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Cronaca
I simboli esoterico-alchemici del Gesù Nuovo
di Angelo Forgione
Raffigurata nelle vecchie diecimila lire degli anni settanta e ottanta, la Chiesa del Gesù Nuovo in Piazza del Gesù ha una storia alquanto affascinante fatta di misteri e maledizioni per i vari proprietari che si sono avvicendati. In realtà si tratta di un antico palazzo edificato nel 1470 da Novello da San Lucano con l’ausilio dei “tagliapietra” napoletani su commissione di Roberto Sanseverino, primo principe di Salerno, da cui prende il nome. Una costruzione in stile rinascimentale con una caratteristica facciata a “bugnato a cristallo”.

Il palazzo Sanseverino è acquisito dalla Compagnia di Gesù in seguito all’espulsione da Napoli dei Sanseverino per ordine del Re Filippo II e i Gesuiti ristrutturano l’edificio sul finire del ‘500 dandogli l’aspetto attuale, conservando la facciata e creando all’interno la magnifica chiesa barocca che oggi è possibile ammirare. Circa due secoli dopo, Ferdinando di Borbone espelle i Gesuiti dal Regno di Napoli e consegna la chiesa ai frati Francescani, ma già nel 1821 la Compagni di Gesù rientra a Napoli e riprende possesso della chiesa.

Il mistero che avvolge l’edificio probabilmente è proprio in quel bugnato piramidale realizzato dai “tagliapietra” che sulla facciata incisero degli strani simboli, un misterioso alfabeto con ideogrammi che si ripetono secondo un ritmo particolare legato probabilmente a determinate pratiche esoteriche e conoscenze alchemiche il cui scopo non è chiaro neanche oggi. Forse per convogliare all’interno della costruzione le forze e le energie positive o negative provenienti dall’esterno, o viceversa. La forma piramidale non fu infatti realizzata per una mera questione estetica ma secondo riti egizi praticati anticamente nel ventre di Napoli.

I "Maestri pipernieri" facevano parte di una segreta e potente corporazione che tramandava agli apprendisti l'arte dei tagliatori di pietra campani nonché gli antichi segreti esoterici previo giuramento. Erano per questo capaci di caricare la pietra di energia positiva o negativa a seconda degli intendimenti, utilizzando simboli oscuri e graffiti sconosciuti.
Di fatto è possibile notare una notevole somiglianza dei segni sulle bugne del Gesù Nuovo con i simboli di quella che è detta tavola alchemica-astrologica.

I simboli furono commissionati dallo stesso Roberto Sanseverino per convogliare fuori le energie malefiche oppure fu proprio la corporazione dei “tagliapietra” ad operare una sorta di carica negativa sulla facciata del palazzo sotto la spinta dei nemici dei Sanseverino? E con le bugne piramidali all’esterno, le energie positive furono convogliate dentro o fuori la costruzione? Va detto che gli studiosi dell’occulto hanno sempre messo in guardia sulla manipolazione dei simboli esoterici che, se invertiti, possono colpire l’operatore al posto della vittima; allo stesso Hitler fu vivamente consigliato di non rovesciare il simbolo positivo di vita della svastica solare onde evitare la creazione di un simbolo negativo di morte. Sta di fatto che l’epoca nazista fu evidentemente carica di avvenimenti nefasti per l’intera umanità.

Il mistero del Gesù Nuovo resta fitto, scolpito sulla pietra e sulla storia antica della Napoli esoterica ricca di un fascino unico tutto da scoprire.
8/7/2010
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