Contatta napoli.com con skype

Cronaca
Nasce l’Istituto per la storia del giornalismo
di Mino Rossi
L’iniziativa presentata nella sede dell’Emeroteca Tucci. I promotori e gli obiettivi. Il recupero del Circolo della stampa.
I primati napoletani nel panorama del giornalismo nazionale.

La memoria del passato, col recupero di figure di giornalisti e di testate che hanno fatto grande il giornalismo napoletano dando un contributo alla crescita culturale, sociale e politica di Napoli, del Mezzogiorno e dell’Italia, è al centro dell’ambizioso progetto dell’Istituto per la storia del giornalismo che ha preso forma, nei saloni dell’Emeroteca Tucci alla Posta centrale, per iniziativa di un gruppo di giornalisti.

L’iniziativa ha preso il via con un primo contatto che ha visto la confortante adesione di un pubblico giovanile alla conferenza stampa di presentazione dell’Istituto. Le cronache del passato e i cronisti che l’hanno narrato saranno recuperati nelle forme e con le iniziative che saranno precisate nel prossimo incontro. L’Istituto intende operare in collegamento con le biblioteche, le università e le Scuole di formazione al giornalismo per il più ampio respiro della sua attività.

Già al primo incontro, nel ricordo dei promotori dell’iniziativa, sono venute fuori storie e personaggi di un giornalismo nato all’insegna dell’artigianato, della passione e del sacrificio e il primato napoletano nel Paese con l’affermazione di giornalisti “emigrati” nei giornali e nell’editoria nazionali.

E’ stato ricordato che il maggiore quotidiano nazionale, il “Corriere della sera”, è stato fondato da un napoletano, Eugenio Torelli Viollier, nel 1876, che ne fu direttore sino al 1898. E’ stata ricordata Eleonora Pimentel Fonseca che segnò, nel “Monitore Napolitano”, il debutto del giornalismo al femminile e, naturalmente, Matilde Serao di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anno della scomparsa.

Molti hanno ricordato la fervida ripresa della stampa quotidiana dopo la guerra tra mille difficoltà e i giornali a due sole pagina.

Napoli ha inciso sempre fortemente nel panorama del giornalismo italiano, all’avanguardia anche nei processi di stampa. Nell’Ottocento, Napoli contava 113 stamperie. Il “Roma” è oggi uno dei più antichi quotidiani italiani: il primo numero uscì il 22 agosto 1862. L’appassionata opera di Edoardo Scarfoglio si concretizzò nella fondazione de “Il Mattino” nel 1892. Giornali femminili e sportivi illustrati furono tra i primi a vedere la luce a Napoli, da “La Moda” a “Tutti gli Sports”.

Tra gli obiettivi dell’Istituto è la ripresa dei contatti col Comune per la riapertura del Circolo della Stampa in Villa Comunale nella sede dell’antica Casina del Boschetto.

L’Emeroteca Tucci, sede del Sindacato corrispondenti, è la concreta dimostrazione della passione giornalistica napoletana con la raccolta di 170mila volumi che comprendono 8500 testate, napoletane e non, alcune risalenti a cinque secoli fa con rari esemplari. La fervida opera di Salvatore Maffei e il suo quotidiano sacrificio hanno permesso la riorganizzazione e il potenziamento dell’Emeroteca napoletana, tra le più ricche d’Italia e nota nel mondo.

I promotori dell’Istituto per la storia del giornalismo sono Saverio Barbati, Mimmo Carratelli, Stella Cervasio, Ermanno Corsi, Francesco Durante, Donatella Gallone, Eleonora Puntillo, Enrico Mascilli Migliorini, Ernesto Mazzetti, Piero Antonio Toma, Donatella Trotta. Il primo passo è stato fatto grazie anche all’apporto di Alex Comunicazione.
16/1/2007
RICERCA ARTICOLI