Calcio
Milik una partita da 10 e lode
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 30.12.2018)
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Placida vittoria del Napoli contro il Bologna terzultimo (3-2) anche se il successo è giunto nel finale. Manca sempre alla squadra azzurra quella “
rabbia agonistica” con cui tranciare gli avversari di medio calibro (Juve maestra anche in questo). Troppo palleggio e anche troppi errori.
Il Bologna ha tenuto il pareggio sino a sei minuti dalla fine (recupero compreso), arginando la manovra del Napoli e cedendo a un tiro improvviso di Mertens. Per due volte era stato capace di acciuffare gli azzurri sul pari.
Il Napoli ha preso due gol di testa e l’assenza di Koulibaly s’è fatta sentire, ma anche quella di Hamsik in un centrocampo (Allan e Zielinski) che costruisce a fatica.
Zielinski è l’eterno campione incompiuto, ancora una prestazione opaca, una sola giocata di meraviglia, la “
ruleta” del 66’. Ma non ha mai inciso sul match.
Ancelotti per le squalifiche (Koulibaly e Insigne) e le indisponibilità (Hamsik) ha dovuto schierare giocatori che non hanno ancora il ritmo di gara per la lunga assenza dai campi di gioco causa infortuni.
Ghoulam non è ancora nella forma migliore (è uscito al 68’ per Mario Rui). Le cose migliori sono state le battute dei corner. Verdi, che tornava a giocare dopo nove gare, ha messo qualche buon pallone in area, ma è stato sostanzialmente fumoso.
Se l’è cavata egregiamente Malcuit (dai suoi cross sono nati i primi due gol), un esterno di difesa che sa crossare, e per questo si fa preferire a Hysaj. In difesa ha qualche difficoltà, ma non molla mai e, ieri sera, aveva un olandese di gran fisico da arginare.
Maksimovic è stato il difensore più impegnato, spesso in uscita su Palacio che portava avanti la squadra felsinea.
Il Bologna ha giocato la migliore partita di questa stagione con una buona organizzazione difensiva (5-3-1-1), Poli a lanciar palla in avanti, Palacio (36 anni) a far salire la squadra, il possente olandese Dijks (1,93) a percuotere la fascia sinistra.
Il Napoli ha giocato sotto ritmo e, dopo avere subito il pareggio per la seconda volta, c’è voluta una invenzione di Dries Mertens (gran destro improvviso dal limite) per acciuffare la vittoria.
Il belga, che non segnava dalla doppietta alla Stella Rossa, era assente nel tabellino dei marcatori da sei partite di campionato. Troppa panchina e s’è anche dissolto il terzetto dei piccoli. Ne patisce anche Callejon, arretrato sulla linea mediana, e ancora a secco di gol.
Contro il Bologna, con le sgroppate di Malcuit sulla destra, lo spagnolo è venuto dentro al campo, ma non è riuscito a fare molto: un pallone regalato al portiere, un tiro altissimo. È uscito nel finale, quando si era sul 2-2, a vantaggio di Ounas al quale Ancelotti chiedeva una maggiore verve offensiva (che non c’è stata) per rompere il muro del pareggio.
Milik ha messo a segno una doppietta ed è il capocannoniere azzurro (10 reti). È stata la sua terza doppietta stagionale dopo quelle rifilate al Parma e al Frosinone. Il primo gol l’ha messo dentro da terra, fra due avversari, sfiorando il pallone di esterno sinistro. La seconda rete l’ha realizzata con una fiondata di testa. Sono sei i gol del corazziere polacco nelle ultime cinque partite giocate.
La classifica rimane invariata, nove punti dalla Juve, cinque sull’Inter. Il Napoli presidia bene il secondo posto. Non è più la squadra arrembante degli anni scorsi, non martella gli avversari, ragiona di più. Non dà più l’impressione di essere irresistibile.
È una formazione meno frenetica, meno monotona nello sviluppo della manovra, meno schemi fissi. Ancelotti le ha dato più “
libertà” sul fronte offensivo puntando sulle qualità tecniche degli attaccanti più che su una vera e propria manovra organizzata.
È un buon Napoli con orizzonti limitati, forzatamente limitati in campionato per lo strapotere della Juventus. Forse cercherà gloria in Europa League.
C’è poco da aggiungere sulla partita. Nel finale si sono visti Fabian Ruiz per Verdi, Mario Rui per Ghoulam e Ounas per Callejon. Ounas ha giocato una diecina di minuti senza sfondare. Ha dovuto pensarci Mertens a risolvere il match che il Bologna stava portando a casa con un pareggio non proprio immeritato.
Non si farà mercato a gennaio. C’è una buona “
rosa” a disposizione per i quasi-obiettivi della stagione, Ancelotti ne è soddisfatto. Ma occorre già preoccuparsi per l’anno prossimo, avendo in mente che tipo di squadra si vuole realizzare con Ancelotti.
CAMPIONI D’INVERNO – Nel campionato scorso il Napoli fu campione d’inverno con 48 punti precedendo la Juventus (47), l’Inter (41), la Roma (39). Alla fine del girone d’andata 15 vittorie, 3 pareggi, una sconfitta (0-1 con la Juve al San Paolo, gol di Higuain).
Quest’anno, alla fine del girone d’andata, 44 punti (quattro in meno), già tre sconfitte come nell’intero campionato scorso, secondo posto, 37 gol segnati (42 nel campionato scorso). Il cannoniere è Milik con 10 reti quante ne aveva segnato Mertens nel girone d’andata scorso.
