Per iniziare bene il 2008, anno bisestile, mi piacerebbe sapere la verità su alcuni “misteri”...

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Mi piacerebbe sapere perché l’Agenzia Ansa a tutt’oggi (29 dicembre) non ha dato notizia del verdetto della Corte dei Conti (delle ore 16 del 27 dicembre) che condanna Bassolino a risarcire la Regione con la somma di tre milioni e duecentomila euro per l’istituzione di un call-center fantasma. Non è una notizia?


Mi piacerebbe sapere perché Il Mattino ne ha dato notizia solo oggi (29 dicembre) ma col titolo “Bassolino condannato a risarcire tre milioni presenta ricorso”. L’inizio dell’articolo è ancor più divertente del titolo: “Il legale di Bassolino ha presentato appello contro la sentenza della Corte dei Conti che ha condannato il governatore a risarcire alla Regione tre milioni e 200mila euro”.
La notizia è questa. Il “fatto” è secondario...


Mi piacerebbe sapere perché una Regione guidata da un Presidente pluri indagato e del tutto incapace – come i fatti dimostrano – a gestire un ente che dovrebbe programmare e guidare lo sviluppo della Campania e che invece si occupa solo di distribuire contributi a pioggia ad amici ed amici degli amici non venga immediatamente sciolta e commissariata.


Mi piacerebbe sapere che cosa trattiene il Governo dal commissariare anche il Comune di Napoli che ha fallito in ogni suo compito istituzionale: dal traffico ai servizi pubblici, dalla gestione degli impianti sportivi a quella dei rifiuti, dalle mancate decisioni su Bagnoli a quelle su Napoli Est, dalla manutenzione delle strade al decentramento (avvenuto finora solo sulla carta).


Mi piacerebbe sapere perché occorre spendere 970 milioni di euro (circa 2000 miliardi delle vecchie lire...) per spostare la colmata di Bagnoli a Piombino quando potrebbe restare – a costo zero – dov’è sempre stata e dove non disturba altri che coloro che, per motivi ideologici o “economici”, vogliono a tutti i costi rimuoverla. A parte intellettuali e benpensanti che sono, ovviamente, contrari al trasferimento, ci sono anche esperti che sollevano interrogativi su cosa potrebbe accadere con la perdita dell’equilibrio chimico di una massa così imponente di materiale inquinato e che giungono ad ipotizzare una catastrofe ecologica che potrebbe interessare l’intero golfo di Napoli. Sarebbe un bel risultato, raggiunto – fra l’altro – con la modica spesa di duemila miliardi di lire...


Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha provato a chiedere alla tedesca Remondis (che nei giorni scorsi ha avanzato l’ipotesi di costruire, per la spazzatura campana, un apposito impianto di smaltimento rifiuti “tal-quale” in Renania i cui costi – trasferimento compreso – sarebbero nettamente inferiori a quelli ipotizzati per l’incenerimento in-loco) se fosse invece disposta a costruire e gestire lo stesso impianto in Campania. Si risparmierebbero i costi di trasferimento e ci sarebbe la possibilità di utilizzare l’energia elettrica prodotta nella nostra regione.


Mi piacerebbe sapere quando i partiti dell’opposizione riusciranno a coordinarsi e ad esprimere un’unica linea politica di netto contrasto alla gestione del potere in Regione e Comune di Napoli, mostrando alla cittadinanza progetti concreti da opporre al “nulla ideologico” del centro-sinistra invece di nascondersi dietro comunicati che nessuno legge o iniziative barricadere che lasciano il tempo che trovano.


Mi piacerebbe sapere quando la nostra Regione e la nostra città riusciranno ad affrancarsi dai “giochi” politici che le hanno affossate e potranno finalmente aspirare a rivivere una qualità della vita da Paese civile.


Mi piacerebbe che il 2008 avesse la possibilità di soddisfare almeno qualcuno dei miei desideri.