Contatta napoli.com con skype

Cultura
Celebrazioni leopardiane 2010
di Alessandra Giordano
Indimenticabile il poeta, suggestiva ancora oggi la sua residenza alle pendici del Vesuvio. Si ripete, dunque, anche quest’anno una manifestazione in memoria di Giacomo Leopardi che in quella villa delle Ginestre – completamente restaurata, recuperata all’incuria ed entrata nel novero delle Ville Vesuviane del XVIII secolo – visse e compose immortali liriche come La ginestra e Il tramonto della luna.

Non fu molto lunga la permanenza di Leopardi a Torre del Greco, nemmeno un anno dall’aprile del 1836 al marzo del 1837, ma la suggestione del luogo, una cornice ambientale dal fascino unico, ha provocato in lui sentimenti e sensazioni molto forti. Così com’è, a ridosso del Vesuvio e affacciata sul Miglio d’oro che guarda tutto il Golfo di Napoli nella sua circolare estensione da Ischia e Procida, Capo Miseno, fino alla Costiera Sorrentina e Capri, la Villa delle Ginestre, pur nella sua semplice architettura, è ancora meta di incontri, visite guidate e manifestazioni, l’ultima delle quali è prevista per venerdì 25 giugno, quando alle ore 19.30, avrà inizio la Cerimonia di premiazione della V edizione del Premio Letterario La Ginestra, promosso dal Rotary Club di Torre del Greco e Comuni Vesuviani in collaborazione con la Fondazione Ente Ville Vesuviane.

Alla cerimonia farà seguito una lettura delle più belle composizioni del poeta recanatese da parte di Massimiliano Foà e un concerto di flauto (Filippo Staiano), oboe (Umberto D’Angelo) e violoncello (Ivana Pisacreta).

Da lunedì 28 a mercoledì 30, poi, la Villa delle Ginestre sarà aperta al pubblico gratuitamente con visite guidate che porteranno gli ospiti non solo nelle stanze che accolsero il poeta e che ancora ne conservano l’arredamento e nelle quali ci sarà una proiezione con un video sul Miglio d’oro e un allestimento espositivo, ma anche sulla bella terrazza panoramica scandita al piano terra da un colonnato in stile neoclassico.

La costruzione su due livelli e a pianta quadrata, fu voluta verso la fine del Seicento dalla famiglia Simioli, al tempo proprietaria del terreno posto sule pendici del Colle dei Camaldoli di Torre del Greco, ed è ancora circondata dalla ricca vegetazione di ginestre che ricopre i fiumi di lava lasciati dalle eruzioni dello Sterminator Vesevo.
Tutte le visite previste nei giorni delle celebrazioni leopardiane avverranno dalle ore 10 alle 13 e saranno introdotte da letture leopardiane di Massimiliano Foà.

24/6/2010
RICERCA ARTICOLI