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Recensioni
Assassinio sull'Orient Express, di Kenneth Branagh
di Giovanna D'Arbitrio
Assassinio sull'Orient Express di Kenneth Branagh, tratto dall'omonimo romanzo di Agatha Christie, sta riscuotendo un notevole successo di pubblico e critica. Sceneggiato da M. Green, il film è interpretato dallo stesso Branagh nel ruolo di Hercule Poirot, il brillante detective.

Il film inizia a Gerusalemme, dove Poirot ha appena risolto il caso di un furto alla chiesa del Santo Sepolcro. Dovendo andare a Londra, parte poi con il leggendario treno, l’Orient Express.

Purtroppo non c’è pace per il grande investigatore che è costretto a occuparsi di un efferato delitto durante il viaggio: mentre il treno è bloccato nella neve per una valanga, infatti, qualcuno tra i passeggeri uccide l’ambiguo Samuel Ratchett (J. Depp), trafficante di opere d’arte per lo più false.

Attraverso un’indagine complicata e ricca di colpi di scena, Poirot scopre che l’assassinio di Ratchett è collegato a Daisy Armstrong, una bambina rapita e poi uccisa malgrado il pagamento del riscatto. Ratchett in realtà è John Cassetti, rapitore e assassino di Daisy. La morte della piccola aveva poi causato una serie di tristi eventi nella famiglia Amstrong, coinvolgendo diverse persone.
Come in tutti i film gialli, il finale è “a sorpresa” ed è meglio non rivelarlo per coloro che eventualmente volessero vedere il film.

Ben delineato il personaggio di Poirot al quale il regista, nonché interprete, dà corpo e spessore mettendone in rilievo l’ossessione per equilibrio e ordine, capacità molto utile nello scoprire i colpevoli, soprattutto quando si tratta di smascherare le disarmonie create dalla bugia contro la verità. Per il caso in oggetto, tuttavia, Poirot conclude che non sempre è giusto punire i colpevoli, poiché Ratchett meritava la morte: per la prima volta dovrà accettare lo “squilibrio” di una bugia.

Un film da vedere, con bravi attori tra i quali ricordiamo in particolare Penélope Cruz, Judi Dench, Johnny Depp, Michelle Pfeiffer.

Un po’ di nostalgia forse si risveglia in coloro che ricordano ancora il film omonimo del 1974, diretto da Sidney Lumet che vantava un cast ancor più prestigioso, includente Albert Finney, Ingrid Bergman, Jacqueline Bisset, J. P. Cassel, Sean Connery, Lauren Bacall.

K. Branah, regista britannico, nonché attore, sceneggiatore, produttore ha ottenuto numerosi riconoscimenti, premi e candidature all’Oscar nel corso della sua carriera.

Tra i suoi film ricordiamo in particolare quelli tratti dalle opere di Shakespeare, come Enrico V, Amleto, Molto rumore per nulla, Pene d’amore perdute, Hamlet, e poi Frankenstein di Mary Shelley, Gli insospettabili, Jack Ryan, Cenerentola.
10/12/2017
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