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Cronaca
La pizza col pimientos
di Barbara Casalegno
Seconda missione in Messico dei rappresentati della cultura napoletana. Vestiti da Pulcinella e da pizzaioli. Non abbiamo niente  contro i maestri della pizza ma non possono rappresentare la cultura napoletana.

Loro, i pizzaioli, devono essere fieri di rappresentare all’estero la cultura alimentare, la cultura della tavola ma non farsi coinvolgere dai governanti della città di Napoli come la sola e l’unica  espressione del sapere.

E’ stato detto chiaro e tondo, Napoli punta sulla gastronomia per ospitare il Forum delle Culture nel 2013. Sulla “margherita”, con mozzarella di bufala, con le salsicce sopra… insomma siamo a livelli bassissimi.

E non manca l’invettiva. La “pizza Monterrey, mozzarella, salame e pimientos per mimare la bandiera messicana”. Signori, pimientos… al Forum delle Culture.

La sindaca di Napoli, la signora Rosetta, è fiera di annunciare che la missione napoletana in terra messicana ha convinto tutti e che senza alcun dubbio la città ospitera il “pizza fest” internazionale.

I giornalisti invitati vanno a caccia di notizie da riportare sui loro giornali. Usi, costumi. Uno scoop: i messicani si sottopongono con grande pazienza a file interminabili per avere un trancio di margherita. Col pimientos, col pimientos…

L’assessore Oddati con il sombrero, la signora Lonardo inforna le pizze. Il quartetto di pizzaioli napoletani risponde ai comandi, i quattro vengono applauditi perché fanno girare il tondo di pasta prima che  diventi pizza.

Emozioni, grandi emozioni. La gente di Monterrey applaude, felice di vivere un grande momento di storia universale.

E poi la musica, la serenata alla pizza. “Larga noche de los sonidos de Nàpoles”. Non serve la traduzione…

Feste, farina e forca. Napoli esporta cultura.
8/12/2007
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