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Cronaca
Salviamo il Centro Storico UNESCO
Napoli esclusa senza il Piano di Gestione
di Angelo Forgione
Napoli corre un altro grosso rischio: la cancellazione del suo centro storico, il più vasto d’Europa, dalla lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Nelle ultime riunioni di Siviglia e Brasilia, L’International Bureau UNESCO ha preannunciato l’estromissione dalla “World Heritage List”, ovvero la lista dei “patrimoni dell’umanità”, del centro storico della città di Napoli qualora la nostra Amministrazione Comunale non dovesse presentare il “Piano di Gestione” entro il prossimo febbraio 2011. Una decisione del genere comporterebbe ulteriori gravi ripercussioni sull’economia e sull’immagine a livello internazionale della nostra città. Il destino del Centro Storico di Napoli e della città tutta è appeso a un filo così come il suo prestigio, mentre il degrado avanza senza ostacoli. 

Per tentare di scongiurare il pericolo e per sensibilizzare l’opinione pubblica su un “dramma” silenzioso ma incombente, il Movimento V.A.N.T.O. (Valorizzazione Autentica Napoletanità a Tutela dell’Orgoglio) e il Comitato Civico di S. MARIA DI PORTOSALVO, insieme a Napolipuntoacapo e ad altre associazioni e movimenti sul territorio, hanno indetto per Venerdì 24 Settembre 2010 alle ore 10:00 un sit-in aperto ai cittadini all’ingresso di Palazzo “San Giacomo” per sollecitare l’Amministrazione Comunale e la Giunta Iervolino alla definitiva emanazione del Piano di Gestione per la Città di Napoli, prima che sia troppo tardi. La manifestazione sarà supportata anche dall’artista partenopeo Eddy Napoli, da sempre attento a simili problematiche.

Il “Piano di Gestione”, ovvero quell’insieme programmatico di misure per mettere a sistema i servizi e le altre attività, come ad esempio sicurezza, pulizia, accoglienza, esercizi pubblici, alberghi, che riguardano il patrimonio monumentale del centro storico di Napoli, è richiesto dall’UNESCO da ben quindici anni, ossia dal 1995 allorché la nostra città entrò a far parte della “World Heritage List”, la lista del patrimonio dell’umanità.
Da allora nessuna giunta si è fatta carico di ottemperare a questo dovere, creando di fatto un “caso Napoli” che l’International Bureau UNESCO ha deciso di fronteggiare con un ultimatum perentorio: Febbraio 2011!

Da quindici anni cittadini, associazioni e comitati rivendicano questo documento per sfruttare il prezioso centro storico di Napoli alla stregua delle altre grandi città dell’arte presenti in Italia e nel mondo, in termini di turismo culturale per lo sviluppo economico della città.
E da quindici anni vengono costantemente segnalati all’Unesco, e a tutte le altre autorità competenti, il degrado e l’abbandono che si accresce nel centro storico senza che vi si ponga argine. Nello scorso Dicembre, a fronte di tali denunce, il centro storico di Napoli fu “perlustrato” da un team di ispettori dell’UNESCO che ne verificarono l’effettivo degrado e le pessime condizioni generali. Ne seguì una convocazione a Parigi dell’allora Governatore Bassolino e dell’Assessore alla cultura e centro storico Nicola Oddati ai quali fu fatta firmare dal D.G. Unesco Irina Bukova una convenzione con la quale i nostri amministratori si impegnarono alla redazione del “Piano di Gestione”.

Attualmente però la Giunta Comunale sposta tutta l’attenzione sul solo Forum delle Culture  come unica priorità e panacea della crisi d’immagine della città, mentre il Sindaco Iervolino sembra più preoccupata di installare la statua equestre di Vittorio Emanuele II a Piazza Bovio per poi ribattezzare il “rettifilo” in “Corso dell’Unità d’Italia” con culmine alla statua di Garibaldi. E intanto l’UNESCO aspetta, ma non per sempre.

Guarda lo spot della manifestazione
23/9/2010
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