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Sanità
Storace sul ring della Sanità
di Mario Caruso
Un nuovo e significativo decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri, in favore dei cittadini rappresenta una mossa vincente del neo eletto ministro della Salute, Francesco Storace.
Le medicine della fascia C non subiranno aumenti fino al gennaio 2007.
I farmaci della fascia C sono quelli non mutuabili, cioè non vengono rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale e, quindi, interamente a spese del cittadino. Tra queste medicine, ad esempio, ci sono l’aspirina, la novalgina, la tachipirina ed altre per la cura di gravi malattie.

Il prezzo di questi farmaci è stato sempre liberamente determinato dalle case produttrici, molti farmaci hanno subito aumenti incontrollati a partire dal 5% l’anno a finire addirittura al 257% per una particolare medicina che serve per curare l’eczema.
A conti fatti, il ministro calcola che il risparmio che si potrà avere col blocco-prezzi per due anni ammonta a circa 284 milioni di euro.

Inoltre per i farmaci da banco e per i medicinali senza l’obbligo di prescrizione è prevista la possibilità da parte del farmacista di applicare uno sconto fino al 20%, mentre per i farmaci della fascia C il farmacista dovrà informare chi ne fa richiesta che esiste un farmaco analogo e meno costoso, cioè un “generico”.
Questa collaborazione chiesta ai titolari di farmacie è un po’ laboriosa, ma con buona volontà e pazienza potrà anche riuscire; anche se bisogna riconoscere che l’impresa è ardua.

Federfarma, infatti, è già insorta, non solo per questa storia ma anche perché non ha gradito la norma sugli sconti, mentre per Farmindustria il provvedimento è condivisibile. Per la CGIL il futuro è nero, perché i rincari ritorneranno. Per il Movimento dei Consumatori la manovra è demagogica. Per l’ex ministro della Sanità, Rosy Bindi, è una grancassa su un provvedimento inadeguato.
Il giudizio passa ora ai cittadini, i quali non possono non accettare ed esser lieti per i risparmi che il decreto prevede.

Nel corso della conferenza stampa per la presentazione del decreto, con Storace vi era Berlusconi.
La battuta del premier non manca e Storace con il carattere che si ritrova, gli fa da spalla. Tutto comincia quando il ministro dice che quanto prima verrà abbassato anche il prezzo del latte in polvere. Il premier si dice contento, “perché nella mia dieta è previsto anche il latte in polvere”, e poi comincia a lodare i componenti del suo governo. A questo punto Storace, ironizzando sul proprio dicastero, risponde: “Presidente, quando c’è la salute c’è tutto”.

Il secondo colpo Storace l’ha dato agli esperti del Ministero della Sanità, che dovranno riesaminare la “cura Di Bella”.
L’argomento è stato trattato anche a “Porta a Porta”, presenti oncologi, rappresentanti di associazioni e familiari di pazienti che hanno tratto beneficio dalla terapia del defunto dottore Di Bella.
Il ministro ha detto che vuole vederci chiaro, perché molti cittadini gli hanno fatto richiesta del riesame. Tra i presenti anche un medico napoletano, il quale ad inizio di trasmissione e senza aver consultato prima Bruno Vespa, si è alza e teatralmente offre a Storace un libro, dicendogli: “Ministro io ho scritto sulla cura Di Bella e in questo libro vi sono tutti i dati che dimostrano come la cura non funziona.”

Storace gli risponde: “Chissà quante volte ha provato questa scena…” Poi, nel corso della trasmissione al medico napoletano, che non ha mai pronunciato una parola di medicina ma solo attacchi furiosi contro la terapia, Storace ha detto: “Lei sta qui perché è un politico”.
E’ così, perché il medico in questione è un deputato dei Ds, evidentemente chiamato da Vespa per fare da “contraltare”….
Ora, siamo tutti in attesa di nuovi risultati della “cura Di Bella”.
La speranza è d’obbligo.
21/5/2005
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