce Ramirez con Saponara (54’). Il gioco doriano migliora. In campo anche Gabbiadini (59’ per Defrel).

Ma la difesa azzurra è attenta. Meret deve fare appena due parate. I primi tiri della Sampdoria arrivano dopo un’ora di gioco (61’ Saponara, 63’ Gabbiadini). A Quagliarella il Napoli impedisce di andare alla conclusione.

Scintille polacche tra Zielinsky e Bereszynski. Il Napoli vola continuamente all’attacco, in contropiede nella ripresa, e non concretizza più di una occasione. Potrebbe stravincere. Si mantiene sul sicuro perché la Samp non mette mai in allarme la porta azzurra se non con la rasoiata di Bereszynski (71’) di poco fuori.

Sul tiro di Zielinski, gomito largo di Andersen dentro l’area, come accerta il Var, e penalty realizzato da Verdi con un tocco delizioso (88’). Tre a zero, amen.

La Samp frena la corsa al quarto posto, il Napoli rinsalda la seconda posizione. Le cifre conclusive del mach sono tutte per gli azzurri. Possesso-palla 58-42. Tiri 18-8 (14-2 nello specchio).

Non c’è crisi. Il Napoli è vivo. Pubblico affettuoso con Quagliarella e Gabbiadini, gli ex, applauditi. Sul calcio di rigore, dagli spalti sale un’invocazione: “Kalidou! Kalidou”. Ma Ancelotti fa rispettare l’ordine dei rigoristi azzurri ed è Verdi che va al tiro.

Serata felice. Scongiurato un pericoloso appannamento. La formazione più logica, con Allan e Hamsik in mediana, ha rimesso le cose al posto. In campo, nel finale, Diawara per Hamsik (73’), Verdi per Insigne (83’), Ounas per Milik (90’). Sbloccatosi al gol, Insigne è corso ad abbracciare Ancelotti e Mertens. Lo spogliatoio non ha crepe.

SAN PAOLO – Dieci vittorie e due pareggi al San Paolo, campo imbattuto. Roma (1-1) e Chievo (0-0) le due squadre che hanno portato via punti dallo stadio napoletano.

QUAGLIARELLA – Trentasette partite col Napoli (2009-2010) e undici gol: le doppietta contro Livorno (3-1), Bari (3-2) e Atalanta (2-0) e i gol contro Bologna (2-1), Chievo (2-0), Atalanta fuori casa (2-0), Juventus (3-1) e Parma (2-3). Fabio Quagliarella, 36 anni, ha debuttato nel Torino (1999 in serie A, una sola partita).
Ha giocato nella Florentia Viola in C2, nel Chieti in C1, di nuovo al Torino in B, nell’Ascoli in serie A (2005-06), la prima volta alla Sampdoria (2006-07), due anni all’Udinese (87 partite, 33 gol), l’annata col Napoli, quattro stagioni con la Juventus (102 partite, 30 gol), due stagioni al Torino (109 partite, 32 gol), infine la Sampdoria da tre anni (155 partite, 64 gol).
Quagliarella gioca stabilmente in serie A dal campionato con l’Ascoli: 14 campionati, 143 gol fra campionato e coppe. Il suo record di segnature in serie A sono i 19 gol realizzati con la Sampdoria nel campionato scorso. Quest’anno ha già segnato 16 gol. Ieri sera all’asciutto, soverchiato da Maksimovic.

GOL DELL’EX – Nel 3-0 dell’andata a Marassi gran colpo di tacco di Quagliarella a chiudere il successo della Sampdoria. Sono sei i gol da ex dell’attaccante stabiese contro il Napoli. Un gol con la Juventus (3-0 a Torino nel 2011-12). Due reti col Torino perdendo sul campo granata (1-2 nel 2014-15 e 1-2 nel 2015-16 su rigore). Tre gol con la Sampdoria (2-4 a Genova, 2-3 su rigore a Napoli e il gol del 3-0 all’andata a Genova).

GABBIADINI – Rieccolo Manolo Gabbiadini, bergamasco di Calcinate. Venne al Napoli a 23 anni nel gennaio 2015 dalla Sampdoria per 12,5 milioni. Giocò in azzurro 79 partite (25 gol). Ceduto al Southampton per 17 milioni. Dal club inglese alla Sampdoria in questo mercato di gennaio (12 milioni al Southampton), già un gol nel 4-0 dei doriani all’Udinese sabato scorso entrando al 74’ per Defrel e andando a segno quattro minuti dopo concludendo la goleada blucerchiata. Ieri sera in campo nell’ultima mezz’ora.

IMBATTUTI – Negli anni della presidenza De Laurentiis, undici confronti al San Paolo con la Sampdoria: nove vittorie azzurre, due pareggi: 2-0 (Zalayeta, Hamsik), 2-0 (Mannini, Zalyeta), 1-0 (Denis), 4-0 (Cavani 3, Hamsik), 0-0, 2-0 (Mertens 2), 4-2 (Gabbiadini, Higuain 2, Insigne / autogol Albiol, Muriel), 2-2 (Higuain 2 / Eder 2), 2-1 (Gabbiadini, Tonelli / autogol Hysaj), 3-2 (Allan, Insigne, Hamsik / Ramirez, Quagliarella rigore), 3-0 ieri sera (Milik, Insigne, Verdi su rigore).

BILANCIO – In serie A solo nove le vittorie della Sampdoria sul campo del Napoli contro 24 successi azzurri e 19 pareggi. I successi doriani: 1-0 (Bolzoni 1957-58); 2-0 (Cucchiaroni, Da Silva 1962-63); 3-0 (Francesconi, Frustalupi, Vieri 1968-69); 2-0 (Salvi, Fotia 1969-70); 1-0 (Scanziani 1982-83); 2-1 (Pellegrini, Vialli / Carnevale 1987-88); 4-1 (Vialli 2, Mancini 2 / Incocciati 1990-91 l’anno dello scudetto della Sampdoria); 2-1 (Platt, Gullit / Bresciani 1993-94); 2-0 (autogol Crasson, Laigle 1997-98).

SAMPDORIA – La Sampdoria è nata nell’agosto 1946 dalla fusione tra la Sampierdarenese e l’Andra Doria. Ha disputato 62 campionati in serie A e 11 in serie B. Ha vinto lo scudetto nel 1990-91 nell’ultimo anno di Maradona al Napoli. Vinse il campionato con cinque punti di vantaggio su Milan e Inter. Quell’anno il Napoli si piazzò ottavo.

NAPOLI-SAMPDORIA 3-0 (2-0)

NAPOLI (4-4-2): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Hamsik (73’ Diawara), Zielinski; Milik (90’ Ounas), Insigne (83’ Verdi).

SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Colley, Andersen, Murru; Linetti, Ekdal (73’ Vieira), Jankto; Ramirez (54’ Saponara); Defrel (59’ Gabbiadini), Quagliarella.

ARBITRO: Pairetto (Torino).

RETI: 25’ Milik, 26’ Insigne, 88’ Verdi rigore.



3/2/2019
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