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Cultura
"Meglio per tutti dare la colpa a me"
Poesie in prosa di Domenico Cosentino
di Carmine Spessotto
Titolo: MEGLIO PER TUTTI DARE LA COLPA A ME
Autore: DOMENICO COSENTINO
Editore: Graus
Genere: poesie in prosa.
Pag: 110
Prezzo: 10 euro
Anno di pubblicazione: 2008

Cosentino è cresciuto in una piccola provincia, un sobborgo napoletano e l’influenza delle sue esperienze di vita emerge sincera e cruda dalle pagine del libro. Lo scritto è una raccolta di poesie in prosa: qualcosa di strano, nessuna costruzione, nessuna rima.
Sono dei pensieri che escono liberi, senza impedimenti e vanno a costruire questo suo primo lavoro.

Non tutte le poesie sono valide, alcune dovrebbero essere strutturate meglio, la conclusione sovente pare frettolosa, un taglio netto a terminare velocemente i ricordi che portavano quelle parole; tuttavia c’è qualcosa di forte che afferra il lettore, forse la percezione di qualcosa che fuoriesce con rabbia. I protagonisti sono individui che vivono in un contesto particolare: la povertà intesa come miseria economica e pochezza di sentimenti.

Questo è lo spirito del libro che cerca di comunicare sentimenti ingarbugliati, duri, complessi e che ci ricorda che nella realtà le storie a lieto fine sono rare. Situazioni troppo spesso disarmanti possono essere descritte solo con parole rabbiose, volgari, deprimenti come lo possono essere le storie dei fallimenti, nella vita e in amore.
Scelte sbagliate che hanno portato i protagonisti di queste poesie a vivere la loro vita ai limiti della decenza.

Le storie raccontate ritraggono realtà complesse che non sempre la gente è in grado di capire: bisogna viverle queste esperienze per condividerle pienamente. Cosentino definisce la sua poesia “incazzata” e «la sua contaminazione musicale e letteraria, lo porta a scrivere dei versi che hanno come compagni il blues, la malinconia».

Un libro che si può leggere in un’ora se non si vuole perdere il filo delle emozioni che si vanno accumulando: non tutte positive del resto.
Il libro lascia comunque una strana sensazione, ovvero di riprenderlo in mano ancora una volta e rileggerlo da capo.

11/12/2008
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