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Cultura
La Shoah , per non dimenticare
di Peppe Musto
Tanti morti ancora oggi a pensarci viene il brivido addosso ,prendendo  spunto d’alcuni  versi di  una canzone di Francesco Guccini - Auschwitz   bambino nel vento ”Io chiedo come può l’uomo uccidere un suo fratello eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento” , tutti noi ci chiediamo come può l’uomo aver fatto questo ? Sono trascorsi esattamente settant"anni dall'inizio dello sterminio, Il primo cammino di questo pazzo progetto fu compiuto nel 1939 quando, attraverso un decreto ministeriale che istituiva la dichiarazione dei neonati "deformi", venne iniziato un programma di annientamento dei bambini con difetti fisici e mentali.

Il calcolo del numero delle vittime(Il numero esatto di persone uccise dal regime nazista è ancora soggetto a ulteriori ricerche)  Ebrei 5,9 milioni, Prigionieri di guerra sovietici 2–3 milioni ,Polacchi non Ebrei 1,8–2 milioni,Rom e Sinti 220.000-500.000 , Disabili 200.000–250.000 ,Massoni 80.000–200.000 ,Omosessuali 5.000-15.000,  Testimoni di Geova 2.500–5.000,Dissidenti politici 1-1,5 milioni ,Slavi 1-2,5 milioni.

I prigionieri al loro arrivo  erano costretti ad indossare dei triangoli colorati sugli abiti, che definivano visivamente il tipo di «offesa» per la quale erano stati chiusi. I più comunemente usati erano:

Giallo: ebrei -- due triangoli sovrapposti a formare una stella di David, con la parola Jude (Giudeo) Rosso: dissidenti politici Rosso con al centro la lettera S: repubblicani spagnoli Verde: criminali comuni  Viola: Testimoni di Geova Blu: immigranti Marrone: zingari Nero: soggetti "antisociali" Rosa: omosessuali maschi.

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah,con dolore,  speranza ed  emozione il 27 gennaio fermiamoci a ricordare perchè solo ricordando possiamo fare in modo che questi gesti criminali non avvengono  più.

No, noi non sappiamo, noi non capiamo,non abbiamo mai sentito quel freddo,mai patito quell’odio, mai perduto quella libertà,la stessa libertà che oggi ci rende uomini e non ci fa dimenticare (Dachau – Silicato)

26/1/2009
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