Contatta napoli.com con skype

Boatos, nomi e cognomi
di Sergio Civita
“Non posso agire in base ai boatos, facciano nomi e cognomi dei corrotti e non ci metterò un minuto a prendere i provvedimenti di legge, come ho fatto con il povero Giorgio Nunes”... così solo l’altro ieri in Consiglio comunale la sindaca.

E ancora: “La mia giunta è fatta di persone perbene e si compone di alcune tra le migliori professionalità che ci sono a Napoli, penso a Felice Laudadio... (omissis)...” Ora che i nomi e cognomi sono stati fatti e che ben tredici ordinanze di custodia cautelare sono state emesse sono curioso di vedere quanto potente sia il Vinavil che trattiene la Iervolino sul suo scranno.

* * *
Alfredo Romeo è – al momento - l’unico in carcere. Agli arresti domiciliari: Paola Grattani, sua collaboratrice; Guido Russo, ex funzionario dell’Arpa, attualmente collaboratore di Romeo; l’ex assessore comunale all’istruzione ed ex parlamentare Giuseppe Gambale; l’ex assessore al bilancio del comune Enrico Cardillo da poco dimessosi; gli attuali assessori al comune Ferdinando Di Mezza (patrimonio e manutenzione) e Felice Laudadio (edilizia); l’ex provveditore alle Opere Pubbliche della Campania Mario Mautone; il colonnello della Guardia di Finanza Vincenzo Mazzucco (già in forza alla Dia). Altre ordinanze sono state emesse a carico di Vincenzo Salzano e Luigi Piscitelli. Nell’inchiesta sono coinvolti anche i deputati Renzo Lusetti (Pd) ed Italo Bocchino (Pdl). Tutti sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa degli appalti, abuso d’ufficio e corruzione.

* * *
La materia del contendere è la ormai famosa delibera Global Service, predisposta ma mai varata (ufficialmente per mancanza di copertura finanziaria, ma – si sussurra – per il non raggiunto accordo fra le parti che avrebbe dovuto vedere la Romeo Immobiliare vincitrice della gara confezionata ad hoc e una pletora di piccole aziende subappaltatrici, divise fra i partiti della maggioranza, che sarebbero dovute essere le reali esecutrici dei lavori sul territorio).

* * *
Il procuratore aggiunto di Napoli Franco Roberti ed i sostituti Enzo D'Onofrio, Raffaello Falcone e Pierpaolo Filippelli nelle richieste al Gip di custodia cautelare hanno scritto: “La prospettiva ultima è quella del saccheggio sistematico delle risorse pubbliche, spesso già di per sè insufficienti a rispondere alla drammatica situazione in cui versano Napoli e la sua provincia. Risorse che vengono veicolate verso l'esclusivo ed egoistico interesse di Alfredo Romeo e delle sue imprese in totale dispregio delle regole fondamentali della buona ed efficiente amministrazione”.

* * *
Dalle intercettazioni del telefono di Alfredo Romeo sono risultati i contatti con Mario Mautone, ex provveditore alle Opere Pubbliche di Napoli e soprattutto le tante chiamate con l’ex assessore al patrimonio del Comune di Napoli Giorgio Nunes, suicidatosi nei giorni scorsi. In particolare una frase ha colpito gli inquirenti: “no, se non fosse così io non posso partecipare, hai capito?” Secondo i titolari dell’inchiesta è la dimostrazione dei metodi spregiudicati che l’imprenditore utilizzava per consentire che le proprie aziende si aggiudicassero le gare, sia quelle nazionali che quelle internazionali.

* * *
L’assessore Scotti replica al pm Ardituro che aveva detto “Napoli è una città senza né capo né coda”: “Sono abituato a pm che hanno ben altra cultura della giurisdizione. Se non fossi un assessore direi ben altro, ma devo tutelare il Comune”. E la sindaca: “Spero che la città abbia cuore e gambe per correre”. I napoletani auspicano che la città abbia cuore per resistere, gambe per correre e piedi per prendere una volta per tutte a calci i suoi cosiddetti amministratori...
17/12/2008
RICERCA ARTICOLI