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Tutti figli della stessa Mamma 2
di Sara Modugno
Where's the GOOD in GOODBYE?


Ventiquattro ore per una sola giornata non sono abbastanza.

Ho vissuto nel giro di così poco tempo così tante emozioni da rimanerne sopraffatta.

Ho raggiunto Napoli con la curiosità di cosa mi avrebbe ancora regalato, lasciando appena arrivata, le prime lacrime per l'eccitazione e la felicità.

Ho rivisto le persone che mi hanno aiutato a crescere e ritrovato la forza e la sicurezza che ogni tanto perdo solamente abbracciandole e accogliendo i loro sorrisi.

Ho notato quanto mi siano mancati tutti, anche coloro con cui avevo scambiato solo pochissime parole fino a quel momento ma per cui ho cominciato a nutrire un bene sincero solo rivedendoli e scherzandoci nuovamente.

Ho vagato per i corridoi della Nunziatella, osservando ogni volto conosciuto e non, ogni muro, ogni finestra e ogni meraviglioso spettacolo che proprio da quelle finestre avevo l'onore di vedere e che negli scorsi anni mi avevano tenuto compagnia, consolandomi con la loro bellezza, anche quando le situazioni non si prospettavano delle migliori.

Ho rivissuto l'emozione del giuramento, che 4 anni fa vedeva me tra i protagonisti e ho provato i brividi nel sentire il silenzio o la batteria tamburi.

Ho accettato i pareri di ex Allievi contrari al fatto che ormai alla Nunziatella potessero accedere anche le ragazze e che mi osservavano come fossi la cosa più ridicola del mondo.

Ma soprattutto ho apprezzato tutti coloro che hanno pensato che fossimo semplicemente ex Allieve anche noi, appartenenti alla stessa grande famiglia, figli della stessa e piena di sorprese MAMMA.

Ho rivisto dopo più di un mese il mio ragazzo, che proprio Napoli mi aveva regalato più di un anno e mezzo fa.

Ho avuto la possibilità di innamorarmi di nuovo come fosse la prima volta e l'ho visto dopo poco dover già risalire sul treno e separarsi di nuovo da me.

Ho ammirato i suoi occhi che sembravano voler urlar le parole più dolci e rassicuranti del mondo e l'ho lasciato andar via con un bacio e un abbraccio che non sono mai stati così sinceri.

Perché le separazioni più dolorose avvengono così, in silenzio.

E ora ritorno a casa, spargendo lacrime di nostalgia per tutto il tragitto di ritorno.


Si può vivere così tanto in così poco tempo ?
16/11/2014
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