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Un amaro che viene dai Borbone
di Antonio Grilletto
Canfora, citronella, arancia amara, camelia, cicoria, finocchietto, bacche di mirto, ulivo, bergamotto e limoni, tutti provenienti dal settecentesco “Real Giardino Inglese” della Reggia di Caserta nato nel 1786 per volere di Maria Carolina d’Austria, moglie di Ferdinando IV di Borbone.

Sono queste le erbe e le essenze dalla cui infusione l’azienda liquoristica casertana Antica Distilleria Petrone ottiene l’esclusivo AmaRè, il primo e unico “amaro della Reggia”.

È stata, infatti, l’azienda capitanata da Andrea Petrone a vincere l’avviso pubblico che consente di utilizzare in esclusiva per quattro anni il pregiato marchio Reggia di Caserta. 

L’idea di abbinare il nome della Reggia a un amaro si deve al direttore del complesso vanvitelliano Mauro Felicori, grande estimatore delle produzioni agroalimentari di qualità. 

La presentazione ufficiale di AmaRé è avvenuta martedì 13 giugno alle nella Reggia di Caserta presso la Casa del Giardiniere di Corte ubicata accanto al Giardino Inglese.

Sono intervenuti: Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta; Andrea Petrone, amministratore Antica Distilleria Petrone srl; Laura La Torre, amministratore Yeb!srl e già Direttore Generale MIPAAf; Nadia Barrella, docente di Museologia presso Universita degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli".

Ha moderato gli interventi il giornalista de il Mattino Luciano Pignataro.

17/6/2017
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