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Cronaca
26 Ottobre 1860, il falso storico di Teano
di Angelo Forgione
150 anni fa, l'incontro di Teano, o Vairano, chissà. Ovunque esso sia avvenuto, resta comunque un grande bluff. La storia risorgimentale tramanda che sia avvenuto perchè Garibaldi consegnasse il Sud al Re di Sardegna Vittorio Emanuele II ma in realtà quell'appuntamento fu voluto dal Savoia per porre fine alla spedizione dei mille, "licenziare" lo strumentalizzato Garibaldi ed evitare che arrivasse a Roma, cosa che avrebbe provocato l’intervento di Napoleone III mettendo in discussione le conquiste del sud. Vittorio Emanuele II “ereditò” a Teano il Regno delle Due Sicilie e la sua Capitale, prendendosi così il proscenio tagliando fuori le "camicie rosse" e buttando nella mischia l'esercito regolare sardo-piemontese, i Carabinieri e Bersaglieri così come li conosciamo oggi.

Non si conosce il luogo esatto, non si conoscono i veri spettatori, non si conoscono le modalità di quel momento. È certo però che Vittorio Emanuele II mise piede per la prima volta al sud dopo averlo denigrato senza conoscerlo e averlo mai visto.
Teano è a tutti gli effetti una bugia storica, un falsa intesa tra un re usurpatore e un discutibile eroe usato per scopi politico-economici.

Oggi, come ieri, c’è ancora chi si stringe intorno ad una tale immorale costruzione storica per celebrare qualcosa che di fatto non c’è mai stata: l’Unità nazionale. Se di unità italiana si vuol parlare, occorre fare riferimento al 2 giugno del 1946 quando l’Italia, uscita da una disastrosa guerra mossa ancora una volta per gli interessi della parte dominante della nazione italica, trovò la sua definitiva unità territoriale e politica, giammai quella culturale ed economica.

Il continuo riferimento al passato risorgimentale delle retoriche celebrazioni di “Italia 150” non fa altro che celare politicamente una sanguinosa e devastante conquista militare messa in atto dai Savoia per conto della massoneria internazionale nel 1860, rinvigorendo inevitabilmente il ricordo di una tragica storia fatta di morti, saccheggi ed atrocità di ogni genere perpetrate ai danni delle popolazioni meridionali.

26/10/2010
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