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Cultura
Il terzo album di Mariella Pandolfi
di Adriano Cisternino
Immaginate “Casta diva” in jazz? La celeberrima aria della Norma tradotta nella musica dell’improvvisazione: possibile?

Possibile, certo, se a proporla è Mariella Pandolfi, pianista napoletana di estrazione classica, sedotta cammin facendo dal jazz e trascinata sull’onda della musica più libera senza abbandonare però le radici della sua formazione classica.

Bellini, ma anche Bach o Chopin, appartengono ormai al suo repertorio, che sta per arricchirsi di un nuovo album, il terzo in carriera. Si chiama “I passi di Zoe” e sarà presentato venerdì 20 alle 20,30, iin vico S. Maria della Neve, 65 (ingresso gratuito).

Sette pezzi originali della Pandolfi che si avvale della collaborazione di Claudio Cardito al sax, Massimo Mercogliano al basso e Dario Guidobaldi alla batteria.

Perché “I passi di Zoe”? Semplicemente perché Zoe è la sua inseparabile cagnetta che, a seconda dei suoi movimenti e delle sue consolidate abitudini nella vita quotidiana in simbiosi con la padrona, le ha ispirato pezzi dai titoli significativi (ora che sappiamo la provenienza…) tipo “L’altalena”, o “Rubacuori”, o lo stesso che dà il titolo dell’album.

Ed è proprio dall’osservazione del mondo di Zoe, fatto di istinto e intelligenza, dall’osservazione del suo modo di camminare, dei suoi passi, delle sue corse e giochi, che sono nati i sette brani di questo mio terzo cd” confida la compositrice.

Insomma, ora sappiamo anche la fonte dell’ispirazione, possiamo capire meglio l’elegante e raffinato pianismo di questo nuovo album di Mariella.

Anche perché, chi ha un cane, sa bene la simpatia, l’affetto, la vitalità che gli amici a quattro zampe sanno regalarci.
E, perché no?, anche l’ispirazione artistica.
13/1/2023
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