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Spettacoli
"La bisbetica domata" al Teatro Instabile
Shakespeare in versione commedia sexy anni ‘70
di Emanuela Cicoira
Battista Minola ha due figlie: la più vecchia, Caterina, conosciuta per la sua scontrosità, e la più giovane, Bianca, al contrario nota per la sua gentilezza ed obbedienza. Bianca possiede molti corteggiatori, mentre Caterina non ne ha alcuno. Quindi Battista decide di allontanare Bianca dalla società finché Caterina non sarà sposata. Intanto Lucenzio, vede Bianca e si innamora perdutamente di lei. Quando Petruccio, arriva in cerca di moglie, un amico gli parla del brutto carattere di Caterina, ma anche del suo denaro: Petruccio decide all’istante di volerla sposare...

Shakespeare ci mostra un’umanità affaccendata, che ha poco della riservatezza inglese, una borghesia che esprime l’avidità e la volontà di potere, fastosa e capricciosa. Il grande drammaturgo non mostra le cose come egli crede che siano, ma mostra uomini, ciascuno dei quali vede le cose a suo modo. L’azione dura cinque giorni e si basa su scene di contrasto e contrapposizione di personaggi.

È proprio da queste opposizioni, di carattere, di tono o di situazione, che nasce l’originalità e la vivacità di questa commedia, benché fra le più semplici e lineari di Shakespeare. Il grande drammaturgo, in questa commedia, dimostra la sua personale sensibilità critica nei confronti del ruolo della donna del suo tempo ed analizza con grande abilità la psicologia femminile.

Lo spettacolo rilegge il testo shakespeariano in una chiave molto particolare: quella della commedia sexy. La commedia erotica all'italiana, o commedia sexy è una filiazione della commedia all'italiana e di vari generi cine-letterari, dei quali commistiona vaghe suggestioni e soprattutto luoghi comuni. Nonostante le critiche per i suoi contenuti, ebbe grande successo in Italia dall'inizio degli anni settanta in poi e conta numerose sottocorrenti. Questi film contano numerosi epigoni poiché riscossero nelle sale cinematografiche buoni incassi anche a fronte del crescente successo delle televisioni private a partire dalla metà del decennio. Tali pellicole furono successivamente considerate come dei veri e propri cult, oltre che una riflessione riguardante i vizi e le virtù del popolo italiano. 

L'adattatore e regista Vittorio Adinolfi volge la sua attenzione alla figura femminile, come traspariva nelle commedie italiane degli anni ’70 – inizi ’80, facendo un paragone con la visione della donna di questi anni di veline e letterine, di grandi sorelle.

E’ anche un paragone di costumi, vizi e virtù dell’italiano di oggi e di vent’anni fa. In occasione dello spettacolo è stata allestita una mostra di manifesti cinematografici della commedia sexy all’italiana, dal titolo “Zucchero Miele e Peperoncino”.

Lo spettacolo è di scena al Teatro Instabile di Napoli, in vico Fico Purgatorio ad Arco 38, fino al prossimo 25 maggio.
22/5/2008
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