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Cultura
Viaggio (musicale) nello spazio con Pino Jodice
di Adriano Cisternino
Come immaginare un viaggio nel cosmo? Un viaggio nello spazio infinito, attraversando pianeti, stelle e galassie?

Pino Jodice, pianista colto e raffinato di lungo corso, oltreché compositore e arrangiatore, ci ha provato col suo trio (Luca Pirozzi al contrabbasso e Pietro Iodice alla batteria) ed invita tutti gli appassionati di jazz a seguirlo in questa eccitante avventura che venerdì 20 farà tappa al Music Art.

Jodice ha provato a lanciarsi nel cosmo in un viaggio musicale dal titolo (appunto) “Infinite Space”. Nove tracce in tutto che non nascono per caso.

Un tuffo nell'immensità del cielo attraverso le note, dedicato a due personalità del mondo scientifico, due astrofisici, che hanno avuto un ruolo determinante nella divulgazione dei segreti dello spazio.

Stephen Hawking e Margherita Hack ci hanno lasciato pochi anni fa consegnando però all'umanità intera una fondamentale testimonianza di passione e ricerca scientifica.

L'esempio di questi due scienziati ha spinto Pino Jodice verso una ricerca musicale di sensazioni che ci portano ad immaginare di attraversare lo spazio con le note del suo pianoforte sostenute dal contrabbasso di Luca Pirozzi e dalla batteria di Pietro Iodice: un trio collaudato ed affiatato da un lungo sodalizio professionale.

Ecco dunque, dopo il pezzo introduttivo “Infinite space” che dà il titolo all'album, tracce come “Galaxies” o “Stratosphere” o addirittura l'impressionante “The Black Hole”.

Titoli che ci danno una sensazione di leggerezza e ci invitano a navigare con l'autore di fantasia, sollecitati dalle note, in una navicella verso spazi diversamente inimmaginabili, approdando fra l'altro su “Saturn's rings”, verso i confini del sistema solare, sugli anelli di Saturno.

È un viaggio musicale, elettrizzante e suggestivo, che il trio di Pino Jodice porterà in giro per l'Italia invitando tutti gli appassionati a chiudere gli occhi e salire sulla sua navicella spaziale fatta di note e di accordi, sulla quale però non c'è alcun rischio di imprevisti ammaraggi in qualche punto sperduto dell'oceano.

16/4/2018
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