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Graffio al graffito
di Antonio Cangiano
NAPOLI - È accaduto in questi giorni: qualcuno ha sfregiato col pennarello bianco parte dell'opera di Banksy in piazza Gerolomini, in pieno centro storico. Il gesto vandalico che colpisce una delle opere più famose del celebre street artist anglosassone di fama internazionale, per fortuna si è limitato ad imbrattare lo sfondo nero lasciando l'immagine della Madonna sormontata da una pistola, miracolosamente - è il caso di dirlo – intatta.

“GRAFFIO AL GRAFFITO” – Per ora è solo una piccola ma significativa scritta col pennarello bianco. Una firma stilizzata lasciata da qualcuno ignaro del dipinto che stava imbrattando, una scritta come se ne vedono tante lasciate a perpetua memoria sui muri del centro storico.
“Scritte che lasciano il tempo che trovano ma soprattutto non colpiscono un’opera d’arte” è il commento di Alex, writer napoletano di ultima generazione, circa il gesto vandalico commesso in questi giorni.
Se non si corre ai ripari, avverte il nostro interlocutore, il murales di Bansky di piazza Gerolomini - una madonna sormontata da una pistola - potrebbe perdere quella "sacralità" che fino ad oggi gli è stata tributata, divenendo nei fatti bersaglio dei vandali delle scritte selvagge.

IL PRECEDENTE MURALES RICOPERTO - Realizzato in via Benedetto Croce un murales di Bansky fu ricoperto da una comune scritta a caratteri cubitali.
Era il 2010 e la notizia fece il giro negli ambienti dei writers metropolitani di mezzo mondo, ma non solo.
L’opera rilettura della Santa Teresa di Bernini valeva diverse migliaia di euro (gli art works di Banksy arrivano a costare fino a 100 mila euro).
La rete si movimentò e ci fu una richiesta di raccolta firme dal sito www.yeahlab.it/petizione affinchè l’ultima opera di Banksy presente a Napoli in Piazza Gerolomini fosse preservata da altri atti vandalici e custodita gelosamente come patrimonio artistico della città.
Una richiesta a quanto pare rimasta inascoltata, e in questi giorni il primo sfregio.

12/8/2012
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