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Cronaca Chiaia
Città turistica
Chiosi e Tesorone: domenica da dimenticare
Ma quale città turistica?- denunciano il Presidente Chiosi ed il Vice Presidente Tesorone. Ieri Napoli era peggio di un suk arabo, una città senza Stato né alcuna regola.
Dalla stazione di Mergellina - spiegano i due esponenti della Municipalità - con le scale mobili rotte, allo scalo degli aliscafi in preda ad orde di piccoli delinquenti che si tuffavano dalle banchine e spruzzavano acqua sui turisti.
Per non parlare del Borgo Marinari e del Lungomare nella morsa delle auto in sosta vietata, il tutto ovviamente sotto la regia palese dei parcheggiatori abusivi.

Non si vedeva neanche l'ombra di una divisa - continuano Chiosi e Tesorone - a significare l'abbandono totale del territorio da parte delle Istituzioni. Un territorio sporco, caotico, pericoloso, dove poteva accadere qualsiasi cosa agli ignari turisti che si aggiravano, sconvolti, in questo inferno metropolitano.
Anche Piazza Trieste e Trento, a ridosso di Palazzo Reale e del Maschio Angioino era un carosello di motorini, con giovani tutti rigorosamente senza casco.

Il quartiere di Posillipo - attaccano il Presidente ed il suo Vice - è stato preso d'assalto dalle solite orde di bagnanti, con auto e moto al seguito, che hanno messo in scacco la viabilità e la vivibilità. Nonostante i nuovi dispositivi alle marine di Posillipo, gli scarsi controlli non hanno consentito di evitare le solite scene di panico, di lunghi serpentoni di auto e moto in sosta vietata, delle conseguenti e giuste proteste dei residenti.
Insomma una domenica da dimenticare.

Ma una domenica - concludono Chiosi e Tesorone - che evidenzia tutta l'incapacità del Comune a rendere Napoli una città vivibile. Ma che ha anche messo a nudo la mancanza di un controllo serio del territorio da parte di tutte le forze dell'ordine. Ci domandiamo, a questo punto, se è questa la Napoli turistica che intendono a Palazzo San Giacomo o in Regione i responsabili del settore. Invitiamo gli Assessori al Tursimo di Comune e Regione a passeggiare per la città domenica prossima, per rendersi conto della vergognosa realtà che stiamo denunciando

1/7/2008
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