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Approfondimenti
I miei primi 70 anni
di Achille della Ragione
La memorabile avventura che ci accingiamo a raccontarvi comincia alle 4,30 del mattino di un giorno relativamente lontano: il 1 giugno 1947, quando Anna Capuano (fig.1), la diletta sposa di Mario della Ragione (fig.2), dopo un breve travaglio, dà alla luce un vispo maschietto di 4 chili ed 800 grammi, che sgambetta vigoroso (fig.3) e pare felice di aver aumentato di un’unità il numero degli abitanti della Terra.

La scena si svolge al secondo piano di via Salvator Rosa 29, interno 6 (ogni riferimento al significato dei due numeri nella Smorfia è puramente causale).

L’evento è immortalato in un documento (fig.4) conservato gelosamente nell’archivio della parrocchia di San Giuseppe dei Vecchi, già da noi pubblicato e che ora riproponiamo ai nostri lettori.

Nel corso dell’ultima visita guidata nel ventre di Napoli vi è stata la possibilità di visionare antiche chiese aperte per l’occasione, ricche di dipinti inediti che mi propongo quanto prima d’illustrare in un articolo, curiosità come il famigerato bastone di San Giuseppe, da cui la nota frase in vernacolo: “Non sfrocoliate 'a mazzarella ‘e San Giuseppe”; e una elegante cassa da morto da utilizzare in condominio dai soci di una illustre arciconfraternita nel giorno fatidico del trapasso.

Ed inoltre nella chiesa di San Giuseppe dei Vecchi si è potuto consultare l’archivio parrocchiale: una miniera inesauribile di notizie tra processetti matrimoniali, certificati di battesimi e di morte.

Tra questi spiccava per la gioia degli storici del futuro, ai quali lo proponiamo, il certificato di battesimo di un illustre personaggio napoletano, che indichiamo con tutti i suoi nomi: Achille, Giovanni, Antonio, Gertrude.

Ma come Gertrude? Un nome femminile per il celebre Pelide? Spiegazione semplicissima: Gertrude è la protettrice dei neonati e da secoli tutti i rampolli del nobile casato della Ragione, maschi o femmine che siano, lo tengono come nome secondario.

Al fianco del documento battesimale, 1 giugno 1947, è riportata la data del matrimonio, avvenuto nella famosa chiesa di Santa Chiara il 15 settembre 1973, quando il focoso Pelide impalmò una giovane fanciulla che rispondeva e risponde ancora dopo 43 anni al nome di Elvira Brunetti.

E sulla destra vi è ancora uno spazio vuoto che attende e attenderà a lungo, forse invano, a causa dell'’immortalità del personaggio, la data e la località del decesso.

Achille sembra ignaro del suo favoloso destino che lo attende, mentre la neo mamma è parzialmente delusa, perché si aspettava una femminuccia, che facesse coppia con Carlo (fig.5), nato sei anni prima; per cui farà crescere al pargoletto una chioma fluente (fig.6) ed attenderà il 4° compleanno prima di accompagnarlo dal barbiere.

Dopo soli 20 giorni lo portò al mare sulla spiaggia di Lido Raia, il più accorsato stabilimento balneare dell’epoca, divenuto poi lido Augusto ed oggi più semplicemente lido mappatella. Tutte le signore accorrevano ad ammirare il procace neonato e pensavano avesse un anno, sia per le cospicue dimensioni e la incontenibile vivacità, forse anche per la solennità del membro virile, destinato ad una frenetica attività.

Achille pronuncerà le prime essenziali parole: mamma, papà, pipì, cacca a pochi mesi, camminerà a 14 mesi, (in passato si credeva che un’eccessiva precocità provocasse le gambe storte), imparò numeri ed alfabeto a tre anni, ma soprattutto apprendeva con gusto le cattive parole, avendo come palestra un cortile abitato da vaiasse su cui si affacciavano alcune finestre del suo appartamento.

Ogni volta che dal parlare forbito delle popolane imparava una nuova volgarità correva dalla mamma, affermando contento: ”Ne ho imparata un’altra”.

A cinque anni era bellissimo (fig.7 – 8), i genitori tentarono di iscriverlo in prima elementare ad una scuola pubblica situata sui gradini Mancinelli, ma dopo pochi giorni dovettero desistere ed iscriverlo all'asilo, scegliendo un istituto prestigioso: il Froebeliano, sito in piazza Cavour, dove frequentò anche le elementari, per iscriversi poi alle medie alla Santa Maria di Costantinopoli.

A quattro anni nuotava come un pesce, a cinque anni fittava per cinque lire cadauno i Topolino ad Elio Fusco, un amico del fratello, a sette anni fece la Prima Comunione (fig.9) e simultaneamente la Cresima (fig.10), a otto anni montava un ciuccio (fig.11), a nove anni guidava la vespa (fig.12), a dieci con sicurezza (di nascosto naturalmente) la Seicento (fig.13), a dieci anni si esercitava con dei bilancieri rudimentali ed in breve ottenne un fisico scultoreo (fig. 14 – 15), che gli permetteva di dirimere eventuali discussioni con i compagni di scuola.

La sua prima attività commerciale, dopo il noleggio dei fumetti, fu una sorta di calcio scommesse, praticata già a partire dalla prima media.

In seguito si specializzò nella falsificazione dei biglietti per i più ambiti MAK P 100 (fig.16), che si svolgevano in città, come quello organizzato dagli Allievi della Nunziatella, la celebre Scuola Militare con sede a Pizzofalcone, che riusciva a disporre dei vasti saloni di Palazzo Reale, ove si teneva un trattenimento danzante da mille e una notte, con il corredo di un buffet pantagruelico.

Il biglietto costava un occhio della fronte e per poter invitare una ragazza a parteciparvi, bisognava essere un figlio di papà, oppure come nel mio caso, che purtroppo mio padre lo avevo perso da anni, un figlio di “sfaccimma”.

Infatti ebbi modo di vedere il biglietto d’ingresso, semplice e senza alcun numero di serie. Fu un gioco da ragazzi recarsi in una tipografia compiacente, stamparne una decina, con i quali invitai 2 sorelle over the top come bontà (nel senso di bone naturalmente) ed il resto lo vendetti sottocosto ad amici fidati, ansiosi anche loro di fare un figurone a prezzo di favore.

Negli anni successivi ne spacciai a decine, fino a quando gli organizzatori capirono qualcosa e cominciarono a segnare sui biglietti i nomi degli acquirenti.

Per il momento ci fermiamo nel racconto, prima di approfondire gli anni del liceo scientifico che il Nostro eroe scelse come prosieguo degli studi.

9/4/2017
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