Calcio
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Il Napoli nella "fatal Verona"
Senza tifosi la squadra dovrà cercare il miracolo
di Andrea Bello
Il gruppo del Napoli, un'arma per battere il Verona
Nella “fatal Verona” speriamo che il Napoli non caschi. Avesse vinto contro il Modena la squadra azzurra avrebbe beneficiato del secondo storico favore da parte degli scaligeri, che battendo il Mantova  avevano consegnato agli azzurri le chiavi del paradiso.

I piedi di Calaiò e la stanchezza di tutta la squadra hanno annullato quello che sembrava un match point e quindi si va a cercare punti sotto il balcone di Giulietta. Non uno, ma tre. Indispensabili per continuare a sperare in una promozione diretta, pur passando per la finale di Genova del 10 giugno.

La squadra azzurra partirà giovedì, senza lo squalificato Montervino e l’infortunato Iezzo, cui è stata diagnosticata una distorsione alla caviglia sinistra, guaribile tuttavia in quindici giorni. Contro il Lecce al San Paolo, dunque, il 2 giugno, il portiere di Castellammare potrebbe esserci.

Non ci saranno, come a Brescia, invece, tifosi azzurri. Chiusa la curva nord, settore riservato agli ospiti, e divieto di vendita dei biglietti al di fuori della città di Verona.
Qualche napoletano trapiantato al Nord ci sarà, ma di sicuro la squadra azzurra non potrà contare su un sostegno capace di reggere l’onda d’urto della tifoseria di casa.
E meno male che è stata respinta dai vertici della pubblica sicurezza l’iniziativa dell’amministratore unico degli scaligeri, Pietro Arvedi, di vendere i ticket d’ingresso per la partita al prezzo simbolico di un euro.

Il Napoli si sarebbe ritrovato in trincea.
Agli azzurri toccherà il compito di piazzare la nona vittoria esterna della stagione. Questa volta nessuno farà l’esteta. Quello che conta sono solo i tre punti.

23/5/2007
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