Calcio
Svolta molto impegnativa per gli azzurri
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 02.02.2019)
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Questa partita con la Sampdoria dovrà chiarire molte cose, il disagio di alcuni azzurri (Allan suggestionato dalle sirene parigine, Insigne sottratto alla mattonella dove fa la sua giocata migliore, Mertens per la nuova staffetta panchina-campo, Callejon retrocesso in mediana), ma soprattutto dovrà chiarire se il Napoli è stanco fisicamente o è in una crisi tecnica e mentale.
Ancelotti è una garanzia. Ha esperienza e un curriculum di successi, oltre che essere un “
leader calmo” e trovarsi magnificamente a Napoli (“
da dio”) per un progetto condiviso col presidente. Saprà rimettere in piedi il Napoli deludente della doppia trasferta milanese.
L’esigenza maggiore, vista dal di fuori, sembra essere quella di schierare una formazione non più ballerina, ma una squadra-tipo per darle certezze, movimenti collaudati, giocatori nei loro ruoli, la compattezza necessaria e un minimo di personalità.
La formula 4-4-fantasia (
liberando l’estro di pochi) ha funzionato come novità disorientando gli avversari abituati a contrastare un Napoli più prevedibile anche se efficace. La formula sembra essersi esaurita.
Il Napoli segna poco (quattro gol nelle ultime cinque partite) per il decadimento di forma di alcuni interpreti, ma anche perché la manovra offensiva sembra non avere schemi collaudati e funzionali. Sia la nuova strategia tattica, sia l’impiego di Milik (meritatissimo) hanno cancellato l’effervescenza dell’attacco dei “
tre piccoletti”. Certo, non sembra possibile il ritorno al 4-3-3.
Il recupero di Hamsik, assente da cinque partite e attrazione cinese a parte, dovrebbe restituire al centrocampo la migliore combinazione (con Allan) per la costruzione del gioco che la coppia futuribile Fabian Ruiz-Zielinski, schierata al centro della linea mediana in condizioni di emergenza a Milano (campionato), non assicura per le caratteristiche (offensive) dei due giocatori.
Né i due funzionano da esterni di centrocampo. Contro la Lazio, ultima buona partita del Napoli, c’era Fabian Ruiz ma con Diawara al centro della linea mediana.
È come se il Napoli avesse perso i suoi equilibri anche per l’impiego di giocatori fuori ruolo. I due gol presi da Piatek a San Siro non sono stati solo conseguenza di errori individuali (Maksimovic e Koulibaly), ma anche di una squadra squilibrata.
È ipotizzabile che Ancelotti stia provando delle soluzioni per il futuro, consentite dal secondo posto blindato, e scarterà ovviamente gli espedienti che non funzionano. Ma proprio per il futuro l’annunciata partenza di Allan e Hamsik porrà ad Ancelotti un grosso problema per il centrocampo.
Restiamo al presente e al match con la Sampdoria, squadra che attraversa un momento brillante, esaltato dai gol spettacolari di Quagliarella. All’andata è stato un secco 3-0 dei doriani con tacco finale dell’attaccante stabiese senza esultare (il Napoli è sempre nel suo cuore).
Lasciamo stare la suggestione del gioco “sarriano” di Giampaolo (giocare divertendosi). All’andata il Napoli di Ancelotti era alla terza partita, troppo presto per avere “risposte” dal nuovo corso azzurro. Ora di partite ne sono passate ventinove, tra campionato e coppe, e, pur con i problemi menzionati, la nuova conduzione tecnica può e deve offrire riscontri soddisfacenti.
La Samp gioca con un 4-3-1-2 che può creare imbarazzi al Napoli, molto evidenti a Marassi. La squadra di Giampaolo va a segno da dodici partite consecutive (27 gol con otto giocatori: 14 Quagliarella; 4 Ramirez; 3 Caprari; 2 Saponara; 1 Defrel, Pratet, Linetty, Gabbiadini), frutto di un gioco intenso.
Nei confronti con le prime cinque della classifica, la Samp ha battuto solo il Napoli e ha perduto con Juve (1-2), Milan (2-3) e Roma (1-4) in trasferta, con l’Inter a Marassi (0-1). Avrebbe questo tabù con le “grandi”.
Al San Paolo non ci saranno Fabian Ruiz (squalificato) e Caprari (infortunato).
La Samp si è rinforzata con Gabbiadini e Sau. Il Napoli, assente sul mercato di gennaio, cerca una vittoria che rassereni squadra e ambiente ricreando entusiasmo e fiducia. Una formazione più equilibrata, in campo i giocatori più in forma a costo di qualche esclusione eccellente, dovrebbe reggere il confronto con un avversario più in salute e in piena corsa per l’Europa. La Samp è in zona Europa League ed è a due punti dal Milan quarto, ultima frontiera Champions.
Il Napoli è atteso da una prova molto impegnativa, ma al di là del risultato conterà la prestazione per non immalinconirsi in una stagione con tre obiettivi mancati (pesa molto l’eliminazione in Coppa Italia).