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Cronaca Chiaia
Caos e movida
Sabato sera - denuncia il Presidente della I Municipalità, Fabio Chiosi - in Piazza San Pasquale sembrava di assistere ad una specie di girone dantesco. Lo spazio pedonale, affollato da migliaia di giovani, era preda di decine di motorini che, a tutta velocità, effettuavano un vero e proprio carosello sfrecciando tra i pedoni.

Ovviamente tutti erano rigorosamente senza casco, e molti dei centauri erano ragazzine scatenate. La piazza e la Via Carducci erano ostaggio, completamente, di queste orde barbariche che sulla strada bloccavano il traffico paralizzando anche il tratto della Riviera di Chiaia compreso tra San Pasquale e Piazza Vittoria. Da un giro a piedi si poteva tranquillamente assistere a scene pietose di ragazzi ubriachi e, ancor più grave, di giovanissimi con spinelli ed altri tipi di droga.

In tutto il raggio di quartiere che va dal lungomare a Mergellina neanche l'ombra di una pattuglia delle forze dell'ordine.
Sembrava, ed in effetti così era, che lo Stato, le Istituzioni avessero issato bandiera bianca abbandonando il territorio a se stesso, alla mercé di questi nuovi barbari che la notte escono dalle proprie tane per abbandonarsi ai loro più bassi istinti.

Ciò che è ancor più grave è che dopo l'aggressione al cittadino statunitense, proprio in Via Carducci, nessuno abbia sentito la necessità di presidiare quel pezzo di territorio. Segno di una gravissima disattenzione da parte di tutte le forze dell'ordine. Più volte, anche nei mesi scorsi, si è sfiorato il morto. E' evidente che come al solito si debba sempre verificare l'irreparabile per ottenere un po'di normalità, cioè il presidio del territorio.

Scriverò al Prefetto ed al Questore perché questo stato di cose non è più tollerabile, e perché qualcuno dovrà pur assumersi delle responsabilità. Al nuovo Comandante della Polizia Locale rivolgo un appello affinché, come avveniva negli anni scorsi, programmi dei servizi straordinari almeno sino alle 3 del mattino.
Questa sottospecie di divertimento notturno è ormai un problema di ordine pubblico che va affrontato come tale. Il quartiere è ostaggio e va liberato ripristinando un minimo di legalità e di corretto vivere civile, altrimenti passerà sempre più il concetto e la convinzione che in questa città tutto è possibile, ed ognuno può fare ciò che vuole

22/9/2008
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