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Cultura
Cronache dal Napoli Film Festival
capitolo 4
di Pasquale De Renzis
Dopo Riccardo Scamarcio al NapoliFilmFestival è arrivata Isabella Ferrari per gli incontri ravvicinati dedicati ai Volti del Cinema italiano.

L’attrice ha ripercorso la sua carriera attraverso aneddoti e riflessioni che hanno toccato anche il momento precario dell’industria cinematografica del paese alle prese con i drastici tagli economici imposti dal governo alla cultura.

Ad intervallare le parole dell’attrice ci sono state clip di alcuni suoi film, dagli esordi di Sapore di mare dei Vanzina ad Appuntamento a Liverpool di Marco Tullio Giordana, poi dopo la Coppa Volpi vinta a Venezia grazie a Romanzo di un giovane povero di Scola la Ferrari si è dedicata alla fiction tv con “Distretto di polizia” diretta da quello che poi diventerà suo marito, il regista Renato De Maria; grazie a De Maria comincerà la nuova carriera cinematografica dell’attrice con il film Amatemi (proiettato in sala al termine dell’incontro) che farà da apripista per interpretazioni che negli ultimi anni hanno fatto molto apprezzare la Ferrari, da Saturno contro di Ozpetek, con cui ha lavorato anche per Un giorno perfetto, a Caos calmo di Antonello Grimaldi, da Il seme della discordia di Pappi Corsicato a Due partite di Enzo Monteleone.

La giornata del Festival oltre alla lezione di Cinema tenuta dal regista Alessandro Di Robilant agli studenti del Suor Orsola Benincasa ha avuto in programma la presentazione di due documentari in concorso per Schermo Napoli: Vincere di Alessandro Chetta e Corde di Marcello Sannino.
Il primo è un brevissimo documentario che racconta l’anomala vicenda di una nullatenente napoletana che campa raccogliendo per le strade di Napoli “gratta e vinci” gettati dagli altri e non poche volte riesce a trovarne di vincenti e così va avanti riscuotendo quelle vincite, anche se negli ultimi tempi le giocate sono diminuite per la crisi e quindi anche per lei c’è minore possibilità di raccattare biglietti e di conseguenza di trovarne qualcuno che le porti denaro; sono quattro minuti amari e divertenti per la spontaneità della signora nello spiegare il suo stato e il suo modo di vivere e Chetta dialoga con lei attraverso la videocamera usata quasi con tecnica da videoclip.

Corde di Marcello Sannino è il ritratto viscerale ed emozionante di un giovane pugile, Ciro Pariso, dell’ambiente in cui vive e si allena, quartiere Ventaglieri a Napoli, delle persone che lo circondano e delle responsabilità che lo attanagliano e che gli insegnano a combattere fuori e dentro al ring con la medesima concentrazione e intensità anche quando oramai si sente sconfitto: Sannino conferma le straordinarie doti documentaristiche dopo L’ulima Treves di qualche anno fa, e la capacità di interagire con il protagonista della storia attraverso i suoi dubbi e le sue emozioni esplicandole attraverso riprese del ring così come della vita quotidiana emozionano e commuovono mettendo in parallelo il duro seppur nobile mondo del pugilato con la cruda realtà napoletana di chi deve faticare come può per portare avanti la famiglia cercando allo stesso tempo di non sacrificare i propri sogni e il proprio futuro.

In concorso per Nuovo Cinema Italia è stato proiettato Sleepless – senza sonno di Maddalena De Panfilis: al suo esordio dietro la macchina da presa dopo anni di carriera da sceneggiatrice e autrice televisiva, la regista ha girato quello che lei ha definito un “dramedy” anche se c’è molto della commedia e ben poco del dramma se non alcuni personaggi deceduti e altri in condizioni precarie a livello psicologico. E infatti come commedia è davvero piacevole soprattutto dopo un inizio che pare stentare a trovare il filo logico della trama intersecando le storie dei tanti protagonisti di un film corale recitato bene dalle tre dame Violante Placido, Valentina Cervi e dalla bravissima Sandra Milo; la seconda parte vira addirittura nello spassoso con il caratterista Nicola Apunzo straordinario nella sua macchietta di improvvisato malavitoso partenopeo accompagnato dal non tanto fido Valerio Foglia Manzillo (ricorderete ne L’imbalsamatore – Mater natura), ma vanno menzionati per la loro bravura anche Pietro Sermonti, Francesco Venditti, Roberto Angelini (autore anche delle musiche del film) e il cameo delizioso dello scrittore Stefano Benni.

Tra i cortometraggi della quarta sezione di Schermo Napoli vanno segnalati due lavori molto simpatici ed originali come Seconda attività di Salvatore Polizzi e Gennarino Esposito…napoletano! di Fabio Massa, accomunati dal fatto di avere come protagonista della storia che raccontano un attore, nel primo caso più bravo a recitare nella vita reale che non nel film che sta girando mentre nel secondo corto è alle prese con le difficoltà del suo mestiere e decide di arrangiarsi ispirato da un incontro stravagante che gli consentirà di tornare a fare Cinema. Interessanti anche le opere Bisesto di Esposito e Prisco, Raising a veil di Riccardo Marchese ( presente al festival anche con Pills) Matilda di Fabrizio Livigni con Giuseppe Battiston e 19 giorni di massima sicurezza di Enzo De Camillis che racconta una storia realmente accaduta alla moglie (interpretata da Luisa Ranieri), imprigionata per circa tre settimane in carcere senza alcun motivo.


19 GIORNI DI MASSIMA SICUREZZA
http://www.youtube.com/watch?v=Nsqcwx2rvug

MATILDA
http://www.youtube.com/watch?v=OcfpYd9ehh8

SECONDA ATTIVITA’
http://www.youtube.com/watch?v=OcfpYd9ehh8

CORDE
http://www.youtube.com/watch?v=H-JpJ2Kfljw


9/6/2010
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