Cronaca
Galleria Umberto, vigilanza e chiusura notturna
di Angelo Forgione
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È ormai una zona franca la Galleria Umberto I. Di giorno mercato, di sera campo sportivo indoor, di notte dormitorio. E l’elegante opera architettonica di fine 800, la più bella d’Italia nel suo genere, è sempre più abbandonata a se stessa.
E allora si fa sempre più corposo il dibattito su un’eventuale chiusura del monumento durante le ore notturne con dei varchi in vetro, come già sperimentato in altre città. Proposta caldeggiata da più fronti ma ostacolata dalla Soprintendenza che, in una lettera di risposta alla Municipalità 1 presieduta da Fabio Chiosi, ha chiarito la propria posizione scrivendo che “la chiusura dei varchi non può rappresentare una panacea al vagabondaggio, ma una mera alterazione architettonica”.
Un controsenso enorme e anche illogico se è vero che la ragione estetica è la più importante per la Galleria, e dunque non si spiega perché l’avanzare del degrado non venga considerato principale causa dell’alterazione architettonica da scongiurare.
Ma intanto il Consiglio Comunale una contromisura l’ha approntata, votando lo scorso 30 aprile l’emendamento a firma del consigliere del Pdl Raffaele Ambrosino grazie al quale, dopo venti anni, è stata ripristinata la sorveglianza della Galleria 24 ore su 24. Le “ronde” prenderanno il via a partire dal 1 giugno.
Non è certo più procrastinabile la soluzione dei problemi che affliggono questo come tanti monumenti napoletani. Di giorno si assiste ad un’invasione di venditori di merce illegale, un vero e proprio suk organizzato per lotti. Ad ognuno il proprio spazio su tutta la dorsale che va da Via Toledo a Via Verdi, e ci si ritrova a camminare tra giocattoli elettrici tra i piedi ed elicotteri a batteria che sfrecciano ad altezza d’uomo.
Nelle ore serali partono gli incontri di calcio al coperto su superficie marmorea, con conseguenti danni ai lumi, ai mosaici e ai marmi, aggrediti anche da chi usa quella superficie lucida per scivolarvi con skateboard e pattini.
La notte invece tocca ai clochard, poveri loro, prendere possesso del sito, col rischio dei frequenti incendi causati dai fuochi accesi accesi come riparo dal freddo. Per non parlare di quelli dolosi, vedi lo scooter incendiato sotto l’arcata prospiciente il San Carlo con marmi rovinati poi restaurati.
Oltre l’ordinarietà c’è anche la ritualità: natalizia è quella del furto d’albero che ha raggiunto fama nazionale. Ogni anno le bande di ragazzini irrompono nottetempo e portano via l’arbusto in tutta serenità, gettando fango sulla città e regalando tristezza ai Napoletani. Poi ci sono i gesti estemporanei dei protagonisti dell’ultim’ora, come il balordo che lo scorso Gennaio fece esplodere un “cobra”, ovvero un potente e assordante petardo con l’obiettivo di finire su Youtube.
Quanto basta per legittimare provvedimenti seri per tutelare un vanto della nostra città che merita rispetto.
Un gioiello da tutelare non tutelato. E anche quando qualcosa si fa per valorizzarlo si trasforma in un mezzo danno. A luglio 2007 partirono i lavori di recupero delle vetrate della copertura e dei sostegni metallici dei bracci; durarono 15 mesi, ben oltre il previsto, provocando un rigonfiamento di spesa, rispetto a quella finanziata dalla Comunità Europea, difficilmente sostenibile. Si faticò a reperire i fondi necessari e il catafalco al centro della Galleria rimase in bella mostra per troppo tempo con i lavori bloccati per diversi mesi. Inevitabile il danno alle attività commerciali presenti in Galleria, per non parlare dei negozi su Via Verdi che hanno dovuto chiudere per la presenza di un cantiere di supporto.
Quando i lavori ripartirono, la ditta appaltatrice fece tagliare i vetri nuovi con misure sbagliate e toccò ad un vetraio ridurre le dimensioni, vetro dopo vetro.
Ora la Galleria ha un tetto nuovo ma un pavimento disastrato; il Comune lo sa bene e pare sia al vaglio un restauro dei marmi, peraltro imbrattati anche sul fronte perimetrale interno ed esterno. E al varco di Via Toledo non fa certo bella mostra l’aquila decorativa sulla volta d’ingresso che è crollata più d’un anno fa per poi essere imbracata dai pompieri.
Ma prima di rimettere la Galleria completamente a nuovo è necessario creare le condizioni perché non sia più oltraggiata. E allora ben venga la vigilanza; e, qualora non bastasse, la chiusura notturna.
Il rituale furto dell’albero di Natale
http://www.youtube.com/watch?v=6Weq9Ufn_eAL’aquila a pezzi sul varco di Via Toledo
http://www.youtube.com/watch?v=iHgqpkcHCwQl’esplosione del petardo a Capodanno
http://www.youtube.com/watch?v=lzAqhILtIhA