Contatta napoli.com con skype

Cronaca
La città nuova
di Vincenzo Cicala
Il 27 novembre, con tre giorni di ritardo, Emma Giammattei, docente di letteratura italiana, l’ha vinta su Angela Cortese, assessore della Provincia all’istruzione ed essa stessa professoressa, ed è stata eletta prima segretaria provinciale del PD. “Inventore” della  nuova segretaria Eugenio Mozzarella, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia della Federico II. La maggioranza che alle regionali aveva eletta  Iannuzzi è venuta meno ad opera del ministro  Nicolais, docente di tecnologia dei polimeri alla Federico II, personalità di grandissimo rilievo culturale e scientifico di livello internazionale.

Per una società che ha l’obbligo di cambiare è un beneficio  avere ai vertici personalità di tanto prestigio negli studi. Ma il prestigio culturale dei dirigenti e dei governanti è una condizione necessaria, non è una condizione sufficiente. Lo dicevo, pochi giorni prima delle votazioni alle primarie, al mio vicino di casa, commosso da un colloquio con il ministro Nicolais “Ingegnere, parlavamo, io e lui, così come stiamo parlando io e voi”. “Avvocato, finché si tratta del tecnico e dello scienziato,  voi ed io ci saremmo forse sognato di parlargli faccia a faccia, ma un politico deve dialogare con la gente. Deve accertarsi di persona dello stato della società e dei luoghi , deve interpretarne bisogni e necessità. Mettiamo che costruiscano  un “Polo della Scienza” e diventiamo i primi nel mondo per la tecnica dei polimeri o per altra cosa. Se la disoccupazione e la miseria crescono – e voi sapete che  non si arriva a fine mese-, se i figli miei e vostri continuano ad emigrare all’estero, da laureati, per un lavoro in nero  e non guadagnano neanche da sostenersi, se  la “munnezza” continua ad invaderci,il percolato ad inoltrarsi nella falda freatica, se a Giugliano, nella vostra zona, inaugurano l’ipersupercentrocommerciale vicino al mercato regionale ortofrutticolo, costato miliardi e praticamente in disuso, se continuano impunemente a costruire, se veniamo regolarmente rapinati ecc… ecc…, avvocato, noi della scienza che ce ne facciamo?”.

Il problema a Napoli non si pone per la prima volta. E’ una città nella quale nascono geni, una città bellissima, piena di opere d’arte stupende ed anche di geni. La prima nel mondo per il suo fascino. Eppure è invasa dallo sfascio edilizio e sociale, economico e culturale ed il discorso sul suo avvenire è di carattere escatologico perché si tratta di discutere sul destino ultimo di essa. L’inversione di marcia dal viale del tramonto al risanamento e ad uno sviluppo compatibile non parte dalla repressione. Fin quando l’economia delle zone degradate si fonda sui proventi della camorra, più se ne mettono in carcere, più delinquenti nascono. Ed è inevitabile. Si provveda alle prime irrinunciabili  necessità. Lo Stato  scenda tra il popolo e dia onesto lavoro. Può farlo. Si potrà sottoporre il cittadino al dilemma di campare in economia o lucrare nella illegalità e punire l’illegalità con severità perché la democrazia e la repubblica,se vere,sono severe e rigorose . Non può ,dopo avere ammassata la gente, trascurarla o rinchiuderla. Non ha neanche spazio bastevole nelle carceri. Fin quando un terreno agricolo di prima classe come quello giuglianese ed aversano, fruttifero di  prodotti agricoli di pregio esclusivo,  puzza e produce malattie e malformazioni genetiche, lo Stato ,che collude con tutte le forme di traffici illeciti, è delegittimato ad imporre la legalità, che, proprio per sua origine, è fondata sul principio che la legge è uguale per tutti. Quali suoi rappresentanti incarica e responsabilizza se, tra essi, ci sono persone che tollerano o collaborano con il malaffare?

Assegnato alla repressione il suo fine che è quello di reprimere il delitto in tutti i luoghi dove esso si verifica, l’unica rivoluzione che può rifondare Napoli ed il Meridione è quella culturale. Interessa cominciare da un esame di coscienza approfondito, dato che la casta padrona, attenta al proprio vantaggio, non si è resa conto delle sue azioni. Una cementificazione brutale  ha cancellato le identità dei paesi e distrutta bellezza e risorse del territorio metropolitano intasato, all’interno del perimetro urbano, con costruzioni intensive, all’esterno con periferie –luoghi di perdizione della dignità umana. E non si è resa conto della devastazione della società, dove ha formato un gruppo ridotto di superricchi privi di coscienza etica ed un popolo di dannati, immobilizzati in una posizione sociale ultima, senza possibilità di ascesa nella legalità.

Invertire il cammino significa conoscere ,in termini precisi , se stessi, i propri luoghi, la propria comunità. I contenuti della conoscenza devono essere abiti di orientamento e di azione che consentano di risolvere i problemi dell’esistere nelle situazioni di vita in cui  ci si trova, costituiscano la capacità di difendere il proprio diritto all’equità, alla giustizia, al benessere sostenendosi ad  una scala di valori rigida. Questa razza padrona senza regole e senza coscienza ha create tutte le condizioni sia per uno sfruttamento mercantilistico dei giovani, sia perché ad essi non  appaia la luce dell’avvenire. Libero dalle ideologie, dai presupposti della concorrenza spietata senza regole e senza riguardi, dalla delinquenza e dalla violenza, l’uomo nuovo e l’aria nuova nascono dall’educazione e dalla disciplina, l’uomo nuovo è colui che impone il rispetto della sua vita e della sua dignità e non consente che altri posseggano una ricchezza smisurata priva di valenza sociale. Gli stessi principi costituzionali affermano il diritto del cittadino di vivere dignitosamente e di poter accedere al successo sociale per i propri meriti e la propria capacità. Dopo l’esame di coscienza viene, per la classe dirigente, l’atto di dolore ed il proponimento di non peccare più. Questo procedimento i compagni  lo chiamavano autocritica.

2/12/2007
RICERCA ARTICOLI