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La favola di Maradona
La sua storia a puntate – 137
di Mimmo Carratelli
Polemica rovente per il Premio Fifa al calciatore del secolo. Pelè, al suo arrivo in Italia, spara a zero: “Prima di parlare con me, Maradona dovrebbe chiedere il permesso ai suoi connazionali Alfredo Di Stefano e José Moreno”.

Figuriamoci se te ne stai zitto, pibe. Definisci Pelè “una marionetta della Fifa”. Battute al fulmicotone contro Joseph Blatter, il presidente della Fifa che sta in ansia per il tuo arrivo a Roma e tempesta di telefonate i tuoi familiari a Buenos Aires.

Quale sorpresa stai preparando, Diego?

Di Stefano, diceva Helenio Herrera, era al tempo stesso “il direttore d’orchestra e l’orchestra”, fuoriclasse a tutto campo. José Moreno, lo ricorda Pesaola, è stata la più fantastica mezz’ala argentina e negli anni Quaranta giocava nel River Plate.

Ma tu, Dieguito, sei di più. Tu sei stata la gioia del pallone, l’allegria, la lealtà, le prodezze infinite, un messaggio d’amore negli stadi.

Tre sono i criteri di scelta per il calciatore del secolo: il voto popolare attraverso Internet; il voto degli esperti di calcio internazionale attraverso la scheda di “Fifa-Magazine”; il voto della Commissione Fifa per il calcio formata in gran parte da ex giocatori.

Chi la potrà mai dimenticare la sera romana dell’11 dicembre 2000, un lunedì, nell’Auditorium della Rai al Foro Italico, per la designazione del calciatore del secolo fra applausi, squilli di tromba, ballerini e palloni? Ci sono gli assi più famosi: Di Stefano, Figo, Zidane, Beckenbauer, Eusebio, Roberto Baggio, Zoff, Rivera, Romario, Van Basten, Cruijff, Rivaldo, Ronaldo, Batistuta, Beckham, Shevechenko, Totti.

Arrivi a Roma, dopo l’inevitabile suspense, e sei il più elegante, Dieguito. Abito nero, calzoni lunghi che cadono sulle scarpe, un po’ di pinguedine, capelli lunghi ma non troppo. Nell’Auditorium, un abbraccio a Pelè e via. Joseph Blatter, il presidente della Fifa, respira.

Il responso è il seguente.

Giocatore del secolo secondo i voti raccolti dalla rivista “Fifa-Magazine”: Pelè 72,75%; Di Stefano 9,75; Maradona 6; Beckenbauer 2,5; Cruijff 2.

Giocatore del secolo per i voti popolari raccolti su Internet: Maradona 53,60%; Pelè 18, 53; Eusebio 6,21; Roberto Baggio 5,42; Romario 1,69.

I voti popolari per te sono 78.430, per Pelè 23.386.

Ecco il tuo discorso, pibe: “Ringrazio la Fifa che ha rispettato il voto della gente. Dedico questo trofeo al popolo argentino e a quello cubano, a Fidel Castro, a Claudia, a tutti i giocatori del mondo. Sono orgoglioso. E sono tranquillo di testa. Per me hanno votati i bambini ai quali i padri hanno regalato un computer. Merito questo premio perché ho sempre rispettato il calcio, non ho mai voltato le spalle al campo di gioco. Casomai non ho rispettato me stesso, il mio corpo. Ma non fatemi il solito discorso. Io non voglio essere esempio per nessuno, non devo esserlo, tranne che per le mie figlie”.

Prendi il premio e con un cenno fai capire al tuo gruppo che è meglio andar via. Non vuoi dividere il premio con Pelè. Ti seguono Claudia, Dalmita, Gianinna, mamma Tota, papà Chitoro, Guillermo Coppola, tutti gli amici napoletani, quelli che davanti all’Auditorium hanno issato questo striscione: “Il popolo elegge Maradona, Pelè a tavolino”.

Panico in sala per il tuo abbandono. Il presidente della Rai, Zaccaria, prova a fare intervenire Ferlaino che è in sala e Ferlaino replica: “Affrontare Diego? Non ci penso proprio!”. Blatter non sa che cosa fare. Il vecchio Joao Havelange, uno dei presidenti storici della Fifa, guarda tutti sorpreso.

Salta l’abbraccio finale con Pelè. La tua assenza, pibe, pesa sulla sala come un macigno. I festeggiamenti finali per Pelè non hanno senso.

Due ore dopo, cena d’onore al “Cavalieri Hilton”. Il tuo tavolo è vuoto, ma improvvisamente entri col tuo gruppo. Prendi posto come se nulla fosse accaduto all’Auditorium. Blatter si avvicina. Parli con lui. Dici: “A venire a questa festa mi ha convinto Blatter, finalmente la Fifa ha un vero presidente, un uomo con idee giovani. Mi ha proposto una collaborazione, vedremo”.

Diavolo di un pibe. Li giochi tutti. Pelè resta in ombra. E’ la tua serata. Tagliatelle alla spigola e vino. Grande coupe de theatre all’Auditorium, popolarità all’Hilton. Firmi un autografo per l’attore Leonardo Di Caprio. Parli di Napoli: “Mi rimane sempre nel cuore. Non sono infastidito che ci sia anche Ferlaino in questa serata”. Poi regali i migliori del secolo: “Insieme a me Di Stefano, Platini, Cruijff e Pelè”. Lo citi per ultimo ‘o rey. Briccone di un pibe.
23/1/2006
  
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