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Calcio
Che botta di... collo!
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 13.12.2021)
La traversa scheggiata da Elmas (23'), il palo di Petagna (72'), tre parate di Vicario (42' su Lozano, 65' su Politano, 83' su Ounas) e l'Empoli vince a Napoli con una botta di... collo! La beffa è al 70': su corner, la respinta di testa di Anguissa rimpalla sulla nuca di Cutrone e il pallone è in rete.

Si perde anche così. Ma ora le sconfitte del Napoli sono tre, due consecutivamente in casa, dall'Atalanta e dall'Empoli. Il Napoli scende al quarto posto dietro Inter, Milan e Atalanta.

Si sapeva che l'Empoli sarebbe stato un avversario fastidioso, allenato da Andreazzoli, collaboratore di Spalletti a Udine e a Roma. Se vogliamo chiamarlo allievo, l'allievo ha battuto il maestro.

La vittoria fortunata dell'Empoli è stata però accompagnata da un'eccellente prestazione della squadra toscana. Il Napoli è sembrato senza idee e ha continuato a pagare pegno alla sfortuna: 22' fuori Zielinski per problemi respiratori, 87' fuori Elmas colpito duro in uno scontro con Parisi.

La scugnizzeria (Ounas, Elmas, Lozano, Mertens, mettiamoci anche Demme) è stanca. Si fanno sentire gli impegni ravvicinati. L'Empoli, non solo per le energie più fresche, ha giocato con ordine e grande organizzazione. Palleggio essenziale e verticalizzazioni.

A centrocampo un doppio regista, lo sloveno Stulac più arretrato, l'albanese Bajrami (tre tiri) più avanzato. Sui due uomini che hanno diretto il gioco dell'Empoli il Napoli non ha mai trovato le contromisure adeguate. Hanno retto i centrali azzurri, Juan Jesus su Pinamonti e Rrahmani su Cutrone.

Il Napoli ha perso sul piano del gioco e domenica affronterà il Milan a San Siro nelle peggiori condizioni di testa e di classifica. Dietro i quattro posti Champions preme la Fiorentina di Vlahovic, a sei punti dagli azzurri.

Nel Napoli ha funzionato niente. Debole il gioco sulle fasce, confusa l'invasione dell'area empolese. Dopo l'uscita di Zielinski (entrava Insigne), il Napoli si disponeva con un 4-4-2, punte Ounas a destra e Mertens a sinistra, a centrocampo una linea con Lozano, Demme, Elmas, Insigne.

Sono mancate soprattutto la lucidità e l'energia. Spalletti (in tribuna per la seconda giornata di squalifica) iniziava con Mertens punta e Lozano, Ounas ed Elmas a sostegno.

È venuto meno Mertens che, rientrando troppo, non dava profondità alla squadra. Sono venuti meno gli altri tre con un gioco improvvisato. Buio a centrocampo dove Demme, si sa, ha il passo e il passaggio corti. L'Empoli è stato sempre più rapido a conquistare palla e molto lineare e incisivo nelle sue linee di gioco, soprattutto per vie centrali con l'apporto di Stulac e Bajrami.

La difesa toscana ha avuto sempre partita vinta: Parisi, con poche discese, ha frenato Lozano; Stojanovic ha spento Insigne quando Lorenzo è entrato; Ismajli e Luperto (il leccese di 1,90, ex azzurro) hanno dominato sia contro Mertens che contro Petagna.

Lo score del match assegna 30 conclusioni al Napoli, ma solo sei nello specchio della porta, e 12 all'Empoli, cinque tra i pali di Ospina. Sono numeri che non dicono nulla. Perché la partita del Napoli è stata confusa, affidata a improbabili scambi e a vane iniziative individuali.

Il quadro esatto della partita la danno i due salvataggi di Ospina su Cutrone (50' e 76'). L'Empoli ha iniziato con grande sicurezza. È nella sua stagione più preziosa, mai 26 punti in diciassette partite. E, fuori casa, la sua difesa è tra le migliori del campionato (9 reti al passivo). Per venti minuti ha tenuto il campo prima che il Napoli si affacciasse verso la porta di Vicario con un tiro alto di Mertens (21'). L'uscita di Zielinski, un minuto dopo, privava il Napoli dell'unico giocatore in grado di far luce nel buio azzurro.

In ogni caso, Elmas scheggiava la traversa e la mezza prodezza è sembrata dare fiducia al Napoli. Ma il gioco azzurro era sempre approssimativo. Poteva essere Insigne a fare un po' di luce: Lorenzo (al rientro) è riuscito a fare poco e niente. Doveva fungere da regista offensivo, l'unico di cui il Napoli disponesse, ma ha mancato il compito. Raramente riusciva a liberarsi dal controllo assiduo di Stojanovic e sbagliava più di un pallone.

