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Calcio
Il campionato italiano bocciato in Russia
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 21.06.2018)
Manca la nazionale italiana al Mondiale e l’intero “prodotto pallonaro” italico è all’ultimo posto in Russia. Il campionato italiano, contando naturalmente gli stranieri, è tra i meno rappresentati alla rassegna mondiale.

Tra i cinque maggiori paesi calcistici europei, l’Italia è proprio alla frutta. Non solo stenta ad emergere una nuova generazione di talenti per la nazionale di Mancini, ma lo stesso campionato, una volta osannato come il più bello del mondo, attraversa un periodo di poca aurea mediocrità.

Il campionato che ha attirato Falcao e Maradona, Platini e Zico, Socrates e Rummenigge, Van Basten e Toninho Cerezo non attrae più i fuoriclasse stranieri. L’ondata più ricca di campioni dall’estero è di quasi quarant’anni fa.

Negli anni Novanta arrivarono Ronaldo e Zidane. Dopo il Duemila, Ibrahimovic. Chiuso.

Nel calcio, l’Italia è diventata povera di campioni e di soldi. La serie A vacilla sotto il peso di 2,1 miliardi di indebitamento.

Le più solide dinastie di presidenti italiani, escludendo la famiglia Agnelli, hanno mollato. Stavano andando economicamente alla rovina. Sono subentrati cinesi più o meno noti e americani. I cospicui diritti televisivi tengono a galla il baraccone.

Nell’ultimo campionato di serie A hanno giocato 310 stranieri, ma si contano sulle dita di una mano gli stranieri di un certo livello. Per riscattare un campionato di assoluta mediocrità c’è voluto il Napoli di Sarri.

Tutte le “grandi” tradizionali barcollano. Unica eccezione la Juventus per forza organizzativa, tradizione, storia, capacità economica.

Ed ecco che, a Russia 2018, il calcio italiano è una comparsa mediocre. Tra i 736 giocatori delle trentadue nazionali presenti al Mondiale, l’Italia ne schiera appena 58.

Solo il campionato francese è meno presente (49 giocatori). Sono invece 123 i calciatori provenienti dalla Premier, 81 quelli della Liga spagnola, 67 i giocatori della Bundesliga.

Appena 16 squadre italiane, compresi Spal e Crotone, hanno fornito giocatori a questo Mondiale. Diciannove le squadre del campionato francese rappresentate in Russia, 21 le squadre spagnole, 21 quelle tedesche, 31 le squadre inglesi.

Le squadre italiane presenti in Russia sono la Juventus (11 giocatori); il Napoli (6); Sampdoria e Milan (5 ciascuno); Torino, Bologna e Inter (4); Roma e Udinese (3); Lazio, Fiorentina, Atalanta, Genoa, Spal e Crotone (2); il Verona (1).

Alle cinque nazionali in corsa per il titolo mondiale il campionato italiano fornisce appena undici giocatori. Tre al Brasile (Allison, Roma; Miranda, Inter; Douglas Costa Juventus).

Cinque all’Argentina (Higuain e Dybala, Juventus; Fazio, Roma; Biglia, Milan; Ansaldi, Torino). Uno alla Francia (Matuidi, Juventus). Uno alla Germania (Khedira, Juventus). Uno alla Spagna (Reina, Milan).

Nella “rosa” della Svezia, che ha eliminato l’Italia, figurano Krafth ed Helander del Bologna, Hiljemark del Genoa, Rohden del Crotone. La squadra scandinava è in un girone con Germania, Messico e Sud Corea dove l’Italia, al posto degli svedesi, avrebbe potuto lottare per il secondo posto.

Nella prima uscita, la Svezia ha battuto la Corea del Sud con un gol su rigore di Granqvist che oggi gioca nel campionato russo col Krasnodar dopo due anni al Genoa.

In Russia trionfa il 4-2-3-1, il modulo che piace ad Ancelotti. Lo giocano Germania, Argentina, Svizzera, Polonia, Danimarca, Serbia, Perù, Giappone, Colombia, Russia, Egitto, Croazia, Nigeria, Australia, Arabia Saudita, Panama, Tunisia. Diciassette squadre su trentadue. Brasile e Spagna giocano col 4-1-4-1. La Francia col 4-3-3.

Nel primo giro di partite è caduta la Germania, infilata dal giovane messicano Hirving Lozano che gioca col Psv in Olanda. Tragedia shakespeariana. Shakespeare in Low.

Delle grandi, ha vinto la sola Francia (2-1 all’Australia). Hanno pareggiato Brasile, Spagna e Argentina. Suona l’allarme per queste squadre.

Se dovessero finire seconde nei loro gironi, il Brasile rischia di incontrare la Germania negli ottavi, la Spagna incoccerebbe l’Uruguay e l’Argentina potrebbe affrontare la Francia.

Conquistare il primo posto nei loro gruppi offrirebbe avversari meno pericolosi: il Messico per il Brasile, la Danimarca per l’Argentina, l’Uruguay per la Spagna. C’è comunque il rischio di clamorose eliminazioni negli ottavi.

21/6/2018
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