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Recensioni
Uno su mille ce l'ha fatta
di Adriano Cisternino
“Uno su mille ce l'ha fatta”. Parafrasando il noto successo di Gianni Morandi, ecco l'ultimo libro di Franco Esposito, ormai più scrittore che giornalista, capace di scovare con un ritmo incredibile straordinarie storie di sport come quella che stavolta arriva in libreria per i tipi di Absolutely Free (pag. 273, 15 euro).

Fabio Pisacane, chi era costui? Anzi, chi è? Perché la sua è la storia di un napoletano che più napoletano non si può.

È un ragazzo dei famosi (famigerati, direbbero al Sun) Quartieri Spagnoli, che ha raggiunto attraverso il calcio una ribalta internazionale suo malgrado, perché è soprattutto una storia di coraggio, determinazione e sani sentimenti.

Un romanzo, insomma, di quelli che la realtà supera ogni immaginazione e di cui abbiamo tanto bisogno in tempi come questi.

È la storia di un ragazzo dell'86 che sembrava avviata nel migliore dei modi, nel migliore dei sogni di un adolescente che ama il calcio e sogna la ribalta della serie A. E quasi la raggiunge quando viene inchiodato, paralizzato in un letto per cinque mesi da una brutta malattia, la sindrome di Guillain-Barré.

Addio al calcio? Così gli dicono tutti, a cominciare dai medici. Tutti meno lui che reagisce con incredibile determinazione e vince la prima, terribile battaglia: torna ad essere un calciatore. Il debutto in serie B con la maglia del Genoa, allenatore Serse Cosmi, il 20 maggio 2005.

La sua vita dunque riprende a 19 anni, da dove era stata bruscamente interrotta, avanti per i prati, dopo aver dribblato un avversario oscuro e subdolo, dopo essere uscito vincitore da un durissimo takle.

Tutto qui? E no, perché la vita tende un altro insidiosissimo tranello ai sogni di questo ragazzo sfuggito già da bambino, con l'aiuto di una famiglia umile ma onesta, alle insidie dei Quartieri Spagnoli dove è facile partire per la tangente di strade rischiosamente comode.

Gioca nel Lumezzane quando gli arriva una telefonata del suo ex-direttore sportivo: 50 mila euro per “aggiustare” una partita di fine stagione che per il Lumezzane ha poca importanza, ma per il Ravenna può rappresentare la salvezza dalla retrocessione.

Che fare? Lui non ha dubbi: ne parla con i dirigenti e denuncia tutto. La domenica gioca, è fra i migliori e per poco non segna.

Un esempio. Prandelli lo chiama a Coverciano, allenamento con la Nazionale. La carriera di Fabio continua, alla Ternana con Massimo Rastelli, poi all'Avellino sempre allenato da Rastelli, napoletano come lui, che lo porta al Cagliari. E qui il debutto in serie A il 18 settembre 2016, Cagliari-Atalanta 3-0.

Ce l'ha fatta! Davanti alle telecamere scoppia in lacrime e scappa. A dicembre il giornale inglese “The Guardian” lo premia quale calciatore dell'anno.

La sua storia fa il giro del mondo, la Fifa lo chiama per “la partita delle leggende” al fianco di Maradona e Ronaldo.

La storia di Fabio Pisacane, campione di carattere e di limpidezza morale, viene narrata da Franco Esposito come suo solito con ricchezza di dettagli e un'analisi profonda degli stati d'animo, suoi e dei personaggi che lo hanno accompagnato.

Un romanzo, insomma, nel quale ci si trova di tutto e di più. Da Carmine Tascone, ex-mezzala di talento nell'Alba Napoli (serie C) e poi a lungo scopritore di talenti, che lo segnalò al Genoa quando aveva appena 15 anni, a Serse Cosmi, così battezzato in memoria del fratello di Fausto Coppi, ciclista anche lui e morto in un incidente di corsa.

Insomma, il racconto di una vita che è un romanzo, ma anche una miniera di curiosità, aneddoti, e piccole storie collaterali tutte da gustare, scaturite dalla incredibile memoria di Franco che nulla dimentica (meglio di un computer) di una vita trascorsa a rincorrere e raccontare campioni e imprese sportive di tutte le discipline.

Lo sottolinea con profonda stima ed ammirazione Alberto Polverosi, firma eminente del Corriere dello Sport-Stadio, a lungo compagno di viaggio di Franco, nella affettuosa prefazione.
22/7/2017
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