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Cultura
Nastro-Mallardo, due pianoforti per Capodanno
di Adriano Cisternino
Concerto per due pianoforti. Non è frequente ma neppure tanto raro. È l'evento preparato dal Music Art per il primo appuntamento del 2019: mercoledì 2 gennaio, Francesco Nastro e Nello Mallardo in “Standard and other songs”.

Per chiarire subito il senso di questo titolo aggiungiamo che ad alcuni celebri standard americani saranno alternate canzoni napoletane classiche rivisitate naturalmente in chiave jazzistica. Una scaletta elaborata per l'occasione e di sicuro effetto suggestivo.

In programma, insomma, classici del jazz come l'intramontabile “Summertime” dal Porgy and Bess di Gershwin (mai abbastanza ripassato), oppure “On a slow boat to China” di Frank Loesser, altro pezzo rivisitato spesso e volentieri, in forma vocale e strumentale.

Ma insieme a questi classici americani, i due pianisti proporranno dei classici napoletani come “Io te vurria vasà” o "Accarezzame”.

La canzone napoletana è molto amata dai jazzisti, da tempo ormai. E se sono tanti i musicisti del genere afro-americano che la fanno propria - con piena soddisfazione anche di chi ascolta - un motivo ci sarà. Un esempio? Peppino di Capri. Oppure: prendiamo "'Na voce, 'na chitarra e 'o poco 'e luna" di Ugo Calise, se la suoniamo senza voce, solo strumentale, ci sembrerà un classico standard americano. Provare per credere.

Nastro-Mallardo, duo pianistico tutt'altro che inedito. Entrambi di estrazione classica, sono stati poi sedotti e mai abbandonati dal jazz.

Lo steso Mallardo, da anni è pianista del corpo di ballo del San Carlo dove è costretto per necessità contingenti ad improvvisare spesso e volentieri. E l'improvvisazione o (istant composition, come amano dire in molti) è fondamentale nel jazz.

Peraltro Nastro e Mallardo sono stati protagonisti di un progetto per due pianoforti su musiche di Bach, Brahms e Liszt in chiave jazz andato in scena qualche anno fa nella Basilica di San Paolo. Progetto di cui è in uscita un Dvd.

La coppia, insomma, è bene affiatata da anni di collaborazioni. E due pianoforti al posto di uno sul palco del Music Art produrranno sicuramente effetti speciali.

28/12/2018
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