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Cornetti dorati per annegare la verità
di Barbara Casalegno
Nel disordine di Napoli ci sguazza anche il primo quotidiano della città con questo titolo: “Ebola, l’OMS ordina il vaccino made in Napoli”.

Ebbene, dopo aver accettato un’abbondante colazione (cornetto… dorato e caffè… quello bono) lo scrivente dell’articolo (nella lingua italiana il maschile prende il sopravvento sul femminile) nel sottotitolo della questia Ebola viene chiarito che il farmaco (il vaccino) è stato “individuato” e quindi non “ricercato” al Ceinge che potrebbe fornire a coloro che ne chiedono un milione di dosi entro, non subito, ma nel 2015.

A questo punto occorre fare un’apertura sul Ceinge, ben noto soprattutto per le presenze alla prima colazione sui tavolini... cornetto dorato e caffè bono.

Ma, improvvisamente, viene fuori che le prime diecimila fiale sono disponibili a dicembre: produzione all’ Okarios.

E mò chi è Okarios?
Così riporta il primo giornale di Napoli: “una piccola azienda nata poco meno di dieci anni fa all’interno del Ceinge”. Franco Salvatore, fondatore e presidente del Ceinge, rivendica con orgoglio il risultato di Okarios e commenta il grande successo “made in Naples”.
Ma, allora che cosa ci "azzecca" il Ceinge?

Quale è la produzione di ricerca in questo Istituto? Quante persone ci lavorano? E chi partecipa ai congressi ? Da dove arriva il denaro, e sono soldi di privati o della Regione, quindi dello Stato?

Peccato, in questa occasione avanza solo un cornetto d’oro… è poco, molto poco per saperne di più.

Comunque il primo quotidiano di Napoli da qualche tempo si occupa di medicina pubblicitaria.

Meno male che sulla piazza vi sono le “idee del sabato”, cerimonia organizzata dal fratello di Franco Salvatore, il quale non vive al Ceinge, ha altro da fare.

E, poi perché i cornetti d’oro vengono consumati su altri tavolini!!!!
5/10/2014
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