TIRO A SEGNO – In questi dodici anni, dal ritorno in serie A, le partite del Napoli col Bologna si sono risolte spesso col tiro a segno. Gol a volontà. Lo sfolgorante 6-0 casalingo del 19 aprile 2016 (Gabbiadini un gol e un rigore, tripletta di Mertens, rete di David Lopez).
Il 7-1 di Bologna, 4 febbraio 2017, con triplette di Hamsik e Mertens e gol di Insigne. Sono stati 46 i gol segnati dal Napoli al Bologna in diciotto confronti.
Hamsik e Mertens in testa con 9 reti; 3 Callejon; 2 Milik; 1 Zielinski, Rog, Insigne più le reti dei giocatori che non sono più nella “rosa” (quattro gol Cavani; tre Higuain; tre Maggio; due Gabbiadini; una Gamberini, David Lopez, Dzemaili, Mascara, Quagliarella, Rinaudo, Denis e un autogol). Ieri cinque gol. Fra Napoli e Bologna è sempre festa.
TREND CASALINGO – Dal ritorno in serie A, dieci confronti al San Paolo col Bologna: 7 vittorie, 2 pareggi, una sconfitta. Il Bologna ha vinto a Napoli 3-2 nel 2012, gol azzurri di Gamberini e Cavani, gol bolognesi di Gabbiadini, Kobe e Portanova all’89’. In totale, 70 confronti in serie A a Napoli: 28 vittorie azzurre, 23 pareggi, 9 successi bolognesi.
VINICIO – Si sapeva della “guerra” di Amadei, allenatore, contro Vinicio e Pesaola. Il tecnico, in confidenza con Lauro, insisteva col Comandante per la cessione di Vinicio. Fu messa in giro la voce che Vinicio fosse affetto da un numero insufficiente di globuli rossi.
Amadei la spuntò liquidando Vinicio e Pesaola alla fine del campionato 1959-60. “Vendetevi l’anima, ma non Vinicio”. Lo striscione apparve allo stadio del Vomero prima che il Napoli si trasferisse al San Paolo. Vinicio fu ceduto al Bologna in una scandalosa trattativa in cui il Napoli ebbe dal club felsineo Pivatelli e Mihalic versando 122 milioni a conguaglio.
I due giocatori del Bologna, insieme a Gratton prelevato dalla Fiorentina, dovevano portare il Napoli a vincere il campionato sotto la guida di Amadei. Fu un flop clamoroso. Quel Napoli “da scudetto” precipitò in serie B!
SAVOLDI – Giuseppe Savoldi, bergamasco di Gorlago, giunse al Napoli nel 1975. Ferlaino precisò che, in contanti, costò 1400 milioni più la cessione di Clerici e metà Rampanti al Bologna. Il debutto al “San Paolo”, contro il Como, fu rocambolesco. Partita sullo 0-0 e rigore per il Napoli. Tira Savoldi e il portiere para. L’arbitro fa ripetere. Secondo tiro sul palo. A fine partita un altro rigore per il Napoli e, finalmente, Savoldi segna (1-0).
Nel primo campionato con Savoldi, il Napoli (allenato da Vinicio) vendette 70.402 abbonamenti, record mai superato, neanche ai tempi di Maradona.
Savoldi giocò 128 partite di campionato segnando 55 gol. Col Napoli vinse la Coppa Italia 1976 mettendo a segno quattro reti e due rigori e siglando con una doppietta la finale cmol Verona a Roma (4-0).
Tornò al Bologna per il campionato 1979-80 in cabio di Bellugi e 800 milioni.
NAPOLI-BOLOGNA 3-2 (1-1)
NAPOLI (4-4-2): Meret; Malcuit, Albiol, Maksimovic, Ghoulam (68’ Mario Rui); Callejon (83’ Ounas), Allan, Zielinski, Verdi (58’ Fabian Ruiz); Milik, Mertens.
BOLOGNA (3-5-2): Skorupski; De Maio, Danilo, Helander; Mattiello, Pulgar, Poli (79’ Orsolini), Svanberg (71’ Nagy), Dijks; Palacio, Santander (42’ Falcinelli).
ARBITRO: Calvarese (Teramo).
RETI: 16’ Milik, 37’ Santander, 52’ Milik, 81’ Danilo, 88’ Mertens.
SERIE A – 19ª GIORNATA
Juventus-Sampdoria 2-1, Chievo-Frosinone 1-0, Empoli-Inter 0-1, Genoa-Fiorentina 0-0, Lazio-Torino 1-1, Parma-Roma 0-2, Sassuolo-Atalanta 2-6, Udinese-Cagliari 2-0, Napoli-Bologna 3-2, Milan-Spal 2-1.
CLASSIFICA
Juventus 53; Napoli 44; Inter 39; Lazio 32; Milan 31; Roma 30; Sampdoria 29; Atalanta 28; Torino 27; Fiorentina 26; Sassuolo e Parma 25; Cagliari e Genoa 20; Udinese 18; Spal 17; Empoli 16; Bologna 13; Frosinone 10; Chievo 8.
PROSSIMO TURNO
Sabato 19 gennaio: Roma-Torino, Udinese-Parma, Inter-Sassuolo.
Domenica 20: Frosinone-Atalanta, Spal-Bologna, Fiorentina-Sampdoria, Cagliari-Empoli, Napoli-Lazio.
Lunedì 21: Juventus-Chievo, Genoa-Milan.