Contatta napoli.com con skype

Calcio
Osi e gli altri, Conte alla prova del 9
di Mimmo Carratelli
(da: Corriere dello Sport del 29.06.2024)
La stravagante platea del Teatro di Corte a Palazzo Reale organizzata da De Laurentiis per la presentazione di Conte ha sorpreso il tecnico che si è trovato a parlare di calcio a politici e aministratori della città, un summit voluto a testimoniare il momento positivo di Napoli al quale dovrà accodarsi la squadra azzurra riconquistando un ruolo di preminenza dopo la clamorosa caduta nello scorso campionato.

Concesso che la città stia vivendo un momento favorevole non solo nel settore turistico, ma lo definiremmo piuttosto un momento di ottimismo, sostenuto da una generosa campagna mediatica, il Napoli come espressione più spettacolare e popolare della città dovrà adeguarsi dando il suo contributo perché resta la vetrina degli umori cittadini anche se non sempre, anzi quasi mai, le vicende calcistiche sono state lo specchio della città. Il Napoli di Maradona vinse in una città stremata e dalla difficile vita civile.

Altre volte la squadra di calcio è stata deludente mentre la città viveva un certo benessere.

Ma non c'è dubbio che il Napoli sia il "corpo" più vivo di Napoli mobilitando una straordinaria partecipazione, nel bene e nel male, mentre il resto della città stenta vivendo nell'ombra. Il calcio a Napoli, pur nei limiti di un gioco, è stato sempre veicolo di ambizione, rivalsa, lotta, orgoglio, passione che nessun altro settore della vita cittadina ha fatto registrare. Non è un fatto positivo, ma è un fatto.

Conte ha accennato al "significato" particolare che il calcio ha a Napoli, conoscendone la smisurata passione per il pallone, ma ha fatto promesse concrete di lavoro, abnegazione, solidarietà, impegno, sacrificio, tutti elementi estranei alla solita retorica cittadina e all'entusiasmo facile, con un riferimento importante ai "parametri" del club, al rispetto delle potenzialità economiche della società, escludendo follie e richieste smisurate, da perfetto manager del calcio d'oggi sulla linea impreditoriale di successo di De Laurentiis.

Il Napoli non ha conti truccati, ha un bilancio in ordine, non ha debiti, è una società virtuosa. Questa è la base essenziale per costruire con pazienza, lavoro e fortuna una squadra competitiva. Felici sono stati gli anni di Maradona, ma costosissimi quegli anni, e ancora quelli successivi, e il Napoli è fallito. Un disastro che non si ripeterà, resistendo oggi alla tentazione di "fare di più" per raggiungere i club di maggiori risorse.

È finita l'epoca dei "grandi acquisti" con zero vittorie e le casse in rosso. Pure, nella conduzione avveduta del club, che è un club familiare, a tutto rischio del patrimonio non "esagerato" del presidente, De Laurentiis è riuscito a proporre una squadra sempre competitiva, sino alla conquista dello scudetto, e una società sana.

È possibile che questa "condizione" abbia indotto Conte ad aderire al progetto di rilancio del Napoli. In un "ambiente" pulito, senza "angosce" di bilancio, si può lavorare serenamente.

La vittoria non sarà raggiungibile presto, ma tecnico e squadra lavorando duramente possono gettare le basi solide per puntare stabilmente in alto. Conte porta uno staff di prim'ordine che darà al Napoli una struttura robusta sin qui mancata.

Non ci sarà nessuna rivoluzione. Conte valuterà di persona la "rosa", sinora ha visto gli azzurri solo in tv, e deciderà senza chiedere la luna. Di Lorenzo e Kvaratskhelia incedibili sono un punto fermo. Si sta provvedendo a sistemare la difesa, il reparto più negativo della scorsa stagione.

L'ingaggio di Rafa Marin, il giovane corazziere andaluso di 1,91, scuola Real Madrid, è stato il primo passo. La difesa richiede maggiori interventi perché, dal centrocampo in su, la "rosa" del Napoli offre elementi di qualità.

C'è un problema. Osimhen in uscita, ma fermo per mancanza di richieste. Fin quando il Napoli può aspettare per puntare alla sostituzione? Se il nigeriano dovesse rimanere, sarà compito di Conte, che ne ha le capacità, di sollecitarne e ottenerne la massima partecipazione.

Ecco la prova del nove per Conte. Sul destino di Osimhen ruota il futuro offensivo del Napoli.
5/7/2024
RICERCA ARTICOLI