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Calcio
Non ci sono super eroi
di Mimmo Carratelli
Non vince il Milan (0-0 sul campo del Torino), vince l'Inter (2-0 al Verona), perde il Napoli. Resta compatto in due punti il gruppetto delle tre squadre di testa (Milan 68, Napoli e Inter 66). Avvantaggiata l'Inter che deve recuperare la partita a Bologna.

Napoli giù. Non è una squadra di super eroi, come Spalletti l'aveva definita. Senza essere gradassa come in Coppa Italia (5-2), la Fiorentina passa al "Maradona" con una partita giocata meglio del Napoli (3-2). Quinta sconfitta casalinga degli azzurri e sono 19 i punti persi a Fuorigrotta. La qualificazione Champions è ben protetta (+9 sulla Roma, quinta). La corsa-scudetto è ancora tutta da giocare.

È la solita storia di una squadra che s'impunta sul traguardo, il purosangue che rifiuta l'ostacolo, il solito Napoli che fallisce i momenti cruciali. Non tutto è perduto, ma ora è più complicato uscire dalla morsa delle due squadre milanesi. Lunedì di Pasqua ancora al "Maradona" contro la Roma.

Vincenzo Italiano, tecnico emergente con grande e meritata considerazione generale, incarta Spalletti. Fiorentina non con il solito baricentro medio, ma basso, e con un accorgimento, il brasiliano Igor su Osimhen per avere Milenkovic quasi da battitore libero in area e pronto a uscire sulla mezz'ala avanzata del Napoli (Zielinski).

Il Napoli ha perso la partita a centrocampo dove il gioco dei toscani è stato superiore, intenso, continuo. La Fiorentina ha spento il Napoli nella zona dove nasce il gioco. Qui la prestazione degli azzurri è stata sotto tono. Lobotka spento, Fabian Ruiz in penombra, Zielinski nè avanti nè indietro.

Sul fronte opposto Castrovilli (schermo su Lobotka), Duncan su Fabian Ruiz e Amrabat arretrato per contenere Zielinski hanno giocato il doppio degli azzurri, più palloni giocati, più corsa, più ritmo. Pesante l'assenza di Anguisa, squalificato.

Soffocato Osimhen da Igor, il Napoli ha perso l'essenziale riferimento offensivo. E la Fiorentina è stata più incisiva sugli esterni con Gonzalez a destra, Saponara e Biraghi a sinistra. Il Napoli ha giocato male sulle corsie, mai una palla nello spazio, in profondità, sempre nei piedi di Politano e Insigne, facilmente controllati.

La sfida dei centravanti si è conclusa alla pari, un gol per il brasiliano Cabral, che era però una sentenza firmando la terza decisiva rete della Fiorentina, un gol per Osimhen che nel finale accorciava le distanze. Cabral è stato spesso un fantasma, poco servito. Osimhen, che più volte ha lamentato fastidi alla gamba sinistra, è stato più battagliero, oltre al gol anche l'assist per la rete di Mertens.

Si è visto subito che la Fiorentina non avrebbe sfoderato un match arrembante e scriteriato, la squadra viola si è disposta in campo con una grande organizzazione, palloni giocati con giudizio, movimento corale dell'intera squadra, atteggiamento deciso ma prudente. È stata la "tattica" che ha addormentato il Napoli, gli ha tolto spazio, lo ha frenato.

Il Napoli cominciava con Mario Rui avanzato (poi avrebbe dovuto ripiegare su Gonzalez più incisivo) e Zanoli bloccato. Si giocava molto sul lato di Insigne, che ha concluso più di tutti, quattro volte, però solo un tiro parato, gli altri tre fuori bersaglio, Venuti in difficoltà su Lorenzo.

Per quasi mezz'ora, la Fiorentina, senza rinunciare ad attaccare, ha tenuto botta contro un Napoli poco ardente, spesso lento e prevedibile, che mancava due opportunità, il pallonetto di Insigne oltre la traversa sul lancio di Koulibaly (9') e l'incredibile decisione di Fabian Ruiz che nell'area toscana rinunciava a calciare a rete con la porta di Terracciano libera da centrare (12').

Era nei piani della Fiorentina darsi una regolata sull'inizio del Napoli, che s'aspettava deciso e impetuoso, per venire poi fuori giocando le sue chance. E la prima andava a segno, con cross nell'area azzurra da sinistra di Amrabat e Biraghi, poi da destra con Duncan, la difesa del Napoli sotto assedio nei sedici metri, il rinvio corto di testa di Rrahmani raccolto da Gonzalez che batteva Ospina (29').

Ora la Fiorentina veniva avanti con più giocatori, i centrocampisti pronti a sostenere l'azione offensiva, mentre il Napoli attaccava con pochi giocatori, mancava la velocità nelle giocate di Lobotka, erano lenti e confusi Fabian Ruiz e Zielinski. Cercava di dare la sveglia Mario Rui con una "sassata" oltre la traversa di Terracciano. Insigne si dava un gran da fare, ma non trovava mai lo spunto decisivo.

