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Cultura
"Roberto Pane tra storia e restauro"
È il titolo del convegno nazionale sullo studioso e intellettuale napoletano d'adozione a vent'anni dalla sua scomparsa
di Corrado Valletta
Roberto Pane (Taranto, 1897 – Sorrento, 1987)
Napoli - “Roberto Pane tra storia e restauro. Architettura, città, paesaggio” è il titolo del convegno nazionale, che si svolgerà tra domani e martedì (27 e 28 ottobre, a partire dalle 9 e 30) presso l’aula magna del Centro Congressi Federico II, al civico 36 di via Partenope.

Organizzato dalla facoltà di Architettura, unitamente alla scuola di specializzazione in Restauro dei monumenti e al dipartimento di Storia dell’architettura e del restauro dell’Università “Federico II” di Napoli, il simposio si propone di celebrare - a poco più di vent’anni dalla sua scomparsa - la personalità di Roberto Pane (Taranto, 1897 – Sorrento, 1987), promuovendo una rinnovata riflessione sulla sua figura e sulla sua opera.

Intellettuale di levatura internazionale, studioso di storia dell’architettura, restauro architettonico e tutela dell’ambiente, attivo a Napoli come ordinario della facoltà di Architettura dal 1942 al 1970, Roberto Pane è stato autore di pionieristici e fondativi contributi sulla storia dell’architettura e sul paesaggio della Campania e, più in generale, dell’Italia meridionale, come pure di studi sul centro storico di Napoli che hanno brillantemente superato l’ardua sentenza dei posteri, risultando tuttora illuminanti ed essenziali.

«Obiettivo del Convegno – sostengono gli organizzatori - è anche quello di misurare l’analisi della sua opera con la necessità, tutta contemporanea e dipendente dal rinnovarsi dei nostri approcci storiografici, di ricomporre in unità di pensiero e azione, quanto già esaminato finora talvolta partitamente e sotto angoli visuali specialistici, allo scopo di trarne un possibile indirizzo di azione futura».

La tripartizione delle sessioni convegnistiche in altrettanti argomenti di studio principali (architettura, città, paesaggio) non è né rituale né strumentale, bensì riflette, in sintesi, gli aspetti di una personalità pregna di cultura, di passioni, e che non ha mai separato quei tre temi tra di loro, «ma inteso sempre riferirli ad una visione unitaria e soprattutto non contraddittoria. L’invito è quindi quello di mettere in luce tale unitarietà».

Pioniere anche nel porre l’accento sull’importanza dei valori ambientali - oggi sfociata nella poco praticata questione del paesaggio - Roberto Pane profuse enorme impegno nella problematica dei centri storici cittadini, che individuò secondo una lettura articolata e complessa e – tra questi – il centro antico di Napoli fu obiettivo di una specifica applicazione, poi da altri mutuata in un elaborato, successivo alla sua scomparsa, non privo di contraddizioni.

«In tal senso – sottolinea infine Giulio Pane, docente di storia dell’Architettura e figlio di Roberto – uno degli interrogativi più vivi è costituito proprio dal confronto tra tali elaborazioni, le successive normative urbanistiche e i possibili sviluppi futuri. In definitiva, l’obiettivo del convegno, vuole essere essenzialmente quello di cogliere quanto, del lavoro profuso da mio padre, possa oggi essere oggetto di continuità e di estensione, sia pure problematica». 
 
 
26/10/2008
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