Mancando ogni prodezza di Mertens e troppo individualista Lozano, l'attacco del Napoli si squagliava. La squadra azzurra non aveva un solo giocatore capace di saltare l'avversario mentre Bajrami dominava a centrocampo, sostenuto nelle puntate offensive da Zurkowski, andando anche al tiro.

Si potrebbe definire insignificante la partita del Napoli contro l'Empoli. Pure, c'era uno squillo a chiusura di tempo: sulla bella imbucata di Di Lorenzo (anch'egli molto limitato), Lozano si presentava davanti a Vicario con una gran botta che però il portiere empolese neutralizzava.

Si aspettavano cambi dopo l'intervallo. Si scaldava Petagna che però rimaneva a bordo campo. Si pensava al suo impiego con Mertens sotto punta. I cambi avvenivano dopo l'ora di gioco e dopo che Ospina neutralizzava la prima palla-gol di Cutrone giunto davanti alla porta azzurra dopo essere sfilato alle spalle di Juan Jesus. Andreazzoli aveva portato Cutrone a destra con Pinamonti a sinistra.

I cambi erano deludenti (63' Petagna per Mertens, Politano per Lozano, Anguissa per Demme). Politano aveva qualche guizzo, però sempre frenato in conclusione. Anguissa (anch'egli al rientro) rendeva più robusto il centrocampo del Napoli, niente di più.

Andreazzoli muoveva i suoi cambi con molta saggezza inserendo energie fresche a centrocampo per tenere in pugno la partita (63' Haas per Henderson, Ricci per Stulac, Di Francesco per Bajrami che aveva esaurito la benzina).

Vicario era reattivo annullando le conclusioni di Politano e Insigne (unico tiro di Lorenzo), poi il "fattaccio" del gol involontario di Cutrone quando mancavano venti minuti alla fine.

La speranza era che il Napoli potesse rimediare, acciuffando almeno il pareggio.
Le speranze si infrangevano sul palo colpito da Petagna dopo un'abile giravolta fra tre difensori. Si può dire che il Napoli non avrebbe più avuto occasioni per colpire mentre Andreazzoli impiegava un altro giocatore fresco (78' Bandinelli per Zurkowski) a presidio del centrocampo toscano.

Succedeva nulla anche nei sei minuti di recupero con Malcuit al posto dell'infortunato Elmas. Dal buio del Napoli non usciva una sola scintilla. Le azioni con più giocatori si infrangevano nel fitto dispositivo difensivo dell'Empoli, e nella imprecisione degli azzurri, e non c'era alcuna iniziativa individuale per rimediare alla sconfitta.

Non è che il Napoli abbia sottovalutato l'avversario, considerato pericoloso alla vigilia. È che non ha avuto forza, lucidità e gioco per prendersi la partita. La stanchezza della squadra è apparsa evidente. Di conseguenza, le qualità tecniche sono mancate.

Il possesso-palla del Napoli è stato superiore (60%) soprattutto nella ripresa, ma si è trattato sempre di giocate confuse, arginate facilmente dall'Empoli.

È stata la seconda partita del Napoli senza gol (0-0 sul campo della Roma).

NAPOLI-EMPOLI 0-1 (0-0)

NAPOLI (4-2-3-1)
: Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Demme (63' Anguissa), Zielinski (22' Insigne); Lozano (63' Politano), Ounas, Elmas (87' Malcuit); Mertens (63' Petagna).

EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Stojanovic, Ismajli, Luperto (81' Viti), Parisi; Zurkowski (78' Bandinelli), Stulac (63' Ricci), Henderson (63' Haas); Bajrami (63' Di Francesco); Pinamonti, Cutrone.

ARBITRO: Marinelli (Tivoli).

RETI: 70' Cutrone.

SERIE A – 17ª GIORNATA
Genoa-Sampdoria 1-3, Fiorentina-Salernitana 4-0, Venezia-Juventus 1-1, Udinese-Milan 1-1, Torino-Bologna 2-1, Verona-Atalanta 1-2, Napoli-Empoli 0-1, Sassuolo-Lazio 2-1, Inter-Cagliari 4-0.
Lunedì: Roma-Spezia.

CLASSIFICA
Inter 40; Milan 39; Atalanta 37; Napoli 36; Fiorentina 30; Juventus 28; Empoli 26; Lazio, Roma 25; Bologna 24; Verona, Sassuolo 23; Torino 22; Udinese 19; Sampdoria 18; Venezia 16; Spezia 12; Genoa, Cagliari 10; Salernitana 8.
13/12/2021
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