Dopo l'intervallo, Spalletti cercava di migliorare il gioco sugli esterni e inseriva Lozano per Politano, ma il match era nei piedi e nella testa della Fiorentina ben disposta a coprire tutto il campo giocando palla sempre con precisione, era assente il pressing del Napoli.

A inizio di ripresa, Osimhen trovava finalmente uno spiraglio per concludere, ma batteva sull'esterno della rete su invito di Zanoli (49'). Era la prima, vera conclusione del nigeriano. Spalletti si scuoteva e, provvedendo con la seconda sostituzione, Mertens per Fabian Ruiz (56'), veniva premiato perché Mertens acciuffava il pareggio, battendo dal limite, sul passaggio all'indietro di Osimhen andato in fuga sulla sinistra (lanciato da Ospina!), prima azione in profondità del Napoli e prima volta con la difesa della Fiorentina scoperta (58').

Con Mertens avanzato, Zielinski rientrava sulla linea dei mediani. Ma il Napoli non dava l'impressione di avere risolto gli impacci della partita.

Era fortunato con le sostituzioni anche Italiano (65' Ikone per Saponara, Maleh per Duncan) perchè proprio Ikone, un brevilieno congolese, riportava in vantaggio la Fiorentina sul cross di Gonzalez che cominciava ad avere partita vinta su Mario Rui (66').

Declinava l'azione vivace di Mertens, mentre non sfondava Lozano che metteva a segno un gol fasullo (offside), anche Insigne in difficoltà, Osimhen irrimediabilmente chiuso.

Col Napoli che si sbilanciava in cerca del gol del sorpasso, la Fiorentina passava in contropiede. Pallone perso da Rrahmani a centrocampo, palla allungata a Cabral, leggermente sulla sinistra, il centravanti saltava Lobotka (il difensore azzurro più arretrato col Napoli tutto avanti) e insaccava a giro (72'), un tiro un gol per l'attaccante brasiliano.

La mazzata del tre a uno inchiodava il Napoli al fallimento dell'ennesima partita decisiva mentre Spalletti procedeva con altri cambi (79' Elmas per Insigne, Demme per Lobotka). Ne cavava lo squillo del secondo gol con Osimhen, stop di petto e destro al volo, sul lancio di Mario Rui (84').

C'era tempo (dieci minuti compreso il recupero) per tentare l'impresa del pareggio mentre si registravano gli ultimi cambi (85' Callejon per Gonzalez, Quarta per Igor, Kokorin per Cabral, Ghoulam per Mario Rui), ma era la Fiorentina a sfiorare ancora il gol con Callejon, conclusione di un soffio a lato (92').

Addio sogni sorgenti? È stata una brutta botta. Per Pasqua: Spezia-Inter e Milan-Genoa (venerdì), Napoli-Roma (lunedì).

Viste le partite italiane e la super-sfida della Premier tra Manchester City e Livepool (2-2) si conferma la mediocrità del nostro campionato.

NAPOLI-FIORENTINA 2-3 (0-1)

NAPOLI (4-3-3)
: Ospina; Zanoli, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui (85' Ghoulam), Fabian Ruiz (56' Mertens), Lobotka (79' Demme), Zielinski; Politano (46' Lozano), Osimhen, Insigne (79' Elmas).

FIORENTINA (4-3-3): Terracciano, Venuti, Milenkovic, Igor (85' Quarta), Biraghi, Castrovilli, Amrabat, Duncan (65' Maleh), Gonzalez (85' Callejon), Cabral (85' Kokorin), Saponara (65' Ikonè).

ARBITRO: Mariani (Aprilia).

RETI: 29' Gonzalez, 58' Mertens, 66' Ikonè, 72' Cabral, 84' Osimhen.

SERIE A – 32ª GIORNATA
Empoli-Spezia 0-0, Inter-Verona 2-0, Cagliari-Juventus 1-2, Genoa-Lazio 1-4, Napoli-Fiorentina 2-3, Sassuolo-Atalanta 2-1, Venezia-Udinese 1-2, Roma-Salernitana 2-1, Torino-Milan, Bologna-Sampdoria (lunedì).

CLASSIFICA
Milan 68; Inter, Napoli 66; Juventus 62; Roma 57; Lazio 55; Fiorentina 53; Atalanta 51; Sassuolo 46; Verona 45; Torino 39; Udinese 36; Empoli, Bologna 34; Spezia 33; ampdoria 29; Cagliari 25; Genoa, Venezia 22; Salernitana 16.
*Due partite in meno: Salernitana e Udinese
*Una partita in meno: Inter, Atalanta, Fiorentina, Torino, Bologna, Venezia.

11/4/2022
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