Calcio
Milik affonda il Bologna
di Mimmo Carratelli
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Entra Milik dopo un’ora deludente di gioco di Gabbiadini, in campo dall’inizio, e affonda il Bologna (3-1) con la seconda “doppietta” in campionato (tre con la Champions).
I due gol del polacco traevano d’impaccio il Napoli entrato molle nella ripresa e raggiunto dal gol di Verdi e poi sotto pressione per l’improvvisa aggressività del Bologna.
Dunque, Gabbiadini ha fallito un’altra chance e, ormai, il Napoli non può fare a meno di Milik.
È anche vero che Gabbiadini resta un po’ fuori dal gioco offensivo del Napoli che lo sorvola, con i cambi-gioco da sinistra (Insigne) a destra (Callejon) e per i lanci di Hamsik sugli esterni.
Con la vittoria sul Bologna, quarto successo consecutivo considerando anche il 2-1 di Kiev, il Napoli è in testa alla classifica per un giorno (in attesa di Inter-Juventus).
Il potenziale offensivo azzurro è di tre gol a partita: 12 reti in quattro gare di campionato.
Sarri ha voluto provare Strinic per Ghoulam, Zielinski per Allan e Insigne dal primo minuto (Mertens è rimasto in panchina per la splendida prova del napoletano).
Strinic non assicura la spinta di Ghoulam sulla sinistra. Attento in fase difensiva, non ha corsa e iniziativa per spingersi avanti.
Zielinski ha confermato d’essere il migliore acquisto. In panchina Allan, il polacco ha disputato una grossa partita. Parte con veemenza ed è difficile ostacolarlo. Ha forza, grinta e classe. È un motore a pieni giri.
Insigne ha giocato una gran partita. È stato l’azzurro che ha tirato di più. Da Costa gli ha sventato una gran conclusione, poi Lorenzo ha fallito di poco il tiro a giro (24’), suo marchio di fabbrica.
Doveva essere l’occasione per il rilancio di Gabbiadini. Niente da fare.
Nel primo tempo, il Napoli domina in lungo e in largo, ma chiude la prima parte di gara con appena un gol (14’ di testa Callejon, alle spalle di Torosidis, sul lungo cross da sinistra di Insigne).
Sembrava potesse essere una passeggiata. Il Bologna si schierava con un 4-2-3-1. Taider e Dzemaili a protezione della difesa, lo svizzero con licenza di avanzare.
Unica punta il piccolo Verdi, spaesato nel primo tempo, l’iniziativa era tutta del Napoli. Alle spalle di Verdi un terzetto con Di Francesco a destra, Krejci a sinistra e Nagy in mezzo.
Interessante la posizione del giovane ungherese in marcatura su Jorginho.
Dopo il gol di Callejon, il Napoli affondava poco favorendo l’ordinata difesa felsinea. Gli azzurri andavano al tiro sei volte, quattro con Insigne.
Era bravo il portiere da Costa sulla conclusione di Lorenzo al 19’.
Il primo portiere impegnato era stato Reina (non in gran serata) che deviava in volo e in corner una immediata conclusione di Dzemaili (4’).
Nella ripresa, imprevedibile cambio di scena. Rientrava in campo un Napoli lento, molle, attendista che dava coraggio al Bologna, galvanizzato dal gol del pareggio di Verdi (56’ tiro centrale dai trenta metri che sorprendeva Reina).
Il Napoli restava sulle ginocchia. Il Bologna faceva girare palla e occupava la metà campo azzurra. Non solo Verdi, ma anche Krejci sulla sinistra diventava pericoloso (in affanno Hysaj).
E, allora, Sarri ricorreva ai primi, opportuni cambi. Milik per Gabbiadini (61’) e Ghoulam per Strinic (67’).
L’ingresso di Milik era devastante. Su un lancio al bacio di Hamsik, il polacco insaccava anticipando il portiere in uscita (68’).
Il Bologna, che aveva creduto di poter fare il colpaccio, restava di stucco.
Ghoulam assicurava la spinta a sinistra, Insigne continuava nella sua prova brillante, Zielinski era incontenibile a centrocampo.
E Milik andava al raddoppio con palla al limite dell’area: evitava due difensori e scoccava una rasoiata imprendibile per Da Costa (78’).
In dieci minuti, il nuovo centravanti azzurro assicurava al Napoli la vittoria. Il Bologna non c’era più in campo, preso d’assalto e in velocità.
Opportuno anche l’inserimento di Allan per Jorginho (74’). Il play italo-brasiliano non aveva brillato come al solito. Sottoposto a marcatura (da Nagy) delegava l’iniziativa a Zielinski finendo in ombra.
Allan potenziava la spinta offensiva del Napoli.
La ricchezza del centrocampo azzurro (e non sono stati ancora provati Diawara e Rog) consente a Sarri di avere in pugno il cuore del gioco.
Con l’ingresso di Allan, in proiezione offensiva quanto Zielinski, retrocedeva Hamsik a centrale di centrocampo.
Milik era battagliero su ogni pallone e ne smistava più di uno con sagacia a favore dei compagni.
Proprio da un suo assist a Zielinski, una intesa fra due polacchi, Krafth era costretto al fallo da ultimo uomo (81’ espulso).
Settimana intensa. Il Napoli torna a giocare mercoledì sera a Marassi (Genoa) e sabato ospiterà il Chievo prima della seconda partita di Champions col Benfica al San Paolo.
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Strinic (67’ Ghoulam); Zielinski, Jorginho (74’ Allan), Hamsik; Callejon, Gabbiadini (61’ Milik), Insigne.
BOLOGNA (4-2-3-1): Da Costa; Krafth (81’ espulso), Gastaldello, Oikonomou, Torosidis (83’ Masina); Taider, Dzemaili; Di Francesco, Nagy (61’ Donsah), Krejci (74’ Rizzo); Verdi.
ARBITRO: Doveri (Roma).
RETI: 14’ Callejon, 56’ Verdi, 68’ e 78’ Milik.
SERIE A – QUARTA GIORNATA
Sampdoria-Milan 0-1, Lazio-Pescara 3-0, Napoli-Bologna 3-1, Udinese-Chievo 1-2, Cagliari-Atalanta 3-0, Crotone-Palermo, Sassuolo-Genoa 2-0, Torino-Empoli 0-0, Inter-Juventus 2-1, Fiorentina-Roma 1-0.
CLASSIFICANapoli 10; Juventus 9; Roma, Lazio, Chievo, Inter 7; Genoa, Udinese, Milan, Sampdoria, Bologna, Sassuolo, Fiorentina 6; Pescara, Torino, Empoli, Cagliari 4; Atalanta 3; Palermo 2; Crotone 1.
PROSSIMO TURNO
Martedì 20: Milan-Lazio.
Mercoledì 21: Bologna-sampdoria, Atalanta-Palermo, Chievo-Sassuolo, Empoli-Inter, Genoa-Napoli, Juventus-Cagliari, Pescara-Torino, Roma-Crotone, Udinese-Fiorentina.