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Cultura
Hartley, standard e “A vucchella”
omaggio alla nonna napoletana
di Adriano Cisternino
Una nonna materna italiana, anzi napoletana. Non è casuale, dunque, se Craig Hartley, giovane e brillante pianista, compositore e arrangiatore newyorkese, è di nuovo in Italia a distanza di un anno, per presentare il suo “Books On Tape Vol. II”.

Sarà venerdì 31 marzo al Music Art (ore 21,30) in compagnia di Giuseppe Venezia al contrabbasso ed Elio Coppola alla batteria, due musicisti con i quali Hartley ha formato da tempo un sodalizio artistico solido ed efficace.

Il trio ha già suonato spesso a New York dove, a consolidare il rapporto ha contribuito anche Mary Gentile, la nonna napoletana di Craig: “Quando Elio e Giuseppe sono venuti negli Stati Uniti, hanno cenato a casa mia, con la mia famiglia, ed è stato incredibile vedere il legame istantaneo e naturale che si è creato tra loro e mia nonna”.
Nel'album “Book On Tape Vol. II”, uscito lo scorso anno, Hartley propone una serie di standard arrangiati in maniera molto personale.

Lo accompagnano Carlo De Rosa al contrabbasso e Jeremy “Bean” Clemons alla batteria, che nel tour italiano saranno rilevati da Giuseppe Venezia ed Elio Coppola, sezione ritmica collaudata e di vasta esperienza internazionale.

E comunque il trio ha già tenuto questo concerto in America, all'Istituto Italiano di cultura “Dante Alighieri Society” di Boston, al 9th Note Jazz Club di Hartoford e alla prestigiosa università di Yale.

“Caravan”, “Mood Indigo”“Imagine” sono alcuni dei pezzi contenuti nell'album che presenta anche una particolare fusione tra Bach e Davis nominata “Sinclair”.

Per l'occasione il trio offrirà al pubblico del Music Art anche particolari arrangiamenti di alcune canzoni antiche napoletane come “A vucchella”, celeberrimo motivo di D'Annunzio e Tosti sul quale si sono prodotte grandissime voci, da Caruso a Pavarotti.

Hartley ne ha elaborato una versione tutta sua in omaggio a nonna Mary.
29/3/2017
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