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Non spostate santo Mamozio
di Antonio Cangiano
NAPOLI – Polemiche ma non solo circa il previsto trasferimento della cosiddetta statua di “santo Mamozio” per la riqualificazione del centro storico di Pozzuoli.
La “traslazione” del monumento, legato alla figura di Martino de Leon y Cardenas, celebre vescovo di Pozzuoli, secondo un’insolita leggenda popolare scatenerebbe, iettature, terremoti e bradisismo.

MONUMENTO IRRITABILE - “Non fate arrabbiare santo Mamozio” è l’appello lanciato dal maestro, cultore di storia locale, Antonio Isabettini, circa il previsto trasferimento della statua dedicata al vescovo Leòn attualmente ubicata in piazza della Repubblica, nel centro di Pozzuoli.
Il piano di riqualificazione del centro storico puteolano, da realizzare con i fondi dei progetti PIU Europa, prevede lo spostamento del monumento cittadino in uno slargo diverso, dove secondo il parere del nostro interlocutore resterebbe confinato e poco visibile; poi c’è la leggenda popolare da tenere in conto.

NON È VERO, MA… - Secondo quanto afferma una leggenda popolare, infatti, la “traslazione” della statua dedicata all’insigne prelato spagnolo, Martino de Leon y Cardenas, nel 1631 nominato vescovo di Pozzuoli, scatenerebbe una serie di catastrofi naturali e non: “ogni volta che la statua è stata spostata dal luogo originario, abbiamo avuto le più grandi iatture che potevamo avere” spiega Isabettini.

TERREMOTI E EVACUAZIONI - “Nel 1964 la statua fu portata nei giardinetti del Carmine, dopo alcuni mesi ci fu il drammatico incendio del Duomo al Rione Terra, restaurato nel XVII secolo dallo stesso Vescovo: i puteolani allora dissero che santo “Mamozio” si era arrabbiato!
Poi, nel 1970 ci fu l’evacuazione totale del Rione Terra. Di seguito, nel 1980 il terremoto dell’irpinia, ebbe drammatiche ripercussioni anche per la città di Pozzuoli.
Ancora, dal 1983 al 1986, la città fu sconvolta dal fenomeno del bradisismo; l’intero centro storico fu sgomberato.
Nel 1987, l’allora amministrazione comunale, decise di riportare la statua nel suo luogo originario, nei giardinetti di piazza della Repubblica: da allora non è accaduto più nulla”.

Guarda il video su youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=Rw8f90QHQEI
13/12/2